La gravidanza non è una condizione patologica ma si può comunque definire come una condizione fisiologica delicata in cui è bene osservare cambiamenti e sintomi che possono sopraggiungere per valutarli con il proprio medico. Ad esempio non bisogna mai trascurare il prurito intenso in gravidanza soprattutto se intenso e diffuso.
Prurito intenso in gravidanza, un sintomo da tenere sotto controllo
Il prurito intenso in gravidanza è un sintomo da tenere sotto controllo e di cui avvertire sempre il proprio medico o ginecologo.
Lisa era alla sua 33° settimana di gravidanza quando, con un controllo ecografico, scopre che il cuoricino della sua piccola Harlow Rose non batteva più e la bimba era morta in utero. Da qualche tempo, dalla 28° settimana circa, soffriva di prurito, trascurando un sintomo importante di una patologia ancora troppo poco conosciuta, la colestasi intraepatica gravidica.
Si tratta di una complicanza in cui gli ormoni della gravidanza, in particolare gli estrogeni, colpiscono il fegato e impediscono il flusso della bile nell’intestino. I liquidi billiari aiutano l’assorbimento e la digestione del cibo durante i processi digestivi ma quando si presenta la colestasi intraepatica, la bile e altre tossine si accumulano nel sangue.
Lisa ha voluto dare alla luce la sua Rose con un parto indotto e con il cuore spezzato dal dolore vuole ora diffondere l’importanza della prevenzione di drammi simili. Molto probabilmente la morte di Rose sarebbe stata evitabile se solo lei avesse parlato di questo prurito intenso in gravidanza e il medico avesse potuto prescriverle farmaci adeguati.
Cosa può indicare il prurito intenso in gravidanza
Solitamente questo disturbo compare nell’ultimo trimestre, spesso nelle ultime dieci settimane ma a volte prima. Il prurito normalmente non è accompagnato da rash o macchie di nessun tipo perché è un prurito sotto pelle; si espande soprattutto sui palmi delle mani o sulla pianta dei piedi ma anche in altre zone del corpo. Di solito peggiora la notte.
Lisa descrive il prurito come “intenso” e dice che le era inziato nella parte bassa delle gambe, poi le mani e diventava insopportabile in serata.
“Era diverso dal prurito che avevo provato fino ad allora, era insopportabile, come se fosse un prurito che veniva da dentro.” dice la mamma.
Purtroppo la colestasi intraepatica in gravidanza può portare ad un alto rischio di sofferenza fetale e morte in utero se non trattata adeguatamente in tempo. I liquidi biliari attraversano la placenta e possono causare il malfunzionamento della respriazione in utero, privando il bimbo dell’ossigeno necessario.
Prurito intenso in gravidanza e altri sintomi per la colestasi intraepatica
A volte il primo segnale evidente è la perdita di meconio nel liquido amniotico che può proprio impedire poi la respirazione del bimbo.
Si pensa che ci possano anche essere spiegazioni genetiche per la comparsa di questa condizione, è più facile che compaia quando anche una mamma o una sorella ha avuto lo stesso problema in gravidanza.
Una volta scoperta le mamme vengono fatte partorire prima, intorno alla 35°-38° settimana per ridurre i rischi per quanto sotto terapia.
Prurito intenso in gravidanza: mai sottovalutarlo!
Lisa e il suo compagno vogliono in ogni modo diffondere la consapevolezza e le informazioni su questa patologia trascurata e spesso poco conosciuta anche da molti medici, il cui segnale principale però, il prurito intenso in gravidanza, è un segnale di allarme evidente e chiaro, da conoscere. Per questo hanno anche organizzato una raccolta fondi e aperto una pagina Facebook per far conoscere la malattia in memoria della piccola Rose.
“Vogliamo che ogni donna conosca il pericolo colestasi intraepatica in gravidanza e si chieda se il prurito che eventualmente stia sentendo è normale o un sintomo della grave malattia.” dice Lisa
“Soprattutto se avete prurito intenso e senza nessun tipo di rash, indagate e chiedete a gran voce un test sugli acidi biliari.”
Se volete conoscere meglio la colestasi intraepatica in gravidanza potete leggere QUI
Fonte: Melbournemumsgroup