Folignano, sarebbe morto il neonato scomparso.
La madre dice : “Mi è scivolato dalle mani”.
I genitori del neonato di Folignano (Ascoli Piceno) scomparso da alcuni giorni sono stati fermati dai carabinieri di Ascoli stamattina all’alba. La madre di 24 anni, Katia Reginella, ora dice che il figlioletto è morto in seguito a una caduta accidentale e di averlo seppellito in un bosco nelle vicinanze . In quel bosco si sono concentrate le ricerche del piccolo, ma senza esito, e in verità la morte del neonato non viene ancora data per certa.
Si aggiunge così un altro giallo a Folignano, lo stesso paese in cui abitava Melania Rea, la donna che secondo l’accusa sarebbe stata uccisa dal marito Salvatore Parolisi. Ed è sempre qui, nella frazione di Piane di Morro, che vive Katia Reginella.
La storia di questa famiglia appare drammatica, lei giovane mamma, il marito un operaio trentenne, incensurati, che hanno avuto già due bambini, un maschietto e una femminuccia, che ora hanno 3 e 5 anni, nati sani , oggi invece sarebbero misteriosamente portatori di handicap, uno con problemi di vista,un ritardo linguistico e cognitivo, l’altro è in una sedia a rotelle.
Secondo la versione dei genitori, il primo bambino scivolò mentre faceva il bagnetto, la bambina invece a causa di un problema congenito ha un ritardo cognitivo.
A suo tempo vennero anche aperte due inchieste per capire cosa accadde ai due bambini, per accertare eventuali maltrattamenti, ma vennero archiviate poiché non emersero responsabilità a carico della coppia. Si parlava più che altro di trascuratezza della mamma descritta come una donna immatura. Nonostante tutto i bambini vennero sottratti alla patria potestà dei genitori e dati in affidamento.
Il 9 maggio scorso la donna ha avuto il terzo bambino, così i servizi sociali saputo che la coppia aveva avuto un altro figlio, si sono recati una prima volta in visita e hanno trovato in effetti il neonato, ma la seconda volta il bambino era scomparso e i genitori non hanno saputo dire dove si trovasse. Però il piccolo ormai non si trova più da una ventina di giorni, e i genitori non ne hanno mai denunciato la scomparsa. Così i Servizi sociali del Comune di residenza si sono subito messi in moto e hanno denunciato la cosa alla Procura della Repubblica.
I carabinieri hanno immediatamente avviato le ricerche, perquisendo la casa della coppia ma senza nessun risultato, nessun esito neppure nell’abitazione dei parenti della coppia, in Abruzzo, regione da cui provengono.
Ieri, attraverso il loro legale, l’avv. Francesco Ciabattoni, i genitori hanno assicurato che il piccolo sta bene, e che lo avrebbero nascosto perché temevano che il Tribunale dei minorenni togliesse loro la potestà genitoriale, e lo avrebbero mostrato solo se avessero avuto la certezza che non venisse loro tolto, come gli altri due.
Infine ieri sera la svolta, la donna confessa che il bambino è morto, per un incidente domestico, secondo la sua versione lo teneva in braccio e le è caduto, battendo la testa , e ha così indicato il luogo in cui lo avrebbe seppellito.
In realtà, quando è stata portata in caserma per essere interrogata, la giovane mamma avrebbe rilasciato più versioni, indicato più luoghi, infine avrebbe detto anche di aver lasciato il bimbo sul ciglio della strada. Con questi presupposti è chiaro che la donna non viene giudicata attendibile, ma del neonato e di ciò che è successo non si sa nulla e si nutrono grossi timori visti i maltrattamenti probabilmente subiti dagli altri due figli .