Quando si avvicinano le feste di Natale, l’aria si fa magica perché sappiamo che come ogni anno saremo con la nostra famiglia a goderci le festività senza troppe preoccupazioni.
Forse l’unica vera preoccupazione di noi donne è quella di ingrassare e pensare “a gennaio facciamo i conti con la bilancia”.
Però possiamo farci furbe e programmare il menù di Natale in modo che non si riveli deleterio per la nostra forma fisica. Vediamo insieme quindi come strutturarlo.
Il menù di Natale racchiuderà anche piccoli accorgimenti che faranno sì che potremo mangiare senza il pensiero di aver messo peso.
Come strutturare il menù di Natale, delle giornate intere di festa?
Il segreto per stilare il migliore menù di Natale è creare il giusto equilibrio tra i nutrienti ma anche nella giornata, in modo che il nostro organismo riceva il giusto quantitativo di ogni nutriente e che questo sia ben distribuito in tutta la giornata, in modo che i meccanismi digestivi effettuino un lavoro costante e non accumulino energia che poi si tradurrà in peso (o peggio ancora, in massa grassa) alla fine delle feste natalizie.
Il menù di Natale, dal punto di vista “strutturale” non dovrà essere molto diverso da ciò che siamo abituati a seguire quotidianamente.
Anche nei giorni di festa dovremmo prevedere 5 pasti: la giornata inizierà con una ricca colazione, fatta da yogurt o latte con cereali o biscotti o fette biscottate con la marmellata; a metà mattina inserendo uno spuntino non arriveremo molto affamati a pranzo. L’ideale sarebbe inserire un frutto.
Arriviamo al pasto più “deleterio” per molti, il pranzo.
Il menù di Natale, a pranzo, può prevedere un antipasto (o anche più d’uno).
Per non ingrassare ed evitare di iniziare con eccessi calorici, possiamo inserire tra gli antipasti delle cruditè, quindi carote, finocchi e cetrioli tagliati e pronti per essere sgranocchiati. Del salmone affumicato condito con limone oppure qualche fettina di bresaola arricchita con qualche foglia di rucola oppure un paio di fette di fesa di tacchino condite con qualche scaglia di buccia di limone e rucola sono l’antipasto perfetto per iniziare il pranzo di Natale senza eccessi.
Come primo, possiamo optare per primi con frutti di mare, con scampi o sperimentare qualche primo piatto fatto con verdure di stagione. Qualche esempio? Risotto con asparagi o funghi o radicchio oppure lasagna verde… cerchiamo ricette alternative che sostituiscano la carne macinata con delle verdure.
Puntiamo sull’originalità del piatto, in modo che i nostri commensali possano premiare la vostra creatività.
Nella dieta di Natale dobbiamo badare anche a come cuciniamo il piatto: nei soffritti, anziché l’olio possiamo utilizzare il vino bianco; evitiamo le aggiunte di olio per cucinare, piuttosto aggiungiamolo crudo a fine cottura. Servirà a diminuire la quantità di olio, ma soprattutto a godere delle proprietà benefiche dell’olio che spesso vengono meno con la cottura. Evitiamo besciamella, burro, e altre creme troppo elaborate.
Come secondo, meglio mantenersi leggeri con un secondo a base di pasce, come filetto di orata o di spigola condite con erbe aromatiche; anche calamari o seppie sono valide alternative. Il pesce è sicuramente più digeribile della carne e non ci farà pentire a fine giornata di aver esagerato!
Nel menù di Natale non mancherà certo del dolce.
Come non appesantirci?
Optiamo per dolci leggeri, come fragole e panna (decorate a mo’ di Babbo Natale fanno una bella scena) oppure con sorbetti alla frutta oppure una mini fetta di panettone condita con della frutta fresca.
Il menù di Natale non prevede la cena, per via degli eccessi del pranzo.
Meglio non mangiare proprio niente?
No, meglio mantenersi leggeri con un po’ di verdura cruda, un frutto e una tisana calda. Stimoleranno nuovamente l’organismo a digerire mantenendo alto il metabolismo.