L’ allattamento al petto materno è un naturale meccanismo di nutrizione del neonato, e pertanto il seno è macchina della vita esattamente come l’utero. Una volta venuto alla luce, il bambino che si è formato nella pancia cresce succhiando il latte della madre.
Una volta, quando le mamme non avevano latte a sufficienza o non potevano allattare, era “normale” affidare i neonati al nutrimento di un altro seno femminile. Sono molte le nonne che hanno raccontato di bimbi non propri allattati con amore e dedizione, e tal volta l’allattamento in affitto si protraeva anche per molti mesi.
Una mamma australiana, consulente per l’allattamento e blogger, Meg Nagle, ha recentemente pubblicato una sua foto di allattamento.
L’immagine (che correda questo scritto) è stata postata su Facebook. Malgrado la sua bella spontaneità, ha subito suscitato molte discussioni tra le mamme del web perché il bambino che Meg stringe al petto non è suo figlio bensì suo nipote.
Meg è mamma di tre figli, l’ultimo ha 4 anni e una volta al giorno succhia ancora dal seno della mamma.
Una mattina, mentre zia Meg si prendeva cura di suo nipote, realizzò che il seno rappresentava “la salvezza” anche per il figlio di sua sorella. Lei stessa racconta che il piccolo non voleva prendere il biberon, in cui vi era il latte della sua mamma; non riuscendo a nutrirlo in altro modo, Meg chiamò la sorella e le domandò il permesso di abbandonassi ad un gesto naturale ovvero allattare il bambino.
Questa foto, dunque, è l’immagine di un allattamento speciale in cui si incontrano non madre e figlio ma zia e nipote, col pieno consenso della sorella-mamma e a tutto beneficio del bambino.
L’ allattamento rafforza i rapporti affettivi e le difese immunitarie, non è antigienico nemmeno se ad allattare è una donna diversa dalla madre. Malgrado questa concezione “antica” e in linea teorica corretta dell’allattamento, è ovvio che non tutte le mamme si trovino d’accordo rispetto alla scelta di questa zia e di sua sorella.
Meg, per parte sua, vuole lanciare un messaggio in cui l’ allattamento naturale diviene di per sé il protagonista di un processo di crescita naturale del bambino. Ciò quasi a testimonianza del fatto che il latte materno (o di donna) è un diritto che può essere riconosciuto al bebè anche attraverso una persona diversa dalla madre.
A quanto pare Meg ha raccolto diverse testimonianze di donne che si sono rese protagoniste dell’ allattamento di bambini non propri, allo stesso modo ha anche raccolto testimonianze di mamme che hanno affidato ad altre donne i propri figli perché venissero allattati.
Tu da mamma cosa ne pensi? Affideresti tuo figlio ad un’altra mamma per l’ allattamento o allatteresti tu un bambino non tuo?