Depressione post partum dopo anni, è possibile? Si sente spesso parlare di depressione post partum ma forse non si è del tutto consapevoli che questa può colpire anche dopo anni dal parto, ripresentarsi sotto forma di ricaduta ma anche presentarsi per la prima volta ed essere strettamente connessa all’evento del parto così come nella sua “forma” più conosciuta.
Depressione post partum dopo anni
Secondo uno studio del Murdoch Children’s Research Institute in Australia, la salute mentale della mamma è in pericolo anche alcuni anni dopo la nascita del suo bambino. I ricercatori hanno scoperto che la depressione post partum dopo anni può colpire soprattutto le mamme dopo il primo figlio e fino a quattro anni dopo il parto.
Spesso la depressione post partum può rimanere latente per alcuni anni dalla nascita del primo figlio ed espolde improvvisamente, o per meglio dire, in realtà si è comunque presentata subito come nella versione più “tradizionale” ma con tratti così lievi da non destare preoccupazione ma lasciando conflitti irrisolti che sfociano poi in una vera crisi di depressione post partum dopo anni.
In alcuni casi chi ne ha sofferto si è reso conto di essere stata fagocitata dal vortice della depressione proprio perché non aveva risolto alcune difficoltà iniziali ma mentre all’inizio aveva ricevuto supporto, considerazione e anche simpatia in quanto neo mamma, poi piano, piano si era ritrovata sola perché la sua situazione non aveva più destato tenerezza, anzi veniva ormai considerata come una realtà acquisita e dunque consolidata e “senza problemi”.
“Ti fermano tutti per strada quando hai appena avuto un bambino ma poi quando il bimbo è cresciuto e ha 3-4 anni e tu lotti contro i suoi capricci per strada, disperata, gli altri ti evitano e ti giudicano e tu finisci per sentirti frustrata e fallita.”
E’ questa la testimonianza di Maria, una mamma che è riuscita a guarire dalla depressione post partum dopo anni dal suo primo figlio.
“Avevo vissuto per anni con la depressione senza rendermene conto, se qualcuno me l’avesse chiesto io avrei senz’altro risposto di no ma improvvisamente ho dovuto accettare la situazione.”
Depressione post partum dopo anni: due testimonianze significative.
A volte a far scattare la molla della depressione post partum a scoppio ritardato sono eventi concomitanti stressanti: abusi del partner o una situazione familiare non serena, problemi economici, arrivo di un secondo figlio,…sembra che ne siano maggiormente colpite donne che hanno avuto un primo figlio prima dei 25 anni.
“Le mamme hanno l’abitudine di dire che va tutto bene dunque è un sollievo quando qualcuno capisce che c’è qualcosa che non va e ti costringe a guardarti dentro.” dice Fiona, un’altra mamma colpita da depressione post partum dopo anni, che continua:
“Il mio secondo bambino aveva solo 18 mesi quando sono stata ricoverata per depressione la prima volta ma io non lo ammettevo e ho firmato per uscire, nove mesi dopo ho avuto un crollo abissale e sono finita in un’unità psichiatrica per 5 settimane con una forma grave di depressione.”
Nel caso di Maria l’evento scatenante è stata la chiamata in Iraq del marito militare, inoltre aveva dovuto affrontare problemi di salute della sua prima figlia che aveva un problema renale e a poche settimane dalla nascita era stata operata. “Gli otto mesi successi al parto sono stati un inferno, una tortura, mio marito era in zona di guerra, io non avevo nessuno vicino e mi immaginavo come potesse essere orribile la mia vita con una bimba piccola malata. Ho sviluppato anche una forma di disordine alimentare come risultato dello stress.”
Malgrado tutto, il momento peggiore sembrava passato e quando sua figlia aveva quattro anni la coppia aveva deciso di avere un altro figlio:
“Fu uno shock incredibile scoprire di essere incinta di due settimane, vomitavo tutto il giorno e mi sentivo già sopraffatta pensando a quello che avevo dovuto affrontare dopo il primo parto, continuavo a pensare che qualcosa poteva andare storto.”
Nel frattempo era aumentata molto di peso ma le ostetriche e il ginecologo si curavano solo del bambino e della sua gravidanza, nessuno sembrava interessarsi veramente a lei, o almeno era quello che lei percepiva.
La nascita del secondogenito fu traumatica, lei si era anche fratturato il bacino durante il parto e suo figlio doveva stare in ospedale diverse settimane.
“Non potevo camminare e non riuscivo a pensare prima al bambino che a me, avevo troppi dolori e nello stesso tempo mi sentivo in colpa.”
Alla fine Maria arrivò ad uno stato catatonico, senza reagire più: “Mettevo il bambino davanti alla tv al mattino e stavo per ore in cucina guardando il vuoto, pensando a come affrontare la giornata, sistemare il bucato o semplicemente vestirmi.”
Eppure non pensava ancora che si trattasse di depressione:
“Molte mamme si davano da fare per far intraprendere mille attività ai loro bambini, io invece cercavo disperatamente di rimanere in casa più possibile, mi sentivo pigra, stupida e grassa: un monumentale fallimento.”
La scoperta di una forma di depressione post partum dopo anni dal primo parto
Anche quando la depressione post partum dopo anni viene diagnosticata può essere una cosa non facile da accettare.
Maria confessa che è stato più facile ammetter di avere un problema con il cibo piuttosto che ammettere di essere depressa. A seguito di continue crisi di panico che sopraggiungevano sempre più di frequente è stata aiutata quando era già lacerata emotivamente, sull’orlo di un abisso.
Sia Maria che Fiona sono ora in cura per la depressione ed entrambe sostengono che le mamme devono essere maggiormente supportate nel post partum, nel puerperio, soprattutto dal punto di vista psicologico ma anche a partire dalla gravidanza per essere preparate ad accettare questo grande cambiamento nella loro vita e anche la possibilità delle depressione che invece spesso viene taciuta come se fosse una vergogna.
Per Fiona potrebbe anche esserci una relazione con le pressioni maggiori a cui sono sottoposte le mamme di oggi, quando ad esempio devono riprendere il lavoro molto presto, anche per questioni economiche oltre che di carriera.
Dunque la stanchezza combinata con il senso di colpa e il doversi sempre occupare con il sorriso (almeno è quello che ci si aspetta) dei bimbi (magari più di uno) finisce con lo sfiancare la mamma e far prendere il sopravvento alla depressione dopo anni anche dal parto, è una specie di pedaggio che si deve pagare anche dopo tempo, quando le cose non sono state così facili come ci si aspettava.
Fonte: Independent