E’accaduto tutto nella nottata appena trascorsa, Riccardo Scamarcio era in auto e insieme al suo autista ed al suo manager si dirigeva verso Roma, improvvisamente ha accusato un preoccupante malore accompagnato da un forte senso di perdita di energia fisica e sensazione di svenimento.
L’auto con a bordo Scamarcio è uscita dall’autostrada cambiando itinerario per raggiungere prontamente l’ospedale più vicino. Le condizioni fisiche del giovane non potevano essere trascurate malgrado la giovane età dell’artista, Riccardo Scamarcio ha infatti 37 anni.
Raggiunto l’ospedale più vicino, il pronto soccorso del nosocomio Santa Scolastica di Cassino, l’attore è stato visitato e prontamente ricoverato in codice rosso.
I sanitari hanno effettuato tutti gli accertamenti diagnostici necessari per appurare con precisione quale fosse lo stato di salute di Riccardo Scamarcio e quali fossero le ragioni del malore che accusava.
Dopo tutte le analisi (emocromo completo ed elettrocardiogramma in primis) e dopo alcune ore di riposo, forzato ma necessario, l’attore è stato dimesso.
Riccardo Scamarcio ha lasciato l’ospedale di Santa Scolastica di Cassino verso le 10:00 di questa mattina, sabato 27 febbraio, è in buone condizioni di salute e il malore non ha avuto su di lui alcuna conseguenza negativa, questo è quanto riportano le fonti stampa. Insieme al manager e all’autista che lo avevano assistito e accompagnato in Pronto Soccorso, ha potuto serenamente riprendere il suo viaggio per raggiungere la capitale.
Per Riccardo Scamarcio, dunque, solo un grande spavento.
Fortunatamente i risultati delle indagini mediche e degli esami di laboratorio escludono ogni pericolo per la salute dell’attore di “Tre Metri Sopra il Cielo”.
Riccardo Scamarcio è uscito dall’ospedale con una prognosi del tutto rassicurante: i medici hanno attribuito il malore ad una eccessiva stanchezza fisica, per cui la migliore cura è stato il riposo. Tutto, pertanto, sarebbe dipeso dalla forte condizione di stanchezza del giovane attore, probabilmente impegnato in un periodo lavorativo estremamente faticoso.