Una volta era normale partorire in casa, non c’erano alternative, da qualche decennio c’è stato un ritorno a questa condizione che viene vista come un’opportunità per la mamma e per il neonato di vivere con maggiore intimità questo momento unico ed indimenticabile. La polemica però è sempre in agguato sulle sicurezze da mettere in atto e i rischi che avevano portato a suo tempo addirittura all’eccesso della medicalizzazione del parto. Due anni fa un neonato muore dopo il parto in casa e in questi giorni il processo per omicidio colposo alla mamma.
Neonato muore dopo il parto in casa, la mamma accusata di omicidio colposo.
Sicuramente non era così che la mamma di questo neonato morto dopo il parto in casa, si immaginava e sognava i momenti e i mesi successivi all’evento che non ha avuto nulla di lieto per lei. Eppure, oltre al dolore e probabilmente al senso di colpa, in questi giorni Sonia Lombardi, versiliese, si trova anche a dover affrontare un processo a suo carico con la grave accusa di omicidio colposo nei confronti del suo piccolo.
Insieme a lei compaiono al processo, accusate di concorso, le due ostetriche libere professioniste che la assistevano al parto.
Due anni fa la signora Lombardi aspettava il suo secondogenito. Già il primo figlio della coppia era nato in casa e l’esperienza era stata tanto positiva da convincerli a ripeterla.
Neonato muore dopo il parto in casa: la ricostruzione dei fatti.
Nell’ottobre del 2013 avviene il dramma: il parto si svolge durante la notte ma qualcosa non va per il verso giusto e il piccolo ha difficoltà respiratorie che spingono le ostetriche a chiamare il 118. Il neonato viene immediatamente portato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Versilia.
La mamma non presenterà nessun problema, mentre il neonato è in condizioni gravi, viene intubato e portato tempestivamente alla neonatologia dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. Sono ore di angoscia in terapia intensiva neonatale e dopo quattro giorni di ricovero il bimbo non ce la fa…
Viene subito aperta un’inchiesta d’ufficio che verifica subito che le procedure di soccorso sono state rapide e corrette, dunque si concentra l’attenzione sulla responsabilità della madre e delle due ostetriche.
Viene emesso un rinvio a giudizio e ora si sta svolgendo il processo per omicidio colposo.
Neonato morto dopo il parto in casa, i dubbi e le responsabilità.
Pare anche che il neonato morto dopo il parto avesse avuto qualche piccolo problema durante la gestazione ma che si fosse risolto tutto per il meglio e che dopo una serie di esami di controllo i medici non avevano segnalato il parto come “a rischio”, inoltre dalle consulenze tecniche effettuate non è emerso nessun collegamento tra il decesso del bimbo e le problematiche pregresse riscontrate e risolte.
L’avvocato difensore della mamma è certo che: “È una vicenda in cui il dolore si aggiunge al dolore ma siamo certi che nel corso del dibattimento emergerà l’innocenza della nostra assistita.”
La situazione che emerge da un fatto così drammatico è quella di un’enorme sofferenza e un’incolmabile perdita… tutto ciò va al di là di ogni possibile giudizio ma certo si fa strada un’opportuna riflessione personale sui limiti e le condizioni basilari per un parto in casa.
Fonte: Iltirreno