La Procreazione Medicalmente Assistita, PMA, è una pratica medica volta a favorire, permettere e agevolare la positiva realizzazione della gravidanza per quelle donne che naturalmente non sono riuscite a divenire mamme.
Il calo della fertilità ed il ricorso alla medicina per fare un figlio è una realtà in crescita. Si registra un aumento delle donne che si affidano alla PMA per realizzare la propria esperienza di maternità.
Chiaramente una donna giunge alla PMA dopo un personale percorso di “ricerca della cicogna, ci arriva, quindi, a seguito di una serie di tentativi “naturali” non fortunati.
Il dato importante di cui si sta discutendo con approfondita attenzione in questi giorni è uno: sempre più donne fruiscono della procreazione assistita quando sono già 40enni. Sempre più donne divengono mamme grazie all’ausilio della provetta in una età che supera i 40 anni.
Il bum di mamme over 40 è portato alla attenzione dell’opinione pubblica dai media costantemente, ciò anche perché molte primipare attempate sono donne famose, giunte alla esperienza della maternità “tardi”. Il ritardo con cui la mamma moderna raggiunge il traguardo figlio è, al di là, dei casi estremi una tendenza determinata, certamente, anche da ragioni socio culturali, dalla crisi dell’economia e del lavoro.
Ciò che è nodale rispetto allo spostamento in avanti della prima gravidanza è che più tempo si attende per avere un figlio, maggiori sono le possibilità di non riuscire naturalmente a procreare, quindi facilmente arrivati i 40 anni sarà necessaria la provetta.
In Italia la legge sulla procreazione assistita è appena stata oggetto di Relazione annuale. Tale Redazione annuale sulla legge 40 è stata inviata dal Ministero della Salute al Parlamento e presentata dal Sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella.
La PMA ha portato alla nascita di 10.819 bambini nel 2009, il dato è di tutto rilievo se si analizza che questo numero corrisponde all’1,9% dei bambini nati in Italia nello stesso anno.
Un figlio è un diritto indiscutibile e ogni donna dovrebbe essere assistita nel perseguimento della sua intenzione di avere un bimbo, ciò anche e soprattutto quando tale possibilità è perseguibile solo attraverso l’ausilio della medicina.
La “forza” delle mamme si attesta proprio dalla decisione con cui le donne affrontano anche la PMA. Le percentuali di successo della PMA sopra i 40 anni scendono vertiginosamente: tra i 40 e 42 anni infatti si arriva al 6,9% dei parti conclusi positivamente, dopo i 43 anni tale percentuale crolla all’1,7%.
È auspicabile un sistema sociale più orientato verso il sostegno alla maternità, alle donne ed alla famigli, teso cioè a ridurre l’età media della prima gestazione, fermando il trend in salita che, invece, oggi sembra incontenibile. Ma è comunque auspicabile un sistema di sostegno pure per le maternità tardive e di aiuto per coloro i quali devono ricorre alla PMA.
Circa l’innalzamento dell’età media delle primipare ecco i dati emersi dalla Redazione annuale sulla legge 40:
età media delle donne italiane che si sottopongono a procreazione medicalmente assistita
– nel 2009 è stata di 36,2 anni
– nel 2008 35,9 anni
contro una media europea di 34.
Il 28,2% dei cicli di PMA è stato effettuato su donne over40.