E’ abbastanza comune per le mamme effettuare quotidianamente il bagnetto serale al neonato, sono tante le ragioni per cui, per mesi, durante la gravidanza, abbiamo sentito e letto che è auspicabile farlo, ma vorremmo anche analizzare alcuni motivi discordanti per cui, proprio lo stesso bagnetto serale viene sconsigliato, almeno come pratica costante.
Bagnetto serale quotidiano: sì o no
La pratica del bagnetto serale quotidiano al neonato è abbastanza diffusa e apprezzata.
Normalmente è visto come un momento di routine che vede la conclusione della giornata in un culmine di dolcezze e coccole che possono iniziare proprio con il bagnetto e finire con un massaggio rilassante prima della nanna.
Per molti, garantire una routine al bambino significherebbe fin da subito dargli quelle sicurezze che lo rinfrancano e fanno sì che si abbandoni più dolcemente e serenamente al sonno, in un clima disteso.
Quando poi il bambino diventa anche più grande, il bagnetto, anche se non più necessariamente serale, diventa un’occasione gradita dalla maggiorparte per poter giocare e stare nell’acqua.
Però a quanto pare, fare il bagnetto serale quotidiano non ha solo connotazioni positive, almeno così sembra…
Bagnetto serale: ecco perché non farlo ogni giorno
Fare il bagnetto serale ogni giorno potrebbe infatti compromettere il delicato equilibrio dermatologico del bambino, potreste iniziare a notare screpolature evidenti, arrossamenti, piccoli segni di desquamazione, soprattutto se utilizzate detergenti aggressivi.
Pensiamo che, in fondo, questi piccoli di certo non hanno bisogno di essere particolarmente lavati accuratamente, non sudano, non si sporcano eccessivamente, li puliamo già ogni volta che fanno i loro bisogni o gli cambiamo il pannolino, dunque il bagnetto quotidiano diventa per l’appunto solo un rito, un’esigenza più che altro psicologica, di natura comportamentale.
Piuttosto si potrebbe anche optare al solo bagnetto con acqua senza sapone.
Il legame o la routine con il bambino possono però essere garantiti anche da altri elementi, anche solo il massaggio o il gioco dedicato o anche la lettura di una fiaba.
Secondo il professore di biologia Rob Dunn, addirittura, lavare troppo i bambini potrebbe risultare deleterio ed è da inscrivere in quelle pratiche che sono sempre più di uso comune ma che non garantiscono maggiore sicurezza ai bambini anzi, li fanno vivere sotto la classica campana di vetro che non consente loro di sperimentare e rafforzare le loro difese immunitarie.
Il professore presso la North Carolina State University paragona addirittura l’abuso di “bagnetti” con l’abuso di antibiotici che finiscono con l’indebolire il sistema immunitario. Inoltre la nostra pelle, come quella dei bambini naturalmente, è ricoperta da microbi che non sono sempre deleteri ma che possono servire da barriera fisiologica a patogeni più pericolosi. L’eccesivo uso di detergenti finirebbe dunque con l’impoverire questa difesa naturale.
Il bagnetto serale o quotidiano deve essere più ragionato
Secondo l’American Academy of Dermatology (Accademia Americana di Dermatologia), inoltre, i bambini tra i 6 e gli 11 anni addirittura dovrebbero fare il bagno non più di una o due volte a settimana o solo dopo che davvero hanno giocato con sabbia e fango o si sono sporcati in modo evidente o sono stati a fare il bagno in piscina o altri luoghi di questo tipo. Tutto ciò per non intaccare lo strato idrolipidico della pelle e non renderli potenzialmente più esposti a fenomeni di ipersensibilizzazione.
In particolar modo poi si raccomanda attenzione per quei prodotti cosiddetti antibatterici o disinfettanti che possono contenere anche sostanze più pericolose di quelle che dicono di eliminare, come ad esempio pesticidi.
Dunque non è un monito a non rigurdare l’igiene ma solo ad essere più attenti a non voler a tutti i costi ricorrere ad un bagnetto quotidiano che potrebbe, a lungo andare, avere anche dei risvolti negativi.
Come in tutte le cose la via di mezzo è sempre quella auspicabile.