Si può applicare il metodo Montessori a casa? E’ questa una domanda che si pongono molte mamme affascinate dall’approccio educativo montessoriano.
Il metodo Montessori è facilmente riproducibile a casa e nel quotidiano. Per portare la filosofia montessoriana tra le mura domestiche occorre acquisirla come una filosofia di vita, un’ispirazione personale prima ancora che educativa. Ed è consigliabile partite dalla lettura dei testi originali di Maria Montessori.
Una delle massime espressioni del bambino, della sua crescita sulla via della conoscenza e dell’autonomia, è il gioco. Per portare il metodo Montessori a casa tua devi avere particolare riguardo al gioco, in termini di approccio e, in modo particolare, in termini di materiali proposti al bambino.
Il gioco del bambino deve essere orientato all’esperienza, all’apprendimento e all’educazione a fare da solo (che nel metodo Montessori si coniuga con l’auto-correzione). L’ambiente domestico è la prima palestra di gioco del cucciolo d’uomo.
Applicando il metodo Montessori a casa, non vi serviranno molti giocattoli, alcuni potrete farli con le vostre mani e potrete, anzi dovrete, adoperare molti materiali veri, oggetti di uso comune e quotidiano.
I giochi montessoriani sono fatti di materiali, costruiti anche col fai da te, per indurre il bambino all’acquisizione di specifiche competenze. I migliori giocattoli per i bambini sono gli oggetti veri, questo nel pieno rispetto del principio di educazione alla vita pratica di cui Maria Montessori ha dimostrato tutta l’efficacia.
Il bambino deve fare esperienza di vita pratica e concreta maneggiando oggetti veri.
In questo senso, volendo applicare il metodo Montessori a casa, un gioco fai da te per bambini tra i 18\24 mesi + può essere, per esempio, il travaso di una piantina o la semina di quello che sarà un vaso di fiorellini; un’altra attività ludica potrà essere la manipolazione dell’impasto (preparando il comune impasto per pizze il bambino potrà persino cucinare con la mamma apprezzando la trasformazione delle materie prime in prodotto finito); i bambini dai 18 mesi in poi possono,inoltre, apparecchiare la tavola e aiutare la mamma nelle faccende domestiche come togliere la polvere.
Il consiglio pratico è quello di mettere a disposizione del bambino tutti i materiali disponendoli con ordine, per esempio su un tavolo o in un vassoio. Dopo aver fornito al piccolo una spiegazione chiara, è buona norma lasciarlo libero di sperimentare l’uso dei suoi materiali.
Metodo Montessori a casa: esempio di attività. Qui il bambino dovrà portare nelle ciotole i bottoni selezionandoli in base al colore. Affinerà la competenza dei colori.
Quando si applichi il metodo Montessori a casa, lo scopo ultimo deve essere l’autonoma crescita del bambino attraverso il graduale affinamento delle diverse competenze. La semina di una piantina, per esempio, non solo aiuterà il bimbo a comprendere il valore di una coltivazione e le dinamiche dello sbocciare della vita, ma rappresenterà per lui anche un’attività di responsabilità, infatti, dovrà nutrire la pianta con l’acqua giorno dopo giorno e ne apprezzerà la lenta e costante evoluzione.
Nelle scuole montessoriane i materiali messi a disposizione dei bambini erano tutti veri: bicchieri di vetro, piatti di porcellana, forchette e cucchiai da grandi, saponette e asciugamani, eccetera.
Laddove si voglia importare il metodo Montessori a casa, va riconosciuto al bambino il diritto a manipolare, usare e conoscere i materiali veri e di uso comune.
La delicatezza di un materiale sarà oggetto di valutazione e confronto e il bambino imparerà a trattare con una forza e un’attenzione differente il vetro rispetto al legno. Il confronto è il risultato di un connubio tra logica e concentrazione e di per sé riesce a favorire e potenziare la crescita del bambino. Il bimbo portato a fare confronti attraverso l’esperienza pratica saprà e potrà applicare le sue capacità di sintesi e confronto in ogni campo del vivere.
Ogni volta che il bimbo dispone di un materiale fa un’esperienza di crescita e può, attraverso l’uso, aumentare le sue competenze: tanti bottoni uguali per colore e forma ma non per dimensioni associati a tre cestini (uno per i bottoni piccoli, uno per i medi e uno per i grandi) può rappresentare un gioco di stimolazione percettiva e un momento di assoluta crescita.
Ovviamente fate attenzione, laddove il bimbo sia ancora nella fase della stimolazione orale, controllatelo costantemente e attentamente prevenendo il pericolo che porti alla bocca oggetti piccoli. La manipolazione di oggetti troppo piccoli dovrebbe essere evitata quando i bambini si trovano ancora nella fase della stimolazione orale.
Acquistare una vaschetta con dei pesci rossi e lasciare che sia il bambino ad avere la responsabilità del nutrimento degli animali è un’altra attività consigliabile e estremamente stimolante.
Il bimbo intorno ai 18-24 mesi può giocare con le forme geometriche ad incastro. In una versione home made, in cartone o pannolenci incollato su cartone, un gioco simile può essere anche realizzato a mano, in commercio vi sono prodotti di qualità garantita e non costosi.
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Chi voglia portare il metodo Montessori a casa non può non ispirarsi ai telai montessoriani e lasciare il bambino libero di allacciare, annodare e abbottonare. Vita da Mamma ha già affrontato l’argomento e vi ha proposto un tutorial fotografico per realizzare una finta scarpetta su cui lasciare che il bimbo si eserciti a fare i lacci.
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