Negli ultimi giorni sul web non si è fatto altro che parlare del significato delle “misteriose” fossette sulla schiena, due piccoli buchi simmetrici che si trovano nella parte bassa della schiena.
I blog e i siti che hanno trattato l’argomento non riportano alcuna fonte scientifica ma parlano per lo più di tendenze particolari legate a questi caratteristici segni sul corpo sia femminile che maschile.
Fossette sulla schiena: cosa sono i buchi di Venere.
Unica fonte “accreditata” che sono riuscita a trovare, e che descriva in modo pressoché scientifico le fossette sulla schiena, è la versione americana di Wikipedia, l’enciclopedia gratuita più conosciuta ed utilizzata in rete.
L’aggettivo correlato alla parola fonte è volutamente virgolettato in quanto, ricordo, pur riportando fonti e bibliografie, gli autori dell’enciclopedia restano pur sempre utenti comuni che hanno libero accesso al portale e che possono modificare le notizie in esso presenti.
Ma torniamo alle fossette sulla schiena, meglio conosciute come buchi o fossette di Venere.
In inglese dimples of Venus, back dimples o butt dimples, le fossette di Venere non sarebbero altro che degli incavi (buchi o pieghe) specularmente simmetrici che si trovano nella parte bassa della schiena, poco più sopra del lato B.
Tale caratteristica, che come detto in precedenza può essere sia femminile che maschile, è considerata genetica e, contrariamente a quanto si possa pensare, non è dipesa dalla corporatura.
Tuttavia è ovvio che i buchi di Venere sono più visibili su un corpo snello piuttosto che in coloro che hanno forme più morbide.
Le fossette di Venere non vanno confuse con la fossetta sacrale (fossetta sacro-coccigea), una condizione congenita, per lo più innocua, caratterizzata da una piccola depressione della pelle posizionata sopra le natiche, in prossimità dell’osso sacro, da cui appunto prende il nome.
Questo è quanto affermato su Wikipedia sotto la voce “Dimples of Venus” che, un’ulteriore ricerca, ha collegato alla voce “Rhombus of Michaelis”, in italiano “Losanga di Michaelis”.
Fossette sulla schiena dal punto di vista anatomico.
Gustav Adolf Michaelis fu un ostetrico tedesco, originario di Kiel, città dello stato di Schleswig-Holstein, oggi ricordato per il suo grande ed importante lavoro nel campo della pelvimetria, ossia gli esami che permettono la misurazione del bacino materno.
Il suo nome è stato usato per indicare la regione lombo-sacrale dalla forma romboidale, chiamata appunto losanga di Michaelis o rombo di Michaelis, che parte dalla quinta vertebra sacrale e, procedendo verso il basso, comprende la spina iliaca postero superiore (SIPS) di sinistra e di destra e la biforcazione della piega delle natiche.
Stando a quanto riportato sul blog FisioProgramIntensive, nato da un’idea del Dott. Andrea Capurso, fisioterapista, osservando la schiena di un paziente <<la prima cosa che ti risalta agli occhi sono quei 2 “buchini o fossette” chiamate fossette di Michaelis. Essi rappresentano lo spazio tra la SIPS e il sacro>>.
Dal punto di vista terapeutico e diagnostico, le fossette sulla schiena sono considerate dai fisioterapisti, dagli ortopedici e dai fisiatri un punto di repere lombare per la palpazione manuale.
Fossette sulla schiena dal punto di vista estetico.
Chiarita l’anatomia delle fossette sulla schiena, o se preferite chiamarle fossette di Venere o fossette di Michaelis, ci rimane da valutare solo l’aspetto estetico.
In molti infatti, attraverso una sana alimentazione o esercizi fisici che mirano a rafforzare i muscoli della zona lombare, cercano di accentuare questi piccoli buchi simmetrici perché da molti considerati seducenti.
In particolar modo le donne, per renderli ancora più attraenti e marcati, decidono di applicarvi piercing appositi.
Come tutte le mode, anche questa si presume passerà in fretta, anche perché sia le donne che gli uomini possono puntare su molte altre caratteristiche, fisiche e non, per le loro conquiste.
Io, ad esempio, preferisco un’arma di seduzione molto potente chiamata cervello!