Diana è una ragazza di 30 anni, ama la sua casa, i suoi studi, e tutto quello che la sua famiglia le ha insegnato.
Il padre era un fotografo, ed evidentemente le ha trasmesso questa passione, perché anche lei lo è diventata.
Fotografa il padre senzatetto, da regista a protagonista
Nel 2003 Diana Kim, che vive e studia da avvocato alle Hawaii, prende parte ad un progetto fotografico che ha come soggetto i senzatetto.
E proprio in questo progetto incrocia il padre, non da “collega” però, ma da soggetto.
Un giorno Diana riceve una telefonata dalla nonna, che le racconta di come il padre, dopo avere divorziato dalla madre, sia caduto in un abisso di malattia psichica e sofferenza.
Non mangiava più, non si lavava, non prendeva le medicine, e non si sapeva neanche dove vivesse più, insomma si erano perse le tracce dell’uomo.
Poi accade l’impensabile.
Proprio durante un servizio per il suo progetto sui senzatetto, Diana si ritrova davanti suo padre.
Per le strade di Honolulu, nel 2012, questo incontro devasta Diana.
Al di là dell’obiettivo c’era il padre che la giovane donna pensava di aver perso.
Era dimagritissimo, e non riconosceva neanche la figlia.
Diana venne avvicinata da una donna che la invitava a lasciar stare quel barbone, che in fin dei conti non faceva male a nessuno.
Non sapeva quella donna che i due non erano degli estranei.
Ma Diana, nonostante lo sgomento, non si dà per vinta, vuole salvare il padre.
Fotografa il padre senzatetto, Attraverso l’obiettivo riesce a stargli vicino
E così ha cominciato a seguirlo e a fotografarlo: “e’ stato come un meccanismo di difesa, ho preso la fotocamera del cellulare come a voler mettere una barriera protettiva tra me e lui – racconta Diana alla NBC – era sangue del mio sangue, ma allo stesso tempo un perfetto estraneo per me.”
L’uomo soffriva di schizofrenia, ma non si curava da chissà quanto tempo.
E Diana lo ha seguito così per due anni.
A volte lo perdeva, altre lo guardava parlare da solo come se avesse qualcuno davanti, altre ancora invece gli si sedeva accanto e pregava affinchè avvenisse un miracolo.
Poi l’uomo ebbe un infarto, e venne trasportato in ospedale, e qui, incredibilmente, cominciò la sua rinascita.
Fotografa il padre senzatetto e gli dà una seconda chance di vita
Il ricovero gli diede un’altra chance.
Cominciò i trattamenti per la schizofrenia, venne lavato, pulito e nutrito.
Cominciò a prendere peso, a rimettersi fisicamente e mentalmente.
“Stava ogni giorno meglio, ora ha trovato un motivo per esistere. Mi piaceva pensare che saremmo andati al cinema insieme, noi non siamo mai stati al cinema insieme” continua Diana.
Oggi quest’uomo è letteralmente rinato, e sicuramente un po’ lo deve anche al lavoro di sua figlia, che con il suo “occhio discreto” ha voluto seguire il padre in questa travagliata vicenda.
I suoi scatti sono stati condivisi anche attraverso una pagina Facebook dal nome The Homeless Paradise, il Paradiso dei senzatetto, e sono di mirabile grazia.
“Credo che senza macchina fotografica non avrei mai avuto il coraggio di avvicinare mio padre. Non avremmo fatto lo stesso viaggio senza lo scopo di documentare quei suoi momenti. Con il mio progetto, anche prima di incontrare mio padre, credevo di rendere più umani tutti i senzatetto. Tutti loro dietro hanno una storia, e spero che condividendo la mia altri vengano aiutati. Ogni giorno in questo mondo è un dono. Non c’è fallimento se non ci si arrende, e mio padre non si è arreso, e io non ho mai perso le speranze”.
Fonte: NBC