Diventare genitore significa educare alla vita e al compimento di tutte quelle piccole scelte che, giorno dopo giorno, ne determinano gli esiti. Ma in che modo si può nutrire l’animo dei figli affinché siano soddisfatti e sereni? <<Come educare bambini felici?>>, è questa la domanda che ogni genitore si fa mentre impartisce un insegnamento o si preoccupa di correggere un comportamento “sbagliato”.
I bambini felici sono quei figli educati secondo pochi e chiari principi, non teorici ma pratici, capaci di orientare il comportamento autonomo dei piccoli.
I bambini felici imparano e comprendono che la gioia è amicizia con se stessi e col mondo.
L’etica, intesa come sintesi morale di lealtà e bene, è quella palestra di vita in cui si allenano figli felici e genitori coscienziosi. Inutile dire che la prova etica è la più difficile su cui misurarsi come persone e sopratutto come madri e come padri.
Dare un buon esempio etico ai porri figli equivale a vivere lontani dal “peccato” inteso come invidia, cupidigia, meschinità, cattiveria, diffamazione, sopraffazione. Ed è cosa difficilissima!
Eppure l’etica rappresenta la salvezza dell’uomo. Infatti, se ce ne fosse di più i conflitti opportunistici si minimizzerebbero in ogni settore della vita, a tutto vantaggio dell’affermazione dell’amicizia e della collaborazione, dell’incontro e dello scambio.
Se i bambini felici sono quelli allenati secondo etica, come si fa a trasmettere ai figli principi etici sostenibili nella vita quotidiana?
L’etica è quella via che parte dal tuo cuore e arriva al tuo obiettivo passando attraverso l’anima degli altri senza intralciarne il cammino, il percorso e i desideri.
1 – I bambini felici hanno un sogno (ovvero un obiettivo) e accompagnati dallo sguardo attento di mamma e papà si muovono nella vita per realizzarlo. Laddove la realizzazione dei personali obiettivi è per i bambini motivo di crescita e strumento per fortificare la propria autostima.
Un bimbo non è mai troppo piccolo per avere un obiettivo: è un obiettivo, a seconda delle età, arrampicarsi sulle funi intrecciate del parco giochi; salire da solo la scala dello scivolo; nuotare; ballare; leggere un libro; imparare una canzone; completare un puzzle o preparare una torta. Ciò che conta veramente nella vita è avere un sogno.
I bambini felici hanno un sogno, che può rinnovarsi giorno dopo giorno e conquista dopo conquista, con forza e fierezza imparano a perseguire i loro scopi e assaporano la realizzazione.
I bambini felici hanno dei principi morali e civili che nascono naturalmente dall’osservazione dei genitori: non si “trattano male gli altri” (ovvero non si spinge, non si ruba, non si fa il furbo e nemmeno il bullo); si chiede per favore; si saluta; si condivide; si aiuta chi è in difficoltà.
L’adulto è l’esempio da cui il bambino trae ispirazione.
Difficile credere che le forme comunicative adoperate dal bambino possano essere dialoganti se mamma e papà “strattonano” il bimbo perché risponda ai richiami, per esempio per farlo sedere a tavola lo prendono per il braccio e lo “costringono”, senza stabilire una regola a cui il bambino risponda per adesione personale; se i genitori urlano e in genere aggrediscono; se in casa l’adulto è solito dire: <<Si fa come dico io e basta!>>, senza apportare spiegazioni.
Il bambino deve avere delle regole, poche chiare e precise, che debbono rappresentare il suo binario, la sua direzione, le sue linee guida.
2 – I bambini felici sanno di poter superare ogni ostacolo e anche di poter migliorare se stessi rispetto agli altri. Tuttavia, anche dinnanzi ad un “avversario” (fisico o ideale), questi cuccioli d’uomo pongono i loro principi come strumenti e parametri d’azione per cui diverranno uomini e donne capaci di battaglie sempre leali.
Pertanto i bambini felici sono quelli che agiscono nel bene, riconosciuto come tale grazie all’esempio dei genitori. Loro superano ostacoli e avversari ma non tradiscono mai le regole civili e morali a cui si ispira la vita familiare.
3 – Quando il bambino crede in se stesso difficilmente conosce l’odio. In vero non perde tempo ad odiare chi è sicuro dei propri talenti e ha ben chiari i propri obiettivi.
I bambini felici sono quelli che non conoscono competizione negativa. Mai mettere un bimbo contro l’altro (mai farlo tra fratelli, mai farlo tra amici e nemmeno tra compagni di scuola), pertanto non dite: << Guarda Marco com’è educato, tu perché non fai come lui?>> ma, piuttosto, stimolate il bambino a osservare i benefici che discendono dal buon comportamento, utilizzate quindi gli stimoli positivi e mai quelli negativi.
<<Mamma, voglio … >>; <<Mamma, mi dai …>>; <<Mamma, mi fai …>>.
4 – I figli felici sono quelli che sanno di dover anche dare affetto, amore rispetto e collaborazione.
I figli chiedono, spesso pretendono, non sempre le loro sono solo domande d’attenzione e cura, facilmente esprimono i limiti di una dipendenza affettiva e oggettiva da genitore.
I figli felici sono quelli che imparano a fare da soli e comprendono che in una famiglia (come poi sarà nella società) lo scambio è il cuore di tutti i rapporti.
Stimolare i figli a dare per favorire la collaborazione e la reciprocità è essenziale.
I bambini debbono capire che se vogliono ottener dei privilegi devono anche meritarsi “le cose belle”, in questo senso mamma e papà danno la paghetta al bambino se si è comportato con maturità oppure comperano il giornalino tanto desiderato se è stato raggiunto un buon obiettivo scolastico, eccetera.
I bambini felici sono quelli che sanno dare perché le pretese diventino muri su cui l’ ”Io voglio” rischia di infrangere desideri di cristallo.
5 – I bambini felici conoscono il fallimento.
Un bambino felice non è quel piccolo che non è mai caduto, ma è il bimbo che cadendo ha scoperto di essere in grado di rialzarsi.
La felicità dei figli dipende anche dalla tenacia e dalla forza con cui reagiscono alle avversità. Pertanto il compito dei genitori è quello di insegnata ai piccoli a guardare oltre gli ostacoli nella direzione dei loro sogni.
I figli felici godono dell’osservazione attenta e discreta di madri e padri dialoganti, dotati di spirito critico e capaci di mettersi in discussione, non dimenticatelo mai!
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