Molte donne desiderano un figlio, molte altre non lo pianificano ma senza dubbio sembra una cosa scontata che essere incinta e non saperlo sia una cosa impossibile per diversi fattori, eppure succede molto più spesso di quanto si immagini.
Essere incinta e non saperlo: è possibile?
Sarà successo anche a voi di leggere “strani” casi in cui alcune donne aspettavano un bambino e non ne erano consapevoli, alcune addirittura fino al travaglio, altre comunque a gravidanza avanzata: sono notizie accolte con estremo scetticismo e incredulità.
I motivi che sono alla base di una gravidanza criptica, ovvero non elaborata e riconosciuta entro le prime 20 settimane, possono essere diversi. L’incidenza non è da sottovalutare e si parla di circa 1 caso su 500 donne, dunque potenzialmente potremmo sentire anche un caso al giorno.
Vi sono situazioni in cui essere incinta e non saperlo può derivare da motivi psicologici profondi e la donna abbia un rifiuto vero e proprio della gravidanza tanto da negarlo a se stessa.
In questi casi la donna non ha proprio consapevolezza alcuna della gravidanza, in altri casi invece è molto più facile che i sintomi comuni vengano fraintesi o attenuati tanto da non essere presa in considerazione l’eventualità di aspettare un bambino. L’incertezza sulla diagnosi non è inusuale, ad esempio anche nel caso di falsi negativi del test di gravidanza, non fatto con accuratezza o troppo precocemente.
Essere incinta e non saperlo, la gravidanza criptica
Un tempo ovviamente era molto più facile scoprire di essere incinta in tempi più lunghi, la diffusione dei test di gravidanza ha accorciato notevolmente i tempi di riconoscimento ma, ancora oggi, può succedere che la donna non si aspetti una gravidanza e dunque non pensi neppure ad effettuare un test.
Si pensa che l’assenza di mestruazioni possa essere un sintomo palese ma non sempre è così. Pensiamo a chi ha cicli mestruali fortemente irregolari e dunque non interpreta come un chiaro segnale il fatto che le mestruzioni non si presentino anche per mesi, oppure ha avuto diagnosi che la convincono di avere scarse possibilità di rimanere incinta. Le mestruazioni possono anche saltare per motivi di stress o un cambio repentino nell’alimentazione.
Durante il primo e il secondo mese di gravidanza è possibile avere una piccola perdita ematica, chiamata falsa mestruzione, che è una specie di ricordo fisiologico del mestruo che sarebbe dovuto avvenire. Si tratta di piccole gocce o perdite esigue che possono anche perdurare fino a 2-3 giorni in modo sporadico e spesso allarmano la neomamma (infatti è bene comunque rivolgersi sempre al medico) o fanno pensare ad una vera mestruazione che allontana acora di più l’ipotesi di una gravidanza. Si parla di questa possibilità in circa l’1% dei casi.
Essere incinta e non saperlo: i sintomi che non vengono presi in considerazione
Le nausee, soprattutto quelle mattutine, non sempre si presentano e a volte possono essere lievi o attribuite ad altre patologie o situazioni contingenti.
Essere incinta e non saperlo può portare a pensare che si stia ingrassando senza necessariamente pensare ad una gravidanza. Inoltre se in media le donne aumentano di circa 12 chili durante una gravidanza, questo dato è estremamente variabile e potrebbe essere molto più basso, tanto da non destare particolari sospetti. Alcune donne pensano di essere prossime alla menopausa e interpretano l’aumento di peso e l’assenza di mestruazioni come un sintomo di questa condizione piuttosto che come una gravidanza.
Per quanto riguarda i movimenti del bambino, sappiamo quanto la loro individuazione possa essere soggettiva, soprattutto per le primipare. A volte possono non essere avvertiti o compresi anche fino al 6 mese. Se la mamma è particolarmente sovrappeso questo dato potrebbe essere anche più alto e arrivare a coprire l’intera gravidanza. Si possono scambiare i calcetti del bambino anche per dolori o crampi attribuiti ad altre patologie. Certo spesso gioca un ruolo anche la componente psicologica di rifiuto o negazione della gravidanza.
Essere incinta e non saperlo: fattori psicologici e rischi
Tralasciando i casi gravi di patologie psichiatriche attestate, una donna che non ha problemi di questo tipo e viene a conoscenza della gravidanza a stato avanzato, può andare incontro ad un grande trauma e potrebbe dover affrontare rischi psicologici e fisiologici.
Innanzitutto essere incinta e non saperlo può aver fatto sì che durante i primi mesi si siano trascurate tutte quelle attenzioni che ormai sono risapute, relative all’assunzione di farmaci, esposizione a fattori di rischio più o meno elevati come esami radiografici o sostanze tossiche, alcool, fumo e droghe. Senza parlare di una scorretta alimentazione sotto vari punti di vista.
Inoltre venire a sapere di essere incinta dopo i primi mesi priva la mamma di quella gioia di elaborazione e di partecipazione che le consentono di vivere la sua situazione con consapevolezza. Questa mancato periodo può comportare una maggiore fragilità della donna, anche in fase di puerperio e di rielaborazione dell’accaduto. La mamma può sentirsi frustrata e anche in colpa per non aver compreso di aspettare il suo bambino.
Se la donna non si rende conto di essere incinta, potrebbe arrivare fino al travaglio inconsapevole e recarsi al pronto soccorso in preda a dolori addominali che non sa spiegare, anche molto spaventata o potrebbe, al contrario, rimanere a casa senza un’assistenza adeguata.
Dunque bisogna essere informati che questi casi possono esistere e bisogna proteggere e rispettare senza giudicare le mamme che hanno vissuto una tale esperienza che può essere anche molto devastante e necessitare di un adeguato sostegno psicologico anche professionale.
Fonte: Conversation