La mania del selfie dilaga ma soprattutto la voglia di poter creare qualcosa di eccezionale e unico con uno strumento fotografico che oggi, più che mai, è diventato alla portata di tutti. Un clic di un secondo per primeggiare con gli amici o diventare il fenomeno dei social ma spesso non si riconosco i limiti e i pericoli, lo dimostra questo papà che con delle foto pericolose rischia la vita del figlio.
Le foto pericolose scattate durante un temporale.
Il maltempo, i temporali, le tempeste che mietono vittime e meritano sempre il rispetto per le vittime e i danni spaventosi, in determinate situazioni sono in grado di creare anche degli scenari spettacolari che vengono immortalati in scatti che lasciano a bocca aperta.
In alcuni casi però, il protagonismo e l’irresponsabilità prevalgono e non si riconosco più i limiti tra una bella fotografia e un rischio alto per la propria vita e chi ci accompagna.
Come novelli Indiana Jones della macchina fotografica si compiono gesti spericolati, arrampicate ai limiti delle possibilità di chi normalmente pratica solo sport da scrivania. Tutto ciò diventa ancora più riprovevole e assurdo se, accanto alle presunte prodezze, viene messa a repentaglio la vita del proprio figlio.
Travolti dall’ipotetico momento di gloria ci si lascia prendere dalle fotografia pericolose senza riguardo per gli effettivi possibili rischi anche gravissimi.
Un padre rischia la vita del figlio per delle foto pericolose.
Ha fatto scalpore la pubblicazione delle foto pericolose scattate sulle coste dell’Isola di Jersey, nel Canale della Manica, dove un padre rischia la vita del figlio per fotografare gli effetti dell’incredibile e spettacolare mareggiata a St Aubin. Peccato che per un attimo la stessa mareggiata non porti via lo stesso ragazzo che era con lui.
A quanto pare non è un caso isolato se, nelle stesse ore, un’intera famiglia viene sfiorata dalla tragedia e per un attimo non viene inghiottita dalle acque sulle coste della Cornovaglia, colpita da tempeste suggestive quanto violenti e pericolose, come viene pubblicato sempre nella stessa pagina del Dailymail. Senza considerare che già la superficie bagnata è resa scivolosa e può provocare la caduta delle persone che vi si trovano sopra incuranti dei rischi.
Le precauzioni per non incorrere in foto pericolose e potenzialmente mortali.
Non si può mai prevedere la forza delle onde durante una tempesta, quando il vento può aumentare repentinamente l’altezza della mareggiata e la sua potenza. Basta un attimo e la forza di risucchio dell’onda può avere conseguenze tragiche ed imprevedibili. Ecco perché è bene stare sempre lontani da parapetti, bagnasciuga, porticcioli, moli, pontili, ponti,…
Anche se ci sembra che apparentemente si possa essere protetti da mura o balaustre, questi servono a ben poco di fronte alla forza che può avere un’onda che travolge ogni cosa e ci può cogliere di sorpresa.
Le stesse precauzioni si devono prendere anche in caso di temporali, quando è sempre consigliabile non trovarsi all’aria aperta, vicino ad alberi o altri oggetti che possano attirare i fulmini ed è assolutamente pericoloso trovarsi vicino a specchi d’acqua che siano laghi, mare, piscina o altro.
Non rischiamo la vita per godere di un attimo di suggestivo panorama sull’orlo di un crepaccio o ai bordi di una scarpata che può franare. Consideriamo sempre in modo appropriato i nostri limiti e quelli delle persone che sono con noi che magari non hanno la nostra stessa preparazione, le nostre condizioni psicofisiche o la nostra prontezza, soprattutto i bambini!
Come sempre ci preme sottolineare che non si tratta di allarmismo o eccessiva precauzione ma un opportuno buon senso che, a volte, si perde ed è bene ribadire. Se fossero tutti incidenti impossibili, solo dovuti ad una tragica coincidenza o frutto di una fantasia eccessivamente fervida, non saremmo costretti a sentire, ogni anno, tante tragiche notizie.