Quando il mio primo figlio era appena nato mi sono sentita dire infinite volte che nelle giornate fredde quali erano quelle di gennaio (è nato il 28 dicembre, in pieno inverno), era meglio che non uscisse, per non prendere freddo.
I benefici dell’ariaterapia
È un dire comune che i bimbi, specie se piccoli o malati, o appena guariti da febbri e raffreddori, devono fare cautela e non uscire.
Io, che non sono pediatra, però ho sempre sentito la necessità, nelle belle giornate di sole invernali,e nelle fresche mattine estive, di fare una passeggiata, anche quando i miei figli erano molto piccoli.
Adesso trovo conferma di aver fatto bene in un blog di un dottore, un pediatra per la precisione, che ne saprà più di me in fatto di salute dei bambini, e certamente di nonne materne e paterne.
Il dottor Alberto Ferrando, si legge sul curriculum pubblicato sul suo sito, è Professore presso l’Università degli Studi di Genova in “Pediatria ambulatoriale”, ed ha diffuso in rete un interessante brano sull’aria terapia
Cosa è l’ariaterapia?
Niente di più semplice.
Il dottor Ferrando (e se andate in giro a chiedere ad altri pediatri vedrete che non è il solo) sostiene, e credo a ragion veduta, che questa “nuova” ariaterapia, funzioni più e meglio di tante altre cure tradizionali.
Se mamma e bimbo stanno bene uscire all’aria aperta, fare una passeggiata, respirare fuori casa è un toccasana per tutti i piccoli.
Anzi, succede spesso che i neonati piangano e siano noiosi in casa, e come per miracolo si tranquillizzino e si addormentino appena mettono il naso fuori.
Succede anche in caso di coliche: basta un giro in macchina o sul passeggino e questi fastidiosi dolori addominali si placano lasciando il piccolo tranquillo e sereno.
In casa i bimbi sono forse anche più esposti a rischio di malattie in luoghi chiusi, e in alcuni casi possono essere causa di bronchiti e bronchioliti portate da virus
L’ariaterapia fa bene anche se il bimbo ha mal d’orecchio.
Anche qui il dottor Ferrando sfata il mito delle nonne: quando un piccolo ha mal d’orecchio non è colpa del vento!
In genere infatti, sostiene il dottor Ferrando, il male alle orecchie è determinato da un’otite per cui l’orecchio si infiamma, ma la causa non è il vento o lo essere stati all’aria aperta senza berretto.
Ariaterapia dopo la febbre.
Dopo una febbre il bimbo deve fare una convalescenza proporzionalmente lunga al grado di ansia di genitori e parenti.
Niente di più sbagliato.
Sembra infatti che proprio all’aperto i bambini hanno meno possibilità di incorrere in infezioni, cosa che invece avviene in locali chiusi, dove proliferano germi e batteri e dove attraverso contatti con altri bambini il rischio di contrarre infezioni e malattie infettive è più alto.
Anzi, se i piccoli hanno raffreddore e tosse, l’ariaterapia li fa guarire prima, e anche praticare sport all’aria aperta, anche con pioggia e freddo rinforza le difese immunitarie e rende i bimbi più forti di quelli che stanno chiusi in casa.
La cosa importante però è sapere coprire i bambini.
Coprirli a cipolla, con strati che si possano modulare a seconda delle temperature a cui si va incontro è fondamentale.
Nel caso di maggiore tepore infatti i piccoli possono essere svestiti di qualche strato, per evitare colpi di calore e sudore, che sì in quel caso possono determinare malanni e infezioni.
Fonte: ferrandoalberto.eu