Un messaggio privato arrivato in redazione qualche giorno fa segnalandoci questo fatto ci ha lasciati sconvolti perché un evento meraviglioso come quello di una nascita non dovrebbe mai concludersi con una notizia drammatica come quella di un bambino nato morto.
Bambino nato morto: il dramma di due genitori per un evento incomprensibile.
La giovane mamma di 24 anni era stata seguita per tutti i nove mesi dal reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale San Filippo Neri di Roma dove si è recata al momento del travaglio. Durante i controlli effettuati in precedenza e nelle visite non si era riscontrato, pare, nulla di anomalo che facesse presagire un tale dramma.
La donna, in un primo momento, nel pomeriggio di martedì 2 settembre, era stata fatta ritornare a casa con la motivazione che il parto fosse ancora lontano, poi, durante la notte, le contrazioni erano diventate più frequenti ed è avvenuto il ricovero intorno alle 2 e mezza di notte.
Il tracciato aveva riscontrato che il battito del bimbo era regolare e tutto stava procedendo bene, come dichiara il nonno del piccolo. Per questo appare ancora più sconvolgente la notizia data solo dopo qualche ora, verso le 5 e 30 del mattino, al padre del bambino nato morto. La mamma, al momento del parto, non ha sentito subito il pianto del suo bambino e questo l’aveva già fatalmente allarmata.
Ancora non sono chiare le complicazioni che hanno portato al tragico decesso, fisicamente la mamma sta bene ma lei e tutta la sua famiglia non si capacitano dell’accaduto, chiedono spiegazioni e, inutile dirlo, sono letteralmente distrutti dal dolore.
E’ stata aperta una procedura di controllo presso l’ospedale come da prassi in casi di questo genere per constatare che tutto si sia svolto nel modo corretto secondo i protocolli e l’autopsia sul corpicino chiarirà ulteriori dubbi.
Bambino nato morto: perché parlarne?
Molti si chiederanno perché pubblichiamo una notizia del genere, perché turbiamo la serenità di molte mamme in attesa. La risposta sta nel fatto che vogliamo essere vicini a questa mamma e a questo papà che riponevano tutte le loro speranze e il loro amore in questo abbraccio mancato.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà perché non è giusto dimenticare che ci sono mamme più sfortunate e che meritano un pensiero e il conforto della speranza che anche molti che hanno vissuto la stessa tragedia possono dare.
Chi ci ha segnalato questo dramma, ci ha chiesto di farlo conoscere affinché non resti muto e nascosto questo dramma e ci è sembrato giusto accogliere questo grido di dolore e farlo nostro con un pezzetto di cuore, nel modo più delicato possibile, accompagnando il battito di ali di questo angioletto.
Fonte: Il Messaggero