Con l’ingresso del nuovo anno arriva l’ondata più contagiosa di influenza, stagionale e intestinale. L’influenza 2016 sta raggiungendo in questi giorni quello che potrebbe essere il suo picco, ovvero la massima diffusione del virus e quindi il più esteso numero di contagi.
Nella forma stagionale e in quella intestinale, che sta caratterizzando l’influenza 2016, gennaio potrebbe confermarsi il mese a più alto rischio contagio.
L’influenza 2016 si sta diffondendo e manifestando in due forme:
- quella stagionale e comune con febbre, raffreddore, naso chiuso, dolori articolari, eventualmente muchi e tosse;
- e quella intestinale con dolori addominali, evacuazione frequente, feci non composte o diarrea, nausea e in alcuni casi anche vomito.
L’influenza 2016, come ogni sindrome influenzale, ha natura virale e non batterica pertanto nella cura delle sindromi influenzali il ricorso all’antibiotico è del tutto inutile.
La prima regola per garantire una buona guarigione e preservare la propria salute è dettata dalla logica e dal buon senso:
non fare mai auto-prescrizione, ovvero evitare di prendere medicine non prescritte dal medico previa visita appurata e sopratutto non commettere mai l’errore di prendere antibiotici senza aver consultato il dottore.
L’auto-diagnosi e l’auto-prescrizione sono sempre un errore da non commettere, con i bambini, che sono particolarmente fragili e vulnerabili, queste pratiche di cura fai da te possono addirittura divenire un rischio.
Mamma, se il tuo bambino non sta bene o se il suo stato di salute ti preoccupa non somministrargli mai alcuna medicina senza prima consultare il pediatra!
L’influenza stagionale di quest’anno può non essere particolarmente violenta, i sintomi comuni sono febbre, le temperature corporee indotte dalla comune influenza 2016 non sono elevate e si aggirano intorno ai 38° e anche meno; cefalea; dolori articolari; mal di gola; muchi e tosse.
L’influenza stagionale comunemente guarisce col riposo e una buona dieta leggera.
Rispetto alla comune e stagionale influenza 2016, più aggressivi risultano essere i virus intestinali, comunemente noti come “influenza intestinale”. Già i sintomi rischiano di risultare più debilitanti, infatti questi virus portano, oltre ai dolori addominali, nausea, a volte anche vomito, disfunzioni intestinali come feci morbide con evacuazione frequente e anche diarrea.
Rispetto all’influenza intestinale l’attenzione del paziente deve essere all’idratazione oltre che all’equilibrio intestinale. Una scarsa idratazione si manifesta attraverso l’aridità della pelle, la scarsa lacrimazione, la secchezza delle labbra e l’aridità della bocca, nonché attraverso il colore scuro dell’urina.
QUI puoi approfondire cosa rivela il colore della pipì.
Bere molto è importante e conta, altresì, assumere integratori capaci di riportare in equilibrio la flora batterica. Chiedete al farmacista o al medico curante la soluzione migliore per voi.
Attenzione: se un bimbo viene colpito da vomito o diarrea non occasionali, quindi ripetuti nell’arco della giornata, è bene consultare il pediatra per valutare lo stato di idratazione del piccolo.
Le sindromi influenzali, rispetto alle quali non fa eccezione l’influenza 2016, comunemente guariscono in un tempo pari a 7 massimo 10 giorni.