Quando il neonato piange lancia un richiamo, ovvero il pianto rappresenta un segnale attraverso cui il bebè comunica alla mamma che ha bisogno di qualcosa. Infatti per i neonati il pianto è l’unico modo di esprimere fame, sete, freddo, noia e tanto altro.
Non sempre però si riesce a capire per quale motivo il neonato piange. Comprendere il bebè è difficile soprattutto se si tratta della prima esperienza da mamma.
Ma tutto ciò non deve assolutamente scoraggiarvi nè dovete farvi prendere dall’ansia, liberatevi dai soliti timori e mettete da parte la comune paura di non saper gestire tali situazioni!
Care mamme, sappiate che pian piano imparerete a riconoscere i diversi pianti del vostro bambino e ad associarli a un bisogno specifico. Dovete solo fare pratica, imparando anche a fidarvi del vostro istinto materno.
Perché il neonato piange? Qui di seguito vi elencheremo alcune delle cause più comuni:
- La fame –
senza dubbio nei primi mesi, la fame è una delle cause più frequenti di pianto e quindi la prima da considerare: offritegli il seno! Questo è il metodo più efficace per calmarlo. Se il neonato viene alimentato con latte artificiale dategli il biberon e se non è l’ora giusta per la pappa riempite la bottiglina con acqua, perché potrebbe avere sete.
Se il vostro bambino rifiuta il latte o l’acqua e continua a piangere, allora significa che non è questo il motivo per cui piange e potete provare con qualche altra necessità.
- Il pannolino sporco –
un altro valido e comune motivo per cui il neonato potrebbe piangere è il cambio pannolino. Se vuole essere cambiato perché il pannolino è sporco, il bebè, non sapendo esprimersi in altro modo, potrebbe avvisare la mamma piangendo. Ma questo è soggettivo: non tutti i neonati avvertono questo disagio alcuni tollerano meglio e di più i pannolini bagnati e sporchi, altri piangono alla prima pipì.
Comunque va detto che il pannolino ai neonati dovrebbe essere cambiato spesso, dato che la loro pelle è molto delicata, un cambio frequente è utile per evitare irritazioni e bruciori (il cosiddetto eritema da pannolino)
- Se il neonato ha freddo o troppo caldo –
in genere capita che al neonato non piace sentire freddo mentre si cambia il pannolino: per lui il cambio pannolino al freddo può rappresentare un momento di disagio.
Se il bebè piange o si lamenta accertatevi che non abbia troppo caldo o freddo: per farlo mettete una mano sullo stomaco e assicuratevi che abbia la giusta temperatura.
A volte il neonato piange ma non si riesce a capire di cosa ha bisogno, se il pianto è incontrollabile e il bambino piange a dirotto si potrebbe trattare delle coliche gassose, dovute anche all’aria assorbita durante le poppate. Possono durare dai 15 minuti a qualche ora, ma bisogna stare tranquille perché le coliche rappresentano una fase comune tra i neonati, di solito scompaiono spontaneamente intorno ai quattro mesi.
Se il neonato piange, ma senza alcun motivo apparente, non cercatene uno per forza, potrebbe semplicemente aver bisogno di più coccole: prenderlo in braccio e cullarlo può rassicurarlo, durante i primi mesi di vita per il bambino il contatto fisico della mamma è essenziale, per farlo sentire amato e protetto. Usare una fascia porta bebè può essere risolutivo quando il bambino chieda molto il contatto fisico.
Se il neonato piange tanto o molto molto spesso, ma cresce bene, mangia senza problemi è vitale e riposa per un congruo tempo, a volte è giusto semplicemente accettare di avere un bambino che piange frequentemente. Questo articolo vuole aiutarvi a non sentirvi inadeguate o incapaci, comprendendo che il pianto in sé è una naturale manifestazione dei bisogni del neonato. Col passare dei mesi passerà anche la fase “tante lacrime“. Dinnanzi ai pianti improvvisi del bimbo piccolissimo, sappiate, care mamme, che non c’è niente di sbagliato nel rapporto con il vostro bambino, semplicemente lui è un cucciolo umano che si sta adattando alla vita fuori dall’utero materno!