I genitori che scelgono di non vaccinare i figli vanno incontro al rischio che i bambini si ammalino.
Spesso i genitori anti-vaccini perdono di vista il fatto che il bambino è il vero protagonista della loro scelta: pertosse, morbillo e poliomielite, solo per fare qualche esempio, non sono malattie debellate, sono, piuttosto, patologie isolate grazie alla diffusa e capillare copertura vaccinale.
Più si ridurrà la copertura vaccinale (cosiddetta “immunità di gregge”) maggiore sarà il rischio che nuovi nati si possano ammalare anche molto precocemente.
I genitori che scelgono di non vaccinare i figli rischiano che i piccoli si ammalino, ma i bambini, veri protagonisti della scelta, se non vengono vaccinati potrebbero concretamente subire la malattia sul loro piccolo corpo con un carico di sofferenze e non senza conseguenze fisiche più o meno serie e più o meno lunghe.
Non vaccinare i figli espone i bambini al rischio concreto di contrarre malattie “dimenticate” ma ancora esistenti.
Rebecca Harreman ha visto suo figlio ammalarsi, ovvero l’ha visto divenire in prima persona il triste protagonista della sua scelta genitoriale di non vaccinarlo.
Il bambino di Rebecca si è ammalato di pertosse, ha 4 mesi ed è vittima innocente della malattia da 24 giorni, per diretta ammissione della mamma è stato ricoverato e ha subito attacchi di tosse così violenti da divenire cianotico perché nel suo piccolo corpicino non entrava nemmeno un filo d’aria.
Rebecca Harreman è una mamma coraggiosa perché dinnanzi al dolore della malattia non si è chiusa in se stessa, all’opposto ha pubblicamente denunciato l’importanza di prodigarsi per proteggere i bambini con il solo mezzo di cui un genitore dispone ovvero con le vaccinazioni.
Mamma Rebbecca ha lanciato un accorato appello ai genitori che decidono di non vaccinare i figli, per farlo ha usato la sua pagina Facebook e un video di suo figlio in preda ad un attacco di tosse, ripreso mentre il piccolo corpicino è sopraffatto dalla tosse convulsa.
Decidere di non vaccinare i figli equivale ad esporli al rischio di malattie violente, pericolose, pesanti, difficili da superare, fronteggiare e gestire.
Oggi Rebecca Harreman sa bene quanto questo sia vero e quanto conti la cultura vaccinale, unico presidio di sicurezza e a garanzia delle piccole vite indifese dei neonati.
Il video non nasconde la sofferenza di un piccolissimo bambino non vaccinato, rendendola pubblica la mamma prega tutte le madri e i padri di condividere la testimonianza di dolore di suo figlio, chiede di farlo per diffondere una consapevolezza.
“Questo accadrà sempre più spesso perché le persone non sono vaccinate!”, scrive Rebecca.
Il video non ha bisogno di commenti, si commenta da solo con le lacrime che spontaneamente si liberano dagli occhi del bambino per lo sforzo.
Tuttavia le parole di mamma Rebecca esprimono esattamente ciò su cui deve riflettere un genitore che decida di non vaccinare i figli. Ed ecco cosa ha scritto mamma Rebecca per accompagnare in rete le immagini del figlio:
“So di aver promesso che non mi sarei lasciata sopraffare dalla rabbia. Ma io sono stanca. Dannatamente stanca.
Da più di 3 settimane sono costretta svegliarmi ogni singola volta che il mio bambino tossisce per paura che possa smettere di respirare. Sempre. Ogni volta. Non posso dare questo compito a qualcun altro, solo perché io sono stanca e non posso dormire.
Quindi, per tutti voi che siete ancora indecisi sul vaccinare o meno voi stessi e i vostri bambini…forse questo video vi convincerà. Questo è un attacco di tosse ‘buono’ di un piccolo di 4 mesi con la pertosse, sono passati 23 dall’inizio della malattia, dunque si suppone che la fase acuta sia passata“.
La pertosse toglie il respiro, più è piccolo il corpicino di un bambino minore è la sua resistenza e reattività ai momenti di asfissia. La pertosse è stata e potrebbe tornare ad essere un’importante causa di mortalità infantile, questa convinzione medica, confermata dai fatti, deve essere nota a chi decide di non vaccinare i figli.
Mamma Rebecca aggiunge: “Ora, quando definisco “buono” quest’attacco di tosse, voglio dire che non è assolutamente paragonabile agli attacchi della fase acuta. Non è nemmeno abbastanza a lungo da essere chiamato un attacco di tosse. Nulla in confronto a quando l’ho visto diventare blu violaceo per la tosse e ho assistito ad attacchi così tanto lunghi da non consentirgli di prendere nemmeno un singolo respiro”.
Mamma Rebecca vi chiede di immaginare tutto questo: l’asfissia, la tosse tanto lunga e insostenibile da tingere di viola il volto, la paura e di trasportare ciascuna impressione sul corpo piccolissimo di un neonato.
“Riesci a immaginare?!”, domanda Rebecca e nessuno di noi ha il diritto di sentirsi lontano da questa domanda.
Indipendentemente dalle scelte personali, non vaccinare i figli è di fatto un rischio a cui si espongono i bambini, quelli propri ma anche quelli degli altri come conseguenza diretta dell’indebolimento dell’immunità di gregge.
I dottori hanno confermato a Rebecca che l’età e le condizioni fisiche del bambino facevano di lui un soggetto da vaccinare ovvero da tutelare. Il vaccino è la sola cura preventiva di comprovata efficacia. Una volta contratta la malattia, invece, bisogna solo aspettare che faccia il suo corso … sperando di fronteggiare anche il prossimo attacco di tosse convulsa.
Le parole conclusive di Rebecca valgono tutta la sua esperienza di mamma: “Non m’importa se vuoi provare e dimostrare a me che le vaccinazioni e l’immunità di gregge non funzionano. Non m’importa che le vaccinazioni hanno effetti indesiderati, perché ogni persona a questo mondo reagisce in modo diverso a tutti i tipi di alimenti, i prodotti e i medicinali. Non mi interessa neanche l’dea che un giorno potrebbero dimostrare che le vaccinazioni non funzionano. Sai perché? Perché almeno alla fine della giornata avrò cercato di fare qualcosa per evitare che questo accada ancora e non starò lì a dire: ”oh beh, vaccinazioni non funzionano, quindi mi siedo qui e non fare nulla”… Perché non fare nulla, va contro ogni cellula del mio corpo di madre. Non fare nulla è sbagliato.
Quindi vi prego di condividere questo (l’appello di una mamma e il video di un bimbo che soffre, ndr) e diffondere una consapevolezza … Non è assurdo. Questo accadrà sempre più spesso perché le persone non sono vaccinate!”