Leonardo Pieraccioni sta in queste ore vivendo il dolore più grande che un figlio possa soffrire: è morto l’amato papà Osvalto.
Nell’annunciare il lutto e la dolorosa perdita, Leonardo Pieraccioni ha scritto sul suo profilo ufficiale Facebook un messaggio commovente e carico di umana verità:
“Quando muore un genitore ti viene subito da pensare quello che avresti potuto fare di più con lui. In questo momento triste ho la felicità di sentire che durante il nostro percorso non è mai mancato niente ed è stato un cammino eccezionale pieno di gioie e di grande intesa! Ciao babbo, è stato un viaggio bellissimo! Grazie a tutti voi per i messaggi affettuosi e gli abbracci. Si riparte.”
La morte è quella linea di demarcazione tra l’esserci e il rimanere un’idea d’amore, una guida immateriale e irraggiungibile. Quando un genitore se ne va, il figlio è portato a considerare tutto il vissuto insieme, ma quando non ci sono lacune, non restano non detti o sentimenti inespressi, vuol dire che ha vinto l’amore, che le radici sorreggono un tronco forte e che l’albero della vita è rigoglioso e verde.
Osvaldo si è spento all’età di 81 anni per una malattia. Leonardo Pieraccioni ha detto di lui: ”È stato un grande babbo”.
L’ultimo saluto al papà di Leonardo Pieraccioni è stato celebrato nella chiesa dei Santi Fiorentini. A dire addio ad Osvaldo c’erano tanti amici di sempre Carlo Conti, Marco Masini, Giorgio Panariello, presente anche Laura Torrisi.
Per Leonardo Pieraccioni papà Osvaldo era un “porta fortuna” delle sue pellicole cinematografiche, infatti ha spesso coinvolto il suo babbo nelle riprese dei film.
In ‘Fuochi d’artificio’ Osvaldo ha vestito i panni del giornalaio; in ‘Paradiso all’improvviso’ ha recitato nel ruolo del padre del protagonista del film (ovvero dddl suo stesso figliolo Leonardo); in ‘Io e Marilyn’ Osvaldo compare in una scena davanti al Duomo di Firenze, seduto su una panchina; nella pellicola ‘Il principe e il pirata’ babbo Osvaldo interpreta un uomo di 60 anni amico del protagonista, sempre interpretato da Leonardo Pieraccioni.