L’ unghia incarnita è una patologia infiammatoria, comunemente conseguente a traumi o micro-traumi, a carico delle unghie dei piedi, in gergo medico si chiama onicocriptosi.
L’unghia si conficca nella carne deviando il suo percorso di crescita: anziché crescere diritta sopra la pelle, l’unghia si curva, finisce sotto-pelle e spinge nella carne; comunemente ciò avviene negli angoli superiori dell’unghia.
Unghia incarnita: cos’è, cosa fare e non fare.
L’ unghia incarnita è il risultato di un’infiammazione conseguente ad un evento traumatico a carico del piede, la patologia (che può essere anche ricorrente) non discende da alcuna “malformazione dell’unghia”.
Cosa determina un evento traumatico a carico del piede tale da ingenerare una lesione del dito e quindi il danno dell’unghia incarnita? Il microtrauma può essere determinato da scarpe strette, da un urto forte, da un eccesso di sudorazione non ben trattato. Se la pelle intorno all’unghia si gonfia, facilmente, come conseguenza del gonfiore e dell’infiammazione, tenderà ad inglobare l’unghia che così si farà spazio sotto la carne.
Prevenire è meglio che curare, posto che l’ unghia incarnita non dipende da una malformazione ma da un “incidente” in cui il piede è incorso, per preservare le nostre unghie è consigliabile:
- usare calzature comode;
- variare le scarpe e preferibilmente non indossare la stessa scarpa chiusa per più di due giorni di seguito;
- prediligere le pantofole o i calzini antiscivolo quando si è in casa;
- prediligere le calzature aperte quando fa caldo;
- prediligere le calzature traspiranti;
- usate biancheria comoda e di buona qualità;
- detergere ed idratare la pelle dei piedi senza trascurarla mai;
- tagliare le unghie dei piedi diritte lasciando negli angoli una “via di fuga verso l’esterno” ovvero non arrotondare le unghie (un taglio rotondo tenderà a lasciare entrare l’unghia sotto-pelle con più facilità).
Non di rado l’unghia incarnita consegue a pedicure o anche manicure troppo aggressivi. Prestate particolare attenzione alla profondità e alla forma del taglio delle unghie: mai unghie troppo corte e mai arrotondate nei bordi.
Le mamme debbono prestare particolare attenzione quando tagliano le unghiette ai bambini, le dita piccole e la pelle tenera espongono al pericolo di un taglio troppo corto e poco lineare che può lasciare spazio all’unghia incarnita.
L’ unghia incarnita dipende dall’infiammazione della pelle traumatizzata ed è per questo che si manifesta con una sintomatologia crescente: il dito sarà prima rosso nell’area interessata, poi si gonfierà e diventerà dolorante, in modo particolare il dolore sarà più forte se la pelle verrà sollecitata, pus e cattivo odore indicano una proliferazione batterica tipica dell’infezione in corso.
Unghia incarnita: sintomi e cure.
Riconoscere i sintomi prontamente aiuta l’automedicazione come la prevenzione dell’ unghia incarnita; nei casi più gravi e a stadi avanzati della patologia è indispensabile ricorrere al parere medico.
In una primissima fase, quando l’area è solo arrossata, il piede può essere trattato con un pediluvio di acqua e sale, dal potere disinfettante. Fate attenzione che l’acqua sia tiepida e dopo avere asciugato il piede disinfettate l’unghia nella zona gonfia e irritata, usate un batuffolo di ovatta imbevuto di acqua ossigenata.
Lo scopo ultimo deve essere quello di disinfettare la carne circostante all’unghia, quindi insistete con il batuffolo d’ovatta imbevuto d’acqua ossigenata proprio laddove l’unghia è incarnita. Lasciate respirare il piede, quindi indossate, per quanto possibile, calzature aperte.
Attenzione alla tecnica della garza: secondo i fautori dell’automedicazione con la tecnica della garza, l’introduzione di una garza sterile tra unghia e pelle servirebbe a veicolare la crescita dell’unghia stessa. Questo è un rimedio fai da te non utile e non proficuo, può maggiorare la proliferazione batterica a danno della cute nell’area interessata e a danno dell’unghia stessa.
Impacchi di limone o pomodoro, che pure sono antichi rimedi della nonna, espongono al medesimo rischio di aumento esponenziale dei batteri.
Unghia incarnita: rimedi naturali.
Utilizzare rimedi naturali contro l’unghia incarnita è invece possibile e in certi casi persino consigliabile (in gravidanza ed allattamento, per esempio, è preferibile il ricorso alle cure omeopatiche per fronteggiare l’inconveniente dell’onicocriptosi).
La calendula, per le sue proprietà lenitive e drenanti, è un ingrediente fitoterapico adatto alla cura dell’unghia incarnita. Ma, siccome è sempre meglio evitare il fai da te, non datevi mai all’automedicazione, fosse pure omeopatica, e rivolgetevi ad un medico specializzato, un omeopata o un naturopata saprà consigliavi il rimedio più adatto al vostro specifico problema.
Nei casi di infiammazione più seria dall’unghia incarnita non si può guarire con pediluvi e impacchi ed è necessario l’intervento del podologo che incidendo la pelle nella zona dell’infiammazione veicolerà la crescita dell’unghia verso l’esterno e pulirà l’area interessata dal malessere.
Il medico che vi visiterà potrebbe parlare di granuloma facendo riferimento all’area di pelle infettata, il granuloma corrisponde, cioè, alla zona interessata dall’infiammazione.
Attenzione: estetista e podologo non fanno parte della medesima categoria professionale, il professionista della cura (non estetica ma funzionale) del piede è il podologo, perciò, in caso di unghia incarnita rivolgetevi al podologo.
Articolo aggiornato all’1 Marzo 2022 ore 16:50