Il puerperio fisiologico è un periodo delicato, popolarmente indicato in circa 40 giorni, in cui la mamma ristabilisce i suoi ritmi e si riprende dalla fatica del parto e dal grande impatto ormonale che questo ha avuto sul suo fisico, nel contempo la neo mamma stabilisce il contatto fisico con il suo bambino e vive un momento di straordinaria complicità con lui. Questo arco di tempo è compreso tra le due ore dopo il parto e le 6-8 settimane successive.
Il puerperio fisiologico per la neo mamma
Se da un lato nel puerperio i cambiamenti e lo stress possono anche essere pesanti per la neo mamma, si riesce però a vivere un momento in cui si crea con il bambino una dimensione unica, un intermezzo tra il rapporto che si è avuto attraverso la placenta, con il mondo uterino e quello ora della vita extrauterina, veicolato dai normali sensi. Il puerperio si situa proprio a metà in una dimensione di passaggio, per dare la possibilità a mamma e bambino di superare la fase dei nove mesi e conoscersi finalmente in modo diverso.
Inoltre, anche dal punto di vista strettamente fisico, il corpo della donna subisce delle trasformazioni durante il puerperio: l’utero deve rimpicciolirsi, dunque vi sono frequenti contrazioni, soprattutto durante l’allattamento che favorisce una ripresa più veloce, e si hanno per lo stesso motivo perdite di sangue più o meno abbondanti chiamate lochiazioni. Il seno inoltre si modifica per poter allattare, almeno nella stra grande maggioranza dei casi.
Mamma e bimbo si devono adeguare entrambi alla “nuova vita”: il puerperio fisiologico
Il motto del puerperio dovrebbe essere: “con calma”. E’ infatti con calma che ci si adatta vicendevolmente ai nuovi ritmi, orari, impegni. Secondo la millenaria tradizione ayurvedica indiana molto spazio è dedicato al benessere del puerperio e alcuni “segreti” possono essere di aiuto per tutti anche se in parte sono lontani dalla nostra cultura. Nelle zone a Nord dell’India addirittura diventare madri viene visto come un momento sacro della vita e come tale deve essere trattato.
Secondo la tradizione indiana la donna in questo periodo dovrebbe essere aiutata più possibile, trasferirsi nella casa materna o avere un aiuto costante in casa da parte di altre mamme possibilmente con esperienza, una rete di sostegno fatta di mamme, zie, sorelle, amiche. Dunque non è concepibile la fretta di volere o dovere tornare al lavoro.
La dieta del puerperio fisiologico della tradizione indiana
E’ molto importante che la neo mamma nel puerperio fisiologico segua una certa dieta in grado soprattutto di stimolare la produzione di buon latte: semi di sesamo, noci, semi di fieno greco, aglio e semi di cumino. Viene poi cucinata una gomma speciale, una resina estratta da un albero, che viene lavorata con delle noci e del grano e sembra serva a far riprendere gli organi riproduttivi e per sostenere la muscolatura della schiena.
Ogni mattina alla mamma viene dato del latte fresco di mucca a digiuno per migliorare la qualità del latte.
Indispensabili nella dieta sono le verdure come carote, carote, barbabietole e zucchine che vengono cucinate con il burro chiarificato per nutrire il corpo e aiutarlo nei movimenti intestinali dopo la nascita. Fagioli, lenticchie e cereali vengono serviti ben caldi con spezie.
Altre verdure come cavoli, patate e cavolfiori non vengono introdotti nell’alimentazione del puerperio fisiologico per evitare la produzione di gas che innervosirebbe sia mamma che bambino, almeno per le prime 3 settimane.
Vengono preferiti cibi freschi e la mamma deve mangiare il giusto per non affaticare la digestione ma non sentirsi debole.
Vi sono anche diversi rimedi prettamente ayurvedici per aiutare l’utero a tonificarsi così come tutta la zona pelica, per rafforzare le ossa, i muscoli e il sistema immunitario.
Puerperio fisiologico e massaggi ayurvedici
Chi conosce i massaggi ayurvedici, un membro della famiglia o un professionista, aiuta la neomamma a ritrovare la propria forma e il proprio benessere psicofisico. Normalmente nel puerperio fisiologico vengono usati oli come quello di sesamo per contenere lo stress e la pressione, o di cocco per idratare il corpo e soprattutto ridurre smagliature sul ventre ma anche per sciogliere la tensione che si accumula in testa. Viene usato anche l’olio di oliva per la pelle e i capelli e sulla cicatrice eventuale del cesareo. Seguono anche dei bagni caldi con erbe rilassanti.
Non vi è un’immersione totale e repentina del corpo nell’acqua ma un lento e rilassante scorrere partendo dal ventre per poi coprire le spalle in modo dolce e delicato, spesso vengono usate foglie di Neem nell’acqua per disinfettare e tonificare il corpo naturalmente, non vengono usati saponi di nessun tipo per non intaccare l’olio naturale della nostra pelle. Anche per la detersione quotidiana ci si lava con una pasta di ceci mixata con una polvere di cumino disciolti in una tazza di crema di latte destinata sia alla mamma sia al bambino.
Dopo il bagno si consiglia alla mamma in puerperio di fasciare il ventre con un sari o con delle fasce di cotone per sostenere il busto e aiutare la schiena oltre che per aiutare la ripresa della forma e ridurre l’utero.
La testa delle neo mamme è sempre coperta bene perché si ritiene molto importante disperdere il calore meno possibile per tenere lontane le infezioni.
Le indicazioni della donna nel puerperio fisiologico secondo la tradizione secolare indiana:
non dovrebbe guardare la tv o leggere libri per non subire stress e aumentare la possibilità di far insorgere emicranie, non dovrebbe alzare la voce né intraprendere discussioni che potrebbero stressarla e, udite, udite, non dovrebbe neppure fare lavori di casa ma, anzi, riposarsi il più possibile soprattutto quando il bambino dorme.
Tutto ciò servirebbe alla mamma per focalizzare la sua attenzione sul neonato e sviluppare il suo istinto e l’attaccamento madre-figlio. La mamma proprio per questo imparerà anche come massaggiare il bimbo sempre secondo le pratiche ayurvediche.
Anche se alcuni punti sono molto lontani dalla nostra cultura soprattutto attuale e altri non sono sempre facili da realizzarsi, pare che proprio seguire questi riti durante il puerperio fisiologico permetta alle donne indiane di essere tra quelle che soffrono meno di depressione post partum, soprattutto anche grazie alla rete di aiuti che la sostengono in questa dimensione olistica di cura del corpo e dello spirito.
Fonte: Birth-institute