Il concetto di dieta non è uguale per tutti: per la maggior parte delle persone “dieta” equivale a “mangiare poco”, facendo molti sacrifici ed eliminando molti cibi che “ci stanno a cuore”. Ecco perché sono tante le diete dimagranti sbagliate.
Dobbiamo essere sempre più convinti che la dieta è uno stile di vita (lo dice la parola stessa, che deriva dal greco diaita che significa “modo di vivere”) che comprende il regime alimentare ma anche l’attività fisica, che insieme garantiscono il benessere della persona.
Spesso, forse perché attirati da TV, giornali, web, tendiamo a seguire delle diete dimagranti sbagliate, ma lo facciamo perché magari è la stessa dieta che ha seguito la nostra vip preferita oppure perché la dieta garantisce la perdita di peso che desideravamo.
Le diete dimagranti sono sbagliate quando:
- eliminano una categoria di alimenti, ad esempio la pasta e il pane;
- riducono troppo le quantità degli alimenti;
- promettono miracoli (tipo, 10 kg in un mese!);
- prevedono pasti sostitutivi (esempio: anziché un piatto di pasta devo assumere una barretta energetica);
- prevedono troppo tempo in cucina, con ricette molto complicate o, al contrario, prevedono troppi cibi pronti.
Ma quali sono gli effetti e le conseguenze che si hanno quando si seguono delle diete dimagranti sbagliate?
Quello che dobbiamo imparare per non incappare in diete dimagranti sbagliate è la teoria: il nostro organismo per funzionare al meglio deve introdurre tutti i nutrienti.
I carboidrati sono la fonte principale di energia di pronto utilizzo. La sostanza che utilizza il nostro corpo è il glucosio e solo il cervello ogni giorno ha bisogno di utilizzare 160 g di glucosio: come può una dieta eliminare del tutto pane e pasta, fonte di glucosio? È vero che può ricavarlo dal grasso, ma non nell’immediato, ha bisogno di una lavorazione più lunga.
Chi segue diete dimagranti sbagliate spesso si ritrova a soffrire di capogiri o malessere generale, segno che c’è una mancanza di zucchero, quindi di energia!
Altro nutriente importante sono i grassi, che devono costituire il 30 % delle calorie che ogni giorno introduciamo: i grassi sono importanti per costituire le cellule, per la salute del sistema cardiocircolatorio (ricordiamo che gli omega 3 sono dei grassi, principalmente contenuti in pesci e oli vegetali), ecc.
Occorre però limitare i grassi saturi e il colesterolo che, al contrario, predispongono alle malattie cardiovascolari, agli infarti e agli ictus.
Infine le proteine, che devono costituire il 15-20 % delle calorie totali da assumere ogni giorno, sono importanti perché hanno molteplici funzioni, da quelle strutturali (pensiamo alla costituzione del muscolo) a quelle enzimatiche (che servono per esempio alla digestione), al trasporto (ad esempio dell’ossigeno nel sangue), alla difesa (pensiamo agli anticorpi).
Tra le diete dimagranti sbagliate ci sono quelle iperproteiche: è vero che le proteine sono necessarie a numerosi processi dell’organismo ma è pur vero che un loro eccesso non è salutare.
Un eccesso di proteine può essere utilizzato in due modi: nell’immediato come fonte energetica, qualora l’apporto energetico totale sia inferiore al fabbisogno (mangiamo meno di quello che consumiamo) e fin qui non ci sono problemi. Il problema sorge nel secondo modo di utilizzo: le proteine sono convertite in tessuto grasso.
Quindi le diete iperproteiche se nei primissimi tempi sembrano funzionare alla grande perché fanno perdere nell’immediato più peso diventano dannose dopo: l’organismo smette di perdere peso perché accumula di nuovo grasso per colpa dell’eccesso di proteine!
Non per ultimo, bisogna considerare anche l’eccesso proteico sovraccarica reni e fegato, gli organi deputati a lavorare gli scarti azotati delle proteine. Sono effetti a lungo termine, ma non per questo da sottovalutare.
Infine, le diete troppo restrittive, che prevedono un numero di calorie troppo basso, non vanno bene perché abbassano di molto i consumi dell’organismo: un controsenso perché alla fine l’organismo anziché andare a consumare le riserve adipose le rifornirà! Questo perché ha un istinto di sopravvivenza che lo porta ad assicurarsi riserve energetiche per eventuali situazioni di digiuno prolungato.
In conclusione, quale è la dieta dimagrante giusta?
- È la dieta che non elimina nessun alimento, ma che rispetta:
- la stagionalità di frutta e verdura;
- la frequenza dei consumi dei vari alimenti (ad esempio, pesce almeno due-tre volte alla settimana, legumi almeno due volte alla settimana);
- le percentuali corrette dei vari nutrienti: carboidrati (di cui pochi zuccheri), proteine principalmente di origine vegetale, grassi principalmente insaturi;
- le abitudini alimentari della persona e tiene conto anche delle esigenze di vita e di lavoro;
- e che garantisce una perdita di peso regolare che si manterrà poi nel tempo.
Quindi, una dieta sana ed equilibrata!