Lo sforzo compiuto da questo bebè durante la sua nascita, sotto le spinte della mamma e quindi nel transito attraverso il canale del parto, ha determinato un fenomeno molto comune: un angioma da parto (emangiomi è il termine medico più corretto per definire queste innocue macchie cutanee).
La particolarità dell’angioma di questo bambino sta nella forma e nella lettura “romantica” che vi hanno voluto dare i genitori.
Quando il bebè è venuto al mondo, nel novembre del 2015, i suoi genitori hanno subito notato un segno rosso sulla fronte (gli emangiomi nei neonati non sono una rarità).
I medici sono stati rassicuranti e hanno spiegato la natura di questa macchia: gli angiomi da parto sono assai frequenti e comunemente si assorbono col passare del tempo.
Non è raro che le mamme e i papà male sopportino la presenza di queste imperfezioni sul corpo dei bambini, specialmente quando gli emangiomi si collocano nell’area del volto, ovvero laddove sono più visibili ed evidenti. Va detto, in modo del tutto rassicurante, che solo raramente gli angiomi da parto destano preoccupazione, comunemente la loro intensità scema e si schiariscono fino a scomparire.
La mamma, mostrando l’angioma del suo neonato, ha spiegato: “Mi hanno detto che era un segno di pressione dovuto al parto e che sarebbe scomparso”.
Ciò che ha reso virale l’angioma da parto di questo bambino è la sua forma a cuore: secondo i genitori questo emangioma rappresenta alla perfezione un cuoricino rosso e quel che ha impressionato mamma e papà, a detta loro, è che il concepimento del bebè sarebbe avvenuto a San Valentino.
Oggi i genitori chiamano il loro bebè: “bambino cupido” e mostrano in rete le immagini del suo volto bellissimo e caratterizzato da un angioma a cuoricino.
Certamente quella di questi genitori è una caratterizzazione estrema, forse anche romantica ma non per questo sostenibile. Alle mamme va detto che gli enangiomi sono comuni.
Nella forma più comune e meno preoccupante si parla in termini medici di emangiomi: si tratta di macchie piatte che compaiono sulla pelle subito dopo il parto o nelle settimane successive alla nascita.
La dimensione degli emangioni si stabilizza entro l’anno di vita, fino ai 12 mesi, perciò, possono anche allargarsi. Il colore è dapprima rosso poi diventa violaceo e dopo l’anno incomincia a sfumare regredendo progressivamente, comunemente tra i 7 e gli 8 anni l’angioma scompare. Talvolta nell’area dell’emangioma può rimanere un alone.
Comunemente non si interviene sugli emangiomi ma si attende la loro naturale regressione.
Le sole macchie fastidiose, e passibili di una valutazione medica finalizzata ad una eventuale rimozione, sono quelle in prossimità degli occhi, del naso, della bocca o, a seconda delle valutazioni mediche, del collo.
Se vostro figlio presenta un angioma fatelo controllare dal pediatra, non abbiate paura se nel primo anno di vita si estende o si scurisce, gli esperti rassicurano anche sul sanguinolento: raramente gli emangioni possono sanguinare, ricorrete al parere del medico se dovesse accadere. Ciò che conta rispetto agli angiomi da parto è mantenere una calma fiducia nella loro regressione.