Che le donne in gravidanza abbiamo voglia di cibi particolari ed inusuali è ben risaputo e anche oggetto di facili battute, così come il cambiamento di gusti e preferenze sempre in campo alimentare. Il picacismo in gravidanza, però, o sindrome di pica o ancora allotriofagia, è un vero disturbo alimentare che si può manifestare in questo delicato periodo.
Il picacismo in gravidanza: cos’è?
Il picacismo è un disturbo alimentare che è caratterizzato dalla volontà di assumere sostanze non alimentari o non propriamente nutritive. Si può trattare di sassi, piccoli pezzi di tessuto, sabbia, gessetti, terra, sapone o anche cose più innocue come il ghiaccio o carne che normalmente viene consumata cotta. In altri casi può essere molto più pericoloso quando l’attenzione alimentare è rivolta a sostanze tossiche come vernici o colle.
Non è un disturbo solo legato alla gravidanza ma anzi, spesso, si presenta in situazioni di ritardo mentale, stress emotivo, disturbi ossessivo-compulsivi.
Quando siamo di fronte a situazioni di picacismo in gravidanza, normalmente si tratta di un disturbo legato ad uno squilibrio metabolico transitorio e la mamma si rende conto della sua situazione e cerca di mettere in atto strategie per tutelare la propria salute e quella del figlio ma non è sempre facile, la componente involontaria e impulsiva è pur sempre molto forte.
La mamma che mangia sapone: picacismo in gravidanza
Anche se possono sembrare situazioni al limite della follia e apparentemente incomprensibili, questa realtà esiste ed è bene che non rimanga sconosciuta per essere maggiormente capita e aiutata.
Normalmente il disturbo del picacismo in gravidanza si presenta più frequentemente nell’ultimo trimestre.
Emblematico è stato recentemente il caso di Jess Gayford, di 26 anni, di Bristol, all’ottavo mese di una felice gravidanza che ha iniziato a cibarsi di sapone! Alla sua seconda gravidanza, Jess ha iniziato a sentire un impellente desiderio di leccare una barra di sapone e di ingurgitare anche il sapone liquido che vedeva in giro.
Con il suo primo figlio, che ora ha cinque anni, non era successo nulla di tutto questo. Inizialmente sia lei che il suo compagno erano preoccupati sugli effetti che tutto ciò avrebbe potuto avere sulla salute di Jess e del bambino che portava in grembo ma sono stati rassicurati dal medico.
Jess come altre mamme che hanno “confessato” di soffrire di questo disturbo, erano letteralmente ingolosite, fino alla classica acquolina in bocca, quando vedevano il “cibo” desiderato!
Da cosa dipende il picacismo in gravidanza e sue conseguenze
Si presuppone che il picacismo in gravidanza sia collegato ai tipici cambiamenti ormonali e ad alcuni deficit come ad esempio una carenza di ferro. Purtroppo però, l’ingestione di sostanze non appropriate può portare a carenze ancora peggiori a livello nutrizionale e portare alla nascita di bambini sottopeso. La mamma infatti, invece che nutrirsi adeguatamente, introietta cibi senza valore nutrizionale.
Nei casi più gravi, in relazione all’oggetto-cibo desiderato, si può arrivare ad intossicazioni, ostruzioni intestinali o parassitosi. La mamma deve essere sempre attentamente supportata e seguita con tutte le necessarie informazioni ed adeguate misure nutrizionali integrative.