Tu cosa vedi in questa immagine: anatra o coniglio?
Guardando le cose del mondo, immediatamente e d’istinto, diamo loro un nome, facendolo inseriamo le immagini in una categoria riconoscendone anche la natura e la funzione. Ci sono alcune immagini capaci di stimolare nel cervello umano più impressioni visive, ovvero capaci di generare un’illusione ottica.
L’illusione ottica che Vita da Mamma vi mostra ha una particolarità: viene chiesto all’osservatore quale animale riconosce nel disegno (anatra o coniglio). In vero non conta molto il singolo animale riconosciuto, bensì la capacità di rintracciare entrambi gli animali in breve tempo.
Questa illusione ottica è datata, fu pubblicata per la prima volta su una rivista tedesca nel 1892 e deve il suo successo (nonché l’interpretazione psicologica legata al possibile esame della duttilità e creatività cerebrale) allo psicologo statunitense Joseph Jastrow che ne fece oggetto di studio nel 1899.
Illusione ottica: tu cosa vedi, anatra o coniglio?
L’immagine , pure essendo composto da un’unica figura , può essere osservata facendo prevalere il profilo destro o quello sinistro: alternativamente può essere percepita come il disegno della testa di un’anatra (che volge lo sguardo verso sinistra) oppure della testa di un coniglio (che volge lo sguardo verso destra).
Secondo l’interpretazione psicologica dell’immagine chi ha una mente creativa e duttile è in grado di riconoscere entrambe le figure velocemente, passando con facilità dall’una alla atra immagine.
Anatra o coniglio: chi le vede entrambe e velocemente è un creativo, dalla mente duttile.
La creatività è sinonimo di duttilità mentale, i creativi mostrano anche nella vita pratica la loro elasticità, per esempio riescono a usare gli oggetti in più e diversi modi, anche inventando utilizzi non convenzionali.
Questa immagine può essere sottoposta anche all’attenzione dei bambini e, quando non vedano entrambi gli animali, è possibile aiutarli a riconosce la doppia sagoma. Osservando l’immagine e la sua peculiarità di figura a “doppia interpretazione” i bambini capiranno che non tutto è come appare, immediato, oggettivo e unico.
Va anche detto che la percezione visiva è molto influenzata dagli input che riceviamo nel quotidiano; nel periodo pasquale è più facile, per esempio, che i bimbi dichiarino di vedere un coniglio, ciò avviene perché l’immagine del coniglietto è una tipica raffigurazione della Pasqua e facilmente i piccini la incontrano durante quel tempo dell’anno, tanto facilmente da rimanerne condizionati.