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Periodo Fertile: il Tempo delle Donne

Quando ero una bimba di 8 9 anni e facevo la quarta elementare ricordo avere avuto come insegnante la Maestra Luca, che era il suo cognome, e che io ricordo come una signora che portava bene i suoi anni, ma che era pur sempre una signora e non una ragazzina. Oggi ...

di Alessandra Albanese

14 Novembre 2015

Quando ero una bimba di 8 9 anni e facevo la quarta elementare ricordo avere avuto come insegnante la Maestra Luca, che era il suo cognome, e che io ricordo come una signora che portava bene i suoi anni, ma che era pur sempre una signora e non una ragazzina.

Oggi di anni ne ho 44, e credo proprio, col senno del poi, che quella maestra Luca fosse una mia coetanea.

Solo che io allora, 9enne la vedevo “un po’ vecchietta” come dice mio figlio (che appunto ha anche lui 8 anni).

Io però oggi, se dovessi descrivermi, sicuramente non mi darei questo appellativo.

Ma intanto è così.

Il Tempo delle Donne, o della fertilità

l'età delle donne e il periodo fertile

Qualsiasi età sentiamo di avere “dentro”, quella anagrafica fa il suo corso, lento ma inesorabile, questo non vuol dire che sia necessariamente una tragedia, ma è un dato col quale tutte dobbiamo fare i conti.

E non è neanche solo un luogo comune il dire che un uomo a 40 e passa anni sia “fisiologicamente” un giovanotto rispetto alle donne, perché un fondo di verità scientifica anche questo assunto, purtroppo, lo ha.

Perché il corpo delle donne (ma anche quello di ogni altro essere vivente) risponde a delle leggi di natura, tra le quali c’è anche quella che esso sia uno strumento di prosecuzione della specie, una macchina per procreare, un congegno (peraltro ben studiato), per far si che l’estinzione della razza si allontani quanto più possibile nel tempo.

E quale congegno avverte più di ogni altro l’incombere del tempo se non il corpo della donna rispetto a quello dell’uomo?

L’età delle donne e il periodo fertile, un matrimonio difficile.

Lo dicono gli studi scientifici, man mano che l’età delle donne avanza la fertilità si riduce.

La scienza, più impietosa della società, sostiene che già con l’inizio della terza decade la fertilità comincia a diminuire.

Il giro di boa avviene intorno ai 40 anni.

Purtroppo le donne che decidono di iniziare una gravidanza dopo i 40 anni sono maggiormente soggette ad aborti spontanei, e a una maggiore difficoltà di restare incinta.

Certo, oggi l’attualità ci ha insegnato a vedere mamme over 50, ma quelli sono davvero casi sporadici, nella maggioranza dei quali un piccolo aiuto della medicina moderna fa la sua parte.

Tecnicamente succede che dopo i 40 anni si riduce il numero dei follicoli antrali, ovvero localizzati nell’antro dell’ovaio, che sono quelli deputati ad ospitare gli ovociti, le cellule che insieme agli spermatozoi formano gli embrioni.

Nei paesi occidentali già dagli anni ’70 le donne hanno cominciato ad avere bambini sempre più tardi.

Vuoi per quella famosa emancipazione, che ha portato le donne a concepire il sesso non solo come strumento per il concepimento, vuoi anche per l’ingresso della contraccezione orale.

l'età delle donne e il periodo fertile

La storia recente ci insegna che la società industriale ha creato dei nuovi assetti: una maggiore scolarizzazione, una maggiore presenza di donne nel mondo del lavoro, la stessa industrializzazione, l’emigrazione dalle campagne alle città, tutti questi macro aspetti hanno contribuito ad un calo delle nascite, e soprattutto a far si che le donne decidessero di fare un figlio sempre più tardi.

Già negli anni ’60 gli esperti valutavano un calo di fertilità dal 10% a 34 anni, fino ad arrivare all’85% intorno ai 44.

Senza contare che lo spostamento in avanti delle gravidanze aveva, ed ha, anche conseguenze sulla salute dei nascituri e delle madri stesse (trisomie, alterazioni genetiche patologie oncologiche nelle donne, cisti ovariche, endometriosi).

Non è un caso infatti che in Italia alle donne in gravidanza oltre i 35 anni venga prescritta a totale carico del SSN l’amniocentesi, un esame diagnostico che prevede la conta dei cromosomi, proprio per verificare che il feto non sia affetto da malattie genetiche come la sindrome di down.

L’età delle donne dunque è un punto fondamentale che riguarda da vicino il loro periodo fertile.

Avere dei figli in “età avanzata” (quella della famosa maestra elementare!) potrebbe (potrebbe ma con discrete probabilità, purtroppo) ostacolare una gravidanza serena e senza rischi, non solo in termini di complicazioni, ma anche dal punto di vista dell’abortività.

Se dopo un anno di rapporti non si è ancora riusciti a concepire (Fonte: clearblue), potebbe esserci un problema, e gli esperti consigliano di consultare uno specialista in questi casi.

Purtroppo qui si entra nel campo minato della privacy e della sensibilità, e spesso non è facile neanche per un medico di famiglia o un esperto mettere una donna davanti ad alcune evidenze.

 

Tutto questo non deve far pensare che dopo una certa età bisogna mettersi il cuore in pace e rinunciare ai propri desideri di maternità (Gianna Nannini & Co. Docet, ma quello è un altro discorso).

Anzi.

Una studiosa americana di nome Jean M. Twenge, qualche anno fa scrisse proprio un libro sull’argomento dal titolo “Guida per donne impazienti di restare incinte”.

In pratica, sosteneva la Twenge, tutte queste statistiche sul periodo fertile legato all’età delle donne hanno come fonte dati obsoleti, registri di nascite francesi del 1600 (dal 1670 al 1830 per l’esattezza), ed è chiaro che la percentuale di donne che riesce a restare incinta dopo i 35 anni in 4 secoli sia sensibilmente variata.

A suo sfavore gioca però un’altra statistica, che invece sostiene che questo fattore non mutui né con il tempo né con le condizioni sociali, gli stili di vita eccetera.

Insomma, una donna di oltre 35 anni ha più difficoltà a rimanere incinta di una sua collega di 20, era così 400 anni fa, e lo è anche adesso, nonostante le tecniche di procreazione assistita, il parto medicalizzato, la scienza e il progresso medico.

E questo anche la dottoressa Twenge lo ammette, anche se incoraggia le donne “over” a non stressarsi, e a non pensare che il tramonto giunga davvero a 35-40 anni.

 

In effetti la soglia della scienza mi sembra davvero spietata nei confronti di tutte quelle donne, non teenager, non giovanissime, ma che ancora possono vantare di chiamarsi tra loro “ragazze”!

Ragazze, noi che non abbiamo più 20 anni, e forse neanche 30, sappiamo tutte che il percorso è in salita, me se decidete di avere un bambino, valutate che a 40 anni ci si stanca di più, che un neonato è un impegno fisico e mentale, che i tentativi dovranno essere tanti, ripetuti e costanti, ma se davvero tutto questo non vi spaventa, tentateci, anche a dispetto degli studi, della scienza, e delle statistiche!



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