Da mamma ho fatto l’esperienza della crociera con i bambini e personalmente trovo che la nave sia il mezzo di trasporto ideale per viaggiare con i figli, sia che essi siano piccini sia che si tratti di preadolescenti. Una nave da crociera è un micromondo che negli spostamenti permette di godere di ogni servizio col massimo confort.
Su ogni nave da crociera c’è un mini club e sono molte le compagnie che, durante le soste in porto, consentono ai genitori di scendere a terra lasciando i bambini alle cure dell’animazione. La responsabilità del genitore resta quella di rispettare l’ora di rientro in nave.
Al porto di Nassau, Bahamas, una mamma ritardataria ha vissuto il peggiore incubo di un crocerista: ha visto la nave allontanarsi dal molo.
La donna è stata ripresa mentre disperatamente si è inginocchiata sulla banchina implorando l’equipaggio di fermare i motori perché a bordo aveva lasciato i suoi bambini.
I fatti:
la nave, che ha preso il largo senza attendere il rientro di questa mamma ritardataria, appartiene alla compagnia Norwegian Cruise ed è la Norwegian Breakaway.
La crociera copre la rotta Bahamas – New York in 7 giorni. Dal porto di Nassau (Bahamas), che è stato il teatro del video della mamma ritardataria, la nave da crociera si dirige lungo la costa atlantica per fare rientro a New York.
L’assenza della mamma non era passata inosservata, il marito si era reso conto del suo ritardo e aveva provato a contattarla, ma senza esito positivo. Nell’immagine che segue si vede il marito della donna in T-shirt nera e bermuda rosso mentre attende sua moglie accanto alla passerella della nave, assistito da un responsabile della compagnia.
Va detto che ai passeggeri è raccomandato di fare rientro circa un’ora prima dell’orario stabilito per la partenza della nave. Rispetto a questo triste incidente della mamma lasciata a terra senza i suoi figli, i responsabili della Norwegian Cruise hanno fatto sapere che la nave da crociera ha rispettato i protocolli attendendo il passeggero ritardatario 30 minuti oltre il termine massimo stabilito per il rientro a bordo.
Posta l’assenza della donna, al marito è stato consigliato di attenderla a terra con i documenti necessari per fare rientro a New York. E di fatto così è stato.
La mamma ritardataria e suo marito hanno lasciato in nave un bimbo di circa 9 anni e una bimba di circa 12, ai bambini è stata fornita la debita assistenza da parte della compagnia, ma, a quanto pare, a bordo era presente anche la famiglia dello zio che avrebbe seguito i ragazzi durante la navigazione verso New York. Cosa questa che giustifica ancor di più la scelta del papà di rimanere a terra per assistere la moglie fino al ricongiungimento alla nave presso il porto di New York.
Nessuno, né l’equipaggio, né il marito della donna e nemmeno chi riprendeva la partenza della nave da crociera, poteva immaginare che la mamma ritardataria sarebbe arrivata a bordo di un taxi giusto in tempo per assistere alla partenza della nave.
La disperazione della donna è evidente, cade in ginocchio e implora la nave da crociera di fermarsi, ma oramai è troppo tardi.
Leggere il programma di bordo con attenzione; controllare che il proprio orologio sia settato sull’ora locale, tenendo conto dei cambi d’orario che possono intervenire durante gli spostamenti; rientrare in nave almeno 30\60 minuti prima dell’ora prevista per la partenza. Quelle appena elencate sono regole di buon senso che consentono ad ogni crocerista di godere del viaggio senza incorrere in incidenti e brutte sorprese.
Ogni genitore, poi, valuterà secondo le sue abitudini e preferenze se lasciare i bambini in nave o meno durante le varie soste in porto. Per parte mia non l’ho mai fatto, non fosse altro che per il gusto di esplorare insieme che è cosa insita in ogni viaggio.
La nave da crociera poteva aspettare la mamma ritardataria?
Di fatto la nave ha atteso 30 minuti oltre il limite di tempo massimo stabilito per il rientro a bordo. Col marito è stato concordato il da farsi tenendo conto della situazione dei bambini a bordo. Tuttavia è chiaro che una nave da crociera non può prolungare le sue soste in porto oltre un limite massimo perché ogni permanenza in porto ha dei costi che sono calcolati anche in base al tempo, oltretutto gli spazi disponibili nel porto vanno gestiti con sistematicità in quanto per ogni nave che salpa ve ne è una che attracca.
Quando un passeggero non riesce a rientrare a bordo della nave da crociera tutte le spese occorrenti per recuperarla sono a suo carico. Se questi incidenti avvengono in paesi stranieri in cui si ha difficoltà a muoversi in sicurezza ed autonomia , è sempre consigliabile prendere contatto con la propria ambasciata.