Oggi, 21 giugno, alle ore 17.17 (19.17 in Italia), si avrà il Solstizio d’estate in Europa, Asia e America settentrionale.
In astronomia, il solstizio è definito l’istante ed il punto in cui il Sole si trova alla massima distanza dall’equatore celeste: è massima anche la differenza tra la durata del giorno, con il massimo di ore di luce (solstizio d’estate) e quella della notte, con il minimo di ore di luce (solstizio d’inverno).
Oggi è quindi anche il giorno più lungo dell’anno (nel solstizio d’inverno si ha invece la notte più lunga dell’anno).
Il termine solstizio deriva dal latino solstitium, composto di sol, solis e sistere, “fermarsi”, significa che in questo preciso momento astronomico il Sole è stazionario, cioè non si alza né si abbassa rispetto all’equatore celeste.
Il solstizio d’estate segna l’inizio dell’estate, significa che l’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al Sole è massima . I raggi del Sole cadono quasi perpendicolari sulla superficie terrestre, ed è questo che determina l’elevata temperatura estiva.
Come tutti gli eventi particolari della Natura, anche il solstizio d’estate è legato ad una serie di usanze e piccoli rituali.
Il cattolicesimo ha reso “sacro” questo fenomeno astronomico ricordando, il 24 giugno, la natività di San Giovanni Battista, colui che battezzò Gesù. A questo santo, la religione cattolica ha attribuito i due elementi – il fuoco e l’acqua – con i quali egli battezzava, che si ritiene si uniscano in questo giorno di festa: il Sole, che rappresenta il fuoco, si sposa con la Luna (che rappresenta l’acqua), dando origine all’unione di due opposte polarità.
Da questa unione derivano anche tutti i riti e gli usi, propri del solstizio d’estate, legati ai falò ed alla rugiada che sono presenti nelle tradizioni contadine e popolari. Nella notte di San Giovanni, i contadini erano soliti accendere dei falò nei quali gettavano cose vecchie oppure erbe raccolte durante l’anno appena trascorso: il fuoco dei falò aveva sia una funzione purificatrice sia propiziatoria per la benevolenza del sole, ed il fumo di ciò che veniva bruciato serviva a tenere lontani gli spiriti maligni.
La rugiada, invece, bagnava, intridendo di forze nuove, quelle erbe e quelle piante che venivano usate nelle preparazioni magiche.
Legate a varie erbe e alimenti ci sono anche le varie usanze tipiche del giorno del solstizio d’estate, come – tanto per citarne alcune – quella di raccogliere a mezzanotte un ramo di felce e tenerlo in casa per far aumentare i propri guadagni, oppure quella di mangiare le “lumache di san Giovanni” con tutte le corna per tenere lontane le discordie e le preoccupazioni e distruggere le avversità.
Una curiosità per gli internauti. Google, il motore di ricerca più usato del mondo, ha deciso di festeggiare l’arrivo dell’estate con un nuovo doodle. I doodle sono i loghi che Google crea in occasione di eventi particolari. Per il solstizio d’estate, è stato addirittura scomodato lo scultore e pittore Takashi Muratami, l’attuale maggiore esponente mondiale della cultura e società giapponese, che ha creato un logo molto colorato con tante simpatiche faccine a forma di margherita. Se con il mouse vi scorrete sopra comparirà il messaggio “Primo giorno d’estate. Doodle di Takashi Murakami, 2011”, mentre se vi cliccate compariranno tutti i risultati relativi alla chiave di ricerca “Solstizio d’estate”.