Un’insegnante di una scuola elementare situata nella parte orientale del Veneto è stata accusata di aver dato calci al bimbo di 8 anni.
I genitori dell’alunno hanno ora depositato una querela contro la maestra per “percosse e abuso di mezzi di correzione”.
La vicenda non è ancora stata chiarita, si attende la conclusione delle indagini da parte dei magistrati che dovranno appurare cosa è realmente successo quella mattina in classe.
Calci al bimbo di 8 anni: maestra denunciata.
I fatti risalgono alla metà di gennaio quando, un mercoledì sera dello scorso mese, la mamma del piccolo scolaro, intenta a fare il bagno a quest’ultimo, nota sulla gamba sinistra del figlio alcune ecchimosi. Insospettita da quei lividi, la donna gli chiede cosa fosse successo.
Il bambino racconta di aver avuto un diverbio con l’insegnante quella stessa mattina e di aver ricevuto dalla stessa 3 calci.
Informato anche il padre, i familiari del bambino decidono di portarlo quella stessa sera al pronto soccorso. Una volta giunti al nosocomio, e raccontato ai medici che la maestra aveva dato 3 calci al bimbo di 8 anni, i sanitari decidono di seguire la procedura standard che impone la segnalazione della vicenda alle autorità giudiziarie.
Il mattino seguente la famiglia si reca presso l’istituto scolastico frequentato dal bambino per denunciare la vicenda al preside e per parlare con la maestra accusata. Entrambi però hanno negato l’accaduto affermando che ad essere colpita fosse stata l’insegnate, probabile “vittima” dell’iperattività dell’alunno.
<<Non è andata assolutamente così – aveva dichiarato il preside della scuola, affermazioni riportate dal quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre” in data 15 gennaio 2016 – È stata la maestra a essere colpita e si trovava con una collega. Adesso attiveremo tutte le verifiche del caso per ricostruire con estrema precisione quanto accaduto ed eventuali responsabilità. Il bambino ha avuto dei problemi in passato anche con gli alunni in classe oltre che con i docenti ed è seguito con un sostegno e la massima professionalità da parte delle docenti>>.
Calci al bimbo di 8 anni: una lite scaturita per colpa di un cappello.
Il diverbio tra la maestra accusata di aver sferrato tre calci al bimbo di 8 anni e quest’ultimo sarebbe nato in seguito al rifiuto dell’alunno di togliersi il berretto di lana.
Stando alla ricostruzione fornita dai genitori, il bambino sarebbe entrato in classe con ancora indosso il berretto perché aveva freddo; la maestra avrebbe così deciso di toglierglielo suscitando la reazione stizzita dell’alunno che sarebbe poi stato colpito alla gamba.
Una versione che, come detto in precedenza, non combacia con quella fornita dall’insegnante e dal preside della scuola.
Nonostante i fatti risalgano a circa un mese fa, oggi il quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre” ritorna sull’argomento a seguito della presentazione da parte dell’avvocato dei familiari del piccolo alunno della querela nei confronti della maestra accusata di aver dato calci al bimbo di 8 anni.
Dopo quanto accaduto infatti, lo scolaro si è rifiutato di andare a scuola perché intimorito.
<<Aveva paura ed è comprensibile dopo quanto accaduto – affermano i suoi genitori, dichiarazioni riportate dal succitato quotidiano in data 7 febbraio 2016 – Adesso sta meglio e tutto sembra tornato alla normalità. Noi chiediamo solo giustizia e che non accadano mai più episodi simili>>.
L’8enne oggi è tornato in classe, supportato da una maestra di sostegno ma l’ultima parola su questa incresciosa vicenda spetterà ai magistrati incaricati di far luce su quanto accaduto quel mercoledì mattina in classe.
Fonte: Nuova Venezia