Una sera qualunque, un padre come molti ritorna a casa e quello in cui si imbatte è toccante e dolcissimo: scopre mamma e figlia abbracciate nella culla. La mamma dorme accanto alla sua bambina e il quadro di affetto e protezione che ne risulta diventa una bellissima foto catturata per amore e d’istinto.
Quello che nemmeno l’uomo immagina è il motivo che ha spinto sua moglie a scavalcare le barriere della culla per scivolare accanto alla sua bambina e stringerla in un abbraccio carico di significati.
La foto di mamma e figlia abbracciate nella culla, viene postata su Facebook dalla protagonista Dayna Mager, 28 anni, di professione fotografo.
La mamma, infatti, dopo aver visto l’immagine catturata dal marito decide di metterla a disposizione delle altre madri per condividere le ragioni di quell’abbraccio. Dayna e sua figlia hanno contratto un patto o meglio questa mamma ha fatto alla sua bambina una promessa solenne:
ogni volta che la piccola piangerà, Dayana correrà nella sua culla a darle conforto, a dimostratele con il contatto fisico che per lei, per lenire le sue paure e asciugare le sue lacrime, c’è sempre la mamma.
Attraverso Facebook Dayana racconta il motivo che sta dietro questa immagine di mamma e figlia abbracciate nella culla:
qualche tempo fa, lei e suo marito lasciarono la loro creatura a casa per prendere parte ad un evento; la bambina era molto piccola allora e quella fu una delle prime volte in cui la neo mamma si separava dalla sua piccolina. In Dayana erano già vivi i sentimenti più delicati, come tutte le mamme conosceva ora il delicato, profondo e fortissimo attaccamento a una nuova creaturina nata dal suo ventre e imparava sulla sua pelle quanto fosse difficile gestire ogni distacco, ogni pianto e ogni fisiologico bisogno del bebè.
Duranet l’evento a cui i neo genitori assistettero, Dayana ebbe modo di ascoltare la testimonianza di un religioso che era stato missionario in Uganda. L’uomo raccontò un episodio chiave della sua vita da missionario:
una volta si recò in un orfanotrofio e entrando nel dormitorio ove alloggiavano bambini piccoli e neonati fu colpito dal silenzio che regnava nelle stanze. Malgrado vi fossero circa 100 culle, nessuno dei piccoli ospiti piangeva! Il religioso domandò ad una suora il motivo di tanto silenzio, la risposta fu carica di dolore: i bambini piangono per circa una settimana dopo il loro arrivo, col tempo smettono di farlo perché comprendono che non c’è nessuno pronto a soddisfare i loro bisogni.
La mancanza di una mamma si traduce, quindi anche nella mancanza di un abbraccio, di un affetto manifestato in un contatto fisico e nella presenza, in una carezza o in un gesto di conforto. Mamma e figlia abbracciate nella culla rappresentano la risposta emotiva di Dayana alla consapevolezza della fortuna che si ha a condividere la vita con i figli. L’immagine di questa stretta è, al contempo, il riconoscimento di una fragilità emotiva dei bambini che i genitori debbono valutare e considerare massimamente.
Il messaggio che questa foto lancia è, dunque, chiaro: rappresentate il vostro amore ai bambini anche materialmente e fattivamente, coccolateli, proteggeteli e non pretendete da loro un’autonomia e un’emancipazione precoce a cui ancora non sono pronti.