Al mondo vi sono bambini che, per pura ignoranza e superstizione, vengono abbandonati a loro stessi, denigrati, derisi, torturati e, a volte, persino uccisi.
Bambini accusati di stregoneria, un’insinuazione che non trova alcun riscontro con la realtà dei fatti, una calunnia lanciata da parenti o da qualcuno a loro vicino, persone che dovrebbero prendersi cura di loro, garantirgli le migliori condizioni di vita ma che, al contrario, li condannano ad un’esistenza fatta di stenti, sofferenza e morte certa.
Tutto ciò viene combattuto da Anja Ringgren Lovén, una donna danese di 31 anni che ha deciso di dedicare la sua vita alla salvezza dei bambini accusati di stregoneria.
Bimbo abbandonato in Nigeria perché ritenuto uno stregone: la foto virale.
La foto qui sopra postata, quella che ritrae Anja mentre cerca di dissetare e sfamare il bimbo abbandonato in Nigeria, ha fatto letteralmente il giro del mondo attraverso le condivisioni web, mettendo in risalto un problema a molti sconosciuto ma che lei combatte da circa 3 anni.
Dopo aver lasciato il suo lavoro di store manager nel 2011, Anja si è recata in Africa come volontaria, toccando così con mano l’estrema povertà di molti villaggi e la fame patita dai loro abitanti.
Impressionata e colpita da tutto ciò, la 31enne danese, caparbiamente intenzionata ad aiutare queste persone, decise di creare un’ong (Organizzazione Non Governativa) che ha come obiettivo principale la costruzione di un orfanotrofio e di un centro medico che possa accogliere tutti i bambini abbandonati e torturati perché ritenuti degli stregoni.
Il bimbo abbandonato in Nigeria ritratto nella foto che ha commosso il mondo è solo l’ultimo dei tanti bambini che la DINNødhjælp (nome inglese African Childrens Aid Education And Development Foundation), l’organizzazione no profit di Anja, cerca di salvare.
Bimbo abbandonato in Nigeria perché ritenuto uno stregone: la storia di Hope.
Hope, questo il nome dato al bimbo abbandonato in Nigeria a soli 2 o 3 anni – la stessa Anja, intervistata dalla DR (Danmarks Radio), la più antica e grande impresa di servizio pubblico radiofonico e televisivo della Danimarca, non riesce a chiarire l’esatta età del piccolo – è stato visto mentre camminava scalzo e completamente nudo nelle vicinanze del villaggio di Uyo, situato nel sud della Nigeria.
Il bimbo abbandonato in Nigeria girovagava in quelle condizioni da ormai 8 mesi circa, nutrendosi di spazzatura e degli avanti che gli abitanti del villaggio buttavano.
Denutrito e visibilmente debilitato, Hope, che veniva deriso da tutti perché convinti avesse a che fare in qualche modo con la stregoneria, è stato aiutato da Anja che gli ha offerto biscotti ed acqua prima di coprirlo con una coperta e portarlo nel più vicino ospedale affinché ricevesse le debite cure.
<<Non sappiamo perché sia stato accusato di essere uno stregone, sappiamo solo che è stato abbandonato dai suoi genitori>> racconta Anja nell’intervista televisiva pubblicata sul portale della DR.
La fondatrice di DINNødhjælp racconta che nei villaggi molto poveri, dove è ben radicata la superstizione, non è raro che un bambino venga accusato di essere uno stregone. Le motivazioni che spingono gli adulti a diffamare i piccoli possono essere varie e si basano per lo più su episodi ritenuti “sfortunati”: un raccolto andato male, un eccessivo pianto notturno del bambino, etc.
Ogni giorno Anja condivide attraverso la pagina facebook dell’organizzazione da lei creata le foto dei “suoi” piccoli, bambini strappati ad un infausto destino, infanti e ragazzi che, proprio come Hope, il bimbo abbandonato in Nigeria, erano stati accusati di stregoneria.
<<Il mio più grande desiderio è sempre stato quello di gridarlo ai leader mondiali, e ora l’ho urlato al mondo>> afferma la 31enne danese, soddisfatta del gran numero di condivisioni totalizzato dalle foto del piccolo Hope che hanno fatto conoscere al mondo intero la “piaga” contro la quale lei combatte ogni giorno.
Oggi Hope sta bene, il suo corpo debole e denutrito sembra un lontano ricordo, le cure e una giusta alimentazione hanno fatto sì che riprendesse peso. Ancora non parla ma, come scrive Anja sulla pagina facebook DINNødhjælp, inizierà a farlo non appena raggiungerà gli altri bambini.
Noi di Vita da Mamma abbiamo scelto di riportare sul nostro blog il video dell’incontro tra Anja e il bimbo abbandonato in Nigeria. Tutti coloro che vogliono vedere le toccanti immagini, la cui visione è però sconsigliata ad un pubblico sensibile, posso farlo cliccando sull’immagine sottostante.
Bimbo abbandonato in Nigeria AGGIORNAMENTO.
Lo scorso 30 gennaio, ad un anno esatto dal salvataggio del piccolo Hope, la volontaria danese Anja Ringgren Loven ha voluto ricreare lo scatto divenuto virale che ha permesso di far conoscere a tutto il mondo la storia del piccolo abbandonato dalla sua famiglia.
Oggi Hope sta bene, vive in un orfanotrofio che si trova a sud-est della Nigeria gestito dall’organizzazione no profit creata da Anja e da suo marito, la African Childrens Aid Education And Development Foundation, ed ha iniziato la scuola.
Dopo esser stato cacciato via dai suoi affetti più cari, il bambino è riuscito finalmente a trovare una vera famiglia e un amico vero, il piccolo David Jr..