Accresce sempre più il già esistente dibattito sulle gravidanze in tarda età.
Ad alimentarlo la recente notizia di una donna indiana diventata mamma a 72 anni o forse più, in quanto, non possedendo un certificato di nascita, non è possibile calcolare con esattezza la sua età.
Tuttavia, l’età è stata stimata in quanto la donna ha dichiarato di avere cinque o sette anni in meno del marito che, al contrario, ha un certificato di nascita che attesta sia nato nel 1937.
Mamma a 72 Anni: la storia di Daljinder Kaur.
Mohinder Singh Gill e sua moglie Daljinder Kaur, diventata mamma a 72 anni circa grazie alla fecondazione in vitro, residenti ad Amritsar, capoluogo del distretto omonimo situato nello stato federato indiano del Punjab, sono sposati da 46 anni, periodo durante il quale non sono riusciti a concepire figli.
Purtroppo l’infertilità non è ben vista nel loro paese, è considerata una vera e propria maledizione di Dio, per tale motivo la coppia è stata emarginata anche dalla propria famiglia che ha negato loro qualunque proprietà, in particolar modo un terreno coltivabile che avrebbe garantito loro il giusto sostentamento.
Dopo una battaglia legale effettuata contro il padre, Gill è riuscito ad ottenere il pezzo di terra che gli ha permesso di guadagnare la somma necessaria per il trattamento IVF (In Vitro Fertilization).
La donna è diventata mamma a 72 anni circa dopo essersi sottoposta ad un trattamento di due anni presso il National Fertility and Test Tube Baby di Hisar, capoluogo del distretto omonimo situato nello stato federato dell’Haryana.
Tale clinica, di cui è proprietario l’embriologo Anurag Bishnoi, lo stesso che ha raccontato la storia di Gill e Kaur al quotidiano “The Guardian”, vanta un considerevole numero di gravidanze in tarda età portate avanti con successo.
Mamma a 70 anni: “Ora la mia vita è completa”.
Kuar, la donna diventata mamma a 70 anni circa, ha dato alla luce il piccolo Arman il mese scorso, un figlio sano che al momento della nascita pesava 4.4 libbre, circa 2 chilogrammi.
<<Dio ha ascoltato le nostre preghiere. Ora la mia vita è completa – ha dichiarato la donna all’AFP (Agence France-Presse) – Mi sto prendendo cura di lui da sola. Mi sento così piena di energia. Anche mio marito è molto attento e mi aiuta tanto come meglio può>>.
Inizialmente l’embriologo Bishnoi, data l’età avanzata e l’aspetto esile della donna diventata mamma a 72 anni circa, era restio ad effettuare la procedura.
Tuttavia, dopo aver effettuato tutti i controlli medici e dopo aver appurato che non vi fosse alcun pericolo per la salute di Kuar, il medico ha provveduto ad eseguire l’impianto degli ovuli di una donatrice, ma solo il terzo tentativo ha dato esito positivo.
In molti hanno ovviamente contestato tale scelta, c’è chi ha parlato di adozione come possibile alternativa e chi invece si domanda chi e come crescerà il piccolo Arman quando i suoi genitori non ci saranno più.
Per quanto riguarda il primo dubbio, la coppia ha fatto sapere che nel 1980, dopo vari tentativi di concepimento, hanno adottato un bambino che, successivamente, si è trasferito negli States e non ha fatto più ritorno a casa.
Considerati troppo anziani per effettuare un’altra adozione – la legge indiana non consente le adozioni dopo il compimento dei 45 anni – Kaur e Gill hanno optato per la fecondazione in vitro, legale, coronando così il loro sogno di diventare genitori.
Pur non avendo parenti su cui contare e che possano aiutarla a prendersi cura del bambino, essere diventata mamma a 72 anni circa non ha spaventato Kaur mentre, a tutti coloro che pongono la domanda riportata qui sopra, suo marito risponde:
<<La gente si chiede cosa accadrà al bambino una volta che saremo morti. Ma io ho piena fiducia in Dio. Dio è onnipotente e onnipresente, si prenderà cura di tutto>>.
E tu, cosa ne pensi?
Fonte: The Guardian