Tutte le emozioni e la sofferenza che nascono da un evento così sofferto come un aborto sono difficilmente riassumibili. Una donna si aspetterebbe solo comprensione, compassione e sensibilità. L’elaborazione di un lutto senza il ricordo della vita è ancora più duro perché implica un’astrazione totale, un’accettazione che va al di là dei nostri sensi e di ogni logica. Quando una mamma dopo un aborto in ospedale riceve una lettera dalla struttura dove è stata ricoverata non si aspetterebbe certo una sorpresa di questo tipo…
Dopo un aborto riceve una lettera sconvolgente
Invece per la giovane 29enne Nicky Windsor, dopo un aborto, è arrivata una vera e propria doccia fredda che non si sarebbe mai immaginata.
Per motivi che la donna non ha voluto rendere pubblici, il 28 giugno scorso ha subito un aborto presso una clinica britannica con un reparto di ginecologica altamente specializzato e rinomato, la Conifer House di Hull nello Yorkshire.
Nicky, fin da subito, aveva avuto delle divergenze con l’amministrazione ospedaliera in quanto aveva esplicitamente chiesto e voluto una sepoltura singola per il suo bambino o la possibilità di cremazione. Invece, l’ospedale le aveva negato questa possibilità: il suo piccolino sarebbe stato tumulato in una fossa comune prettamente adibita per questi frangenti.
L’immagine di una sepoltura di questo tipo è fredda e estremamente dolorosa, tanto che Nicky, dopo l’intervento aveva fatto presente l’accaduto e fatto le sue rimostranze alla struttura in modo molto sentito e accorato.
Dopo un aborto rimane scioccata da ciò che riceve dall’ospedale
Dopo qualche mese dall’accaduto, quando ogni donna come lei avrebbe cercato di elaborare il lutto e riprendere la propria vita in mano custodendo questa perdita per sempre nel cuore, accade l’inimmaginabile.
Mai e poi mai avrebbe pensato, dopo un aborto, di ricevere una lettera da parte dell’ospedale che le riaprisse in modo così doloroso la ferita lacerante dovuta a ciò che era successo.
Inizialmente Nicky è comunque ben impressionata dal biglietto di vicinanza e conforto e pensa che in fondo potesse essere un gesto gentile dopo quanto era successo e le sue lamentele… invece, quando apre il cartoncino scopre qualcosa di terribile: due fotografie dell’ecografia fatta al feto del bambino che aveva abortito.
Una frase accompagnava le due immagini: “Nicki speriamo che questo le dia qualche conforto”.
“Non potevo credere ai miei occhi” ricorda Nicky “Non ho mai sentito niente del genere, per quale motivo avrei dovuto volere quelle immagini?”
Nicky vuole credere che tutto ciò sia stato fatto con la più totale buona fede, veramente nella convinzione di poterle dare un sollievo ma così non è stato nella maniera più assoluta!
Dopo un aborto l’elaborazione del lutto è dura e difficile e questa lettera ha aggravato il processo.
Per lei è stato come ripiombare in un incubo, vedere quelle immagini ha significato dover riprendere completamente da capo il processo di elaborazione e accettazione. Nicky ha avuto incubi per diversi giorni e le immagini viste le hanno reso la vita un inferno.
“Penso che immagini del genere avrebbero potuto anche portare alla depressione più totale!”
“Subire un intervento del genere è già abbastanza traumatico, per questo è stato devastante il modo in cui me lo hanno ricordato. Da quando l’ho ricevuto continuo a pensare a me stessa che tiene in braccio il bambino ma quando guardo giù non vedo un viso – è solo il nulla“.
“E’ stato il loro modo per dire che erano dispiaciuti ma è scioccante!”
Il direttore dell’ospedale si è detto profondamente dispiaciuto per quanto successo e ha precisato che nulla è stato fatto per voler intenzionalmente turbare la paziente.
Fonte: Mirror