Quando il papà e la mamma del piccolo Ben ricevettero la tragica notizia sulla diagnosi del figlio, probabilmente mai avrebbero immaginato che qualche anno dopo il loro ragazzo, disabile, avrebbe corso una gara di Triathlon.
E invece è andata così, e grazie al cielo, e anche ai medici che hanno salvato la vita di Ben, questa storia possiamo raccontarla.
Ragazzo senza gamba gareggia al Triathlon
JC e Kim baltz vivono a Valparaiso, in Florida.
Sono dei corridori, corrono tutti in famiglia, anche la figlia maggiore. E da qualche anno anche Ben.
Solo che Ben, il figlio minore, ha dovuto fare un po’ più di fatica degli altri suoi familiari.
Quando aveva 6 anni a Ben fu diagnosticato un osteosarcoma, un cancro che aggredisce le ossa, e dà filo da torcere a oncologi e pazienti.
Ben aveva accusato un forte dolore a causa di una passeggiata con gli sci, aveva 6 anni, e i medici, invece di curargli una semplice slogatura si trovarono davanti un bambino con un cancro alle ossa.
Ragazzo senza gamba: a 6 anni l’amara diagnosi
Dovettero amputargli la gamba, ma fortunatamente, con quest’intervento fortemente invasivo Ben ebbe salva la vita.
E cominciò la gara più importante della sua giovanissima esistenza.
Oggi Ben è un ragazzo senza gamba di 14 anni, con un arto protesico, che non solo ha vinto la battaglia contro il cancro, ma anche tante altre, sulle piste da corsa, e in acqua.
Si perché, figlio d’arte qual era, Ben ha cominciato a volere correre, poi anche in bici, e poi a buttarsi nelle fredde acque di fiumi e oceani, per gareggiare in competizioni di Triathlon.
Qualche anno fa alcune sue foto divennero virali, foto che immortalavano lui, all’epoca 12enne, in braccio ad un marine, perché durante una delle tante competizioni alle quali Ben costantemente partecipava, la sua gamba meccanica gli si era rotta, e un gruppo di marines, deputati alla supervisione della gara, vollero aiutarlo per arrivare al traguardo.
Un’altra immagine invece, ci ha fatto soffermare ancora una volta sulla storia del ragazzo senza gamba.
E’ quella nella quale il ragazzino corre sotto la pioggia, accanto al papà.
“Lo vidi così stanco, allora decisi di correre insieme a lui” racconta il papà al giornale Americano Today.com
E la storia di Ben ha ispirato tante altre persone, incoraggiandole a prendere in mano la loro vita e a condurla in modo più attivo e positivo possibile.
“Se guardando questa foto non guardi la forma, ma senti la forza che c’è dentro, puoi fare qualsiasi cosa” continua JC, il papà di Ben.
E Ben fa molto di più che gareggiare.
Spesso infatti trova il tempo, durante la sua giornata di adolescente, di andare a trovare i pazienti degli ospedali oncologici, malati di osteosarcoma.
Li aiuta a convivere con il loro handicap, li convince che la vita non finisce insieme all’amputazione
Evidentemente Ben è un ragazzino maturo, e forse proprio il fatto di essere un ragazzo senza gamba lo ha fatto crescere in modo così concreto, saggio ed equilibrato.
“Il cancro mi ha dato l’opportunità di fare cose che non avrei pensato di fare – dice ancora – non avrei mai pensato di ammalarmi, ma neanche di correre gare di triathlon. Adesso sono accadute, ma io sono qui, guarito, e corridore, ciclista e nuotatore. La mia amputazione non mi ha fermato, neanche rallentato. Mi ha solo messo più ostacoli, che sono riuscito a superare”.
Fonte: Today.com