31 maggio 2011: Giornata Mondiale senza tabacco … disperdiamo il fumo!
Proposito della “Giornata Mondiale senza tabacco” è quello di sensibilizzare la popolazione sui rischi del fumo cercando di chiarire tutte le metodologie utili per poter fronteggiare questa problematica.
Viene studiato un fenomeno in Psicologia Sociale che è quello della dissonanza cognitiva, secondo cui esiste un conflitto tra pensieri, emozioni e comportamento: un esempio di dissonanza cognitiva ha come soggetti proprio i fumatori, difatti essi sono consapevoli che il tabacco è dannoso per il proprio corpo, ma ugualmente continuano a fumare.
Attraverso questa giornata si cerca di focalizzare l’attenzione su tutti i punti chiave affinchè il fumo attivo e passivo possano calare quanto più possibile.
Allo stato attuale i fumatori in Italia sono il 22,7% della popolazione, inoltre il 15,7% dei giovani fuma la prima sigaretta sotto i 15 anni.
Secondo l’ Airc (Associazione Italiana Ricerca Tumori) il 20% degli uomini neoplastici soffrono di cancro al polmone, dovuto principalmente al fumo di sigarette. Nel nostro paese a causa di neoplasia polmonare decedono circa 35.000 persone all’anno risultando essa la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne.
E’ doveroso smettere di fumare perché ciò è dannoso alla salute propria e di chi ci sta intorno; in particolar modo i bambini possono risentire del fumo passivo o addirittura iniziare a far uso di tabacco emulando i genitori: secondo i dati Istat si è riscontrato che un figlio inizia a fumare nel 17,6% dei casi quando nessuno dei due genitori è fumatore, quando entrambi lo sono la percentuale aumenta al 28,9%.
Il 31 maggio è la giornata mondiale senza tabacco e quest’anno l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) promuove un trattato finalizzato alla tutela e all’innalzamento dello stato della salute di cittadini; per raggiungere questo obiettivo L’Istituto Superiore della Sanità deve adoperarsi per proteggere le persone dall’esposizione al fumo di tabacco, informare sui suoi fattori di rischio, vietare il tabacco ai minori e la vendita illecita di sigarette, prevenire ed offrire aiuto a chi necessita di smettere di fumare.
Difendo a spada tratta tutte le iniziative finalizzare ad allontanare il “mito del fumo”, soprattutto perché fumare crea danni gravi che possono causare la morte; dunque è necessario adesso combattere con se stessi e sconfiggere questo mostro che si è impadronito del corpo e della mente prima che sia troppo tardi.
Immagino siano molte le persone che vorrebbero tornare indietro nel tempo per non commettere più lo stesso errore, per cui, anche se faticosamente, è necessario abolire questo vizio che è deleterio per il fumatore, per chi lo circonda e soprattutto per i bambini, costretti a respirare fumo passivo che danneggia i loro polmoni.
Un termine strettamente legato a dipendenza è carenza; potrebbe darsi che il fumo compensi degli impulsi difficilmente sanabili: in questi casi innanzitutto bisogna comprendersi e farsi comprendere dagli altri, assumendo consapevolezza e cercando di accettare che il fumo è la compensazione di una carenza di qualunque natura.
Tuttavia se inconsciamente sopperiamo a questa carenza diventando “vittime della sigaretta e dell’atto del fumare”, il primo passo è cambiare l’oggetto di dipendenza con qualcosa di meno dannoso (ad esempio le caramelle senza zucchero!), in questo modo iniziamo a tutelare il corpo; successivamente un processo di analisi interiore, personale o guidato da uno Specialista potrebbe essere utile per identificare quali siano le “lacune non colmate” e come bisognerebbe procedere per vivere in maniera più equilibrata, diventando padroni e non più sudditi della vita stessa.