Il tumore all’esofago viene scoperto proprio a causa dei suoi sintomi evidenti. La diagnosi di persone senza sintomi è rara e di solito accidentale (a causa del test fatto per altri problemi medici). Purtroppo, la maggior parte dei tumori esofagei non causa sintomi fino a quando non ha raggiunto uno stadio avanzato, quando cioè il cancro è più difficile da trattare.
Difficoltà a deglutire
Il sintomo più comune del tumore all’esofago è un problema di deglutizione, che provoca una sensazione di difficoltà, come se il cibo fosse bloccato in gola o nel torace, quasi come se la persona stesse per soffocare.
Il termine medico per i problemi di deglutizione è disfagia. Questo problema è spesso più tollerabile all’inizio, ma peggiora nel tempo quando l’apertura all’interno dell’esofago si restringe. Per aiutare a far passare il cibo attraverso l’esofago, il corpo ha bisogno di più saliva.
Dolore al petto
A volte, le persone si lamentano un dolore o fastidio nella parte centrale del petto e lo descrivono come una sensazione di pressione o di bruciore. Questi sintomi sono più spesso causati da problemi diversi dal tumore all’esofago, come il bruciore di stomaco, quindi non sempre questo è un sintomo di una malattia grave.
Perdita di peso
Circa la metà delle persone affette dal cancro esofageo perdono peso. Questo accade perché i loro problemi di deglutizione impediscono loro di mangiare abbastanza per mantenere il loro peso standard. Altri fattori includono una riduzione dell’appetito ed un aumento del metabolismo.
Cause del tumore all’esofago
Il tumore all’esofago si verifica quando le cellule dello stesso sviluppano errori (mutazioni) nel loro DNA. Gli errori fanno crescere a dismisura le cellule che si dividono fuori controllo. Le cellule anormali, accumulandosi, formano il tumore e possono anche invadere le strutture nelle vicinanze e diffondersi ad altre parti del corpo. A seconda dello stadio in cui il cancro si trova al momento della scoperta, verrà fornita una cura adeguata.
Tipi di trattamento per il tumore all’esofago
Chirurgia
L’intervento chirurgico per rimuovere l’esofago può essere eseguito come una procedura aperta con grandi incisioni o con particolari strumenti chirurgici inseriti attraverso delle piccole incisioni nella pelle (per via laparoscopica). Il modo in cui viene eseguito l’intervento chirurgico dipende dalla situazione e dell’esperienza del chirurgo, oltre che dalle sue preferenze.
Chemioterapia
La chemioterapia è il trattamento farmacologico che utilizza sostanze chimiche per uccidere le cellule tumorali. I farmaci chemioterapici sono tipicamente utilizzati prima o dopo l’operazione chirurgica nelle persone affette dal cancro esofageo. La chemioterapia può anche essere combinata con la radioterapia.
Nelle persone con un cancro allo stadio avanzato che si è diffuso al di là dell’esofago, la chemioterapia può essere usata da sola per contribuire ad alleviare i sintomi causati dal cancro.
Radioterapia
La radioterapia impiega dei raggi ad alta potenza per distruggere le cellule tumorali. Le radiazioni possono provenire da una macchina esterna al vostro corpo che mira a distruggere le cellule malate (radioterapia esterna), oppure le radiazioni possono essere posizionate all’interno del vostro corpo vicino alla parte affetta dal cancro (brachiterapia). La radioterapia è più spesso usata in combinazione con la chemioterapia in pazienti affetti dal tumore all’esofago. Può essere usata prima o dopo l’intervento chirurgico.
La radioterapia è utilizzata anche per alleviare le complicazioni del cancro in stadio avanzato, cioè quando il tumore è così grande da non permettere al cibo di passare attraverso l’esofago.
Chemioterapia e radioterapia
La combinazione di chemioterapia e radioterapia può; aumentare l’efficacia di ogni trattamento. La chemioterapia e la radioterapia combinate possono essere l’unico trattamento utile in casi più gravi:in alcuni casi, la terapia combinata può essere utilizzata prima di un intervento chirurgico. Ma la combinazione di questi due metodi aumenta la probabilità e la gravità degli effetti collaterali.