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Mamma Assassina: Uccide il Figlio di 3 Mesi sull’Altare del Cimitero

di Federica Federico

13 Agosto 2015

Una giovane donna si trasforma in una mamma assassina e compie un gesto inspiegabile che strappa un bimbo di 3 mesi alla vita: è accaduto ieri mattina in un cimitero di Villa de Don Fadrique, Spagna.

La cronaca di una tragedia: mamma assassina toglie la vita al suo neonato, l’infanticidio ha i caratteri di un rituale sacrificale.

Mamma Zaida ha 36 anni e due bambini; il suo compagno è colombiano, condividono la vita da 6 anni; da pochi mesi sono diventati marito e moglie e hanno appena preso una casa nuova in cui stanno traslocando; lui di professione commercia in abiti, è un ambulante e perciò la mattina esce all’alba per raggiungere le aree mercatali ove lavorare; negli ultimi giorni i bambini sono affidati alle cure della nonna materna, trascorrono dalla nonna tutta la giornata e la notte, una scelta nata dalle esigenze familiari, in questo modo i bimbi non avrebbero respirato la polvere del trasloco e sarebbero stati tutelati dal trambusto che comporta. Questa descrizione comune di una famiglia “normale” ha, però, un epilogo tragico: oggi nel comune di Villa de Don Fadrique, Spagna, è stato decretato un giorno di lutto in memoria del figlio più piccolo di Zaida, morto decapitato a soli 3 mesi di vita. Il neonato è stato “immolato” dalla sua mamma assassina sull’altare di un cimitero.

Mamma  Assassina Zaida con  la figlia maggiore

Ieri mattina, Zaida, visibilmente alterata, si presenta alle 7:15 a casa di sua madre e pretende di svegliare il suo bimbo più piccolo per portarlo con sé. La nonna, Julia, che stava per dare il latte al piccolo, si oppone a sua figlia, ne sarebbe addirittura nata una colluttazione in cui Julia si sarebbe ferita ad un braccio cadendo dalle scale. Zaida è decisa e poco lucida, prende il bambino e sale sul suo furgone senza palesare né la sua destinazione né le sue scellerate intenzioni.

Questa mamma assassina ha ucciso in uno stato di alterazione mentale?

La nonna non fa mistero delle condizioni di sua figlia, all’orizzonte si prospetta l’ipotesi, in questo caso spettrale, di una seria depressione post parto: dopo il parto Zaida non era più la stessa, avrebbe detto la nonna e sta di fatto che la giovane madre era reduce da un recentissimo ricovero ospedaliero per scompensi psichici, solo 8 giorni fa Zaida ha lasciato il nosocomio dove era stata ricoverata 12 giorni per problemi psichiatrici, le era stata anche consigliata l’assunzione di farmaci che regolarmente prendeva. La nonna, addirittura, testimonia di un rinnovato consulto con i medici nella giornata di lunedì, quando ancora le condizioni della giovane mamma erano di manifesto disequilibrio emotivo. Ovviamente nessuno poteva immaginare che la donna arrivasse a trasformarsi in un’atroce mamma assassina.

Una volta “catturato” il bambino, Zaida ha guidato per circa un chilometro fino al Cimitero di Villa de Don Fabrique, dove è avvenuto l’omicidio. Il cimitero si trova in una zona isolata, è immerso tra i vigneti, arrivando in auto si accede all’area cimiteriale attraverso una strada sterrata. La mamma assassina ha portato il suo neonato sull’altare di una cappella e lì lo ha mortalmente ferito alla gola, il corpo senza vita del piccolo è stato trovato dai custodi insospettiti dai comportamenti “sconsiderati” della donna.

Mamma  Assassina Zaida con  la figlia maggiore

La Guardia Civile ha fermato ed arrestato Zaida nella Chiesa dell’Assunta, nel centro cittadino.

La madre di Zaida, nonna distrutta dal dolore, ha disperatamente dichiarato di aver subito rintracciato nei comportamenti di Zaida l’acuirsi dei problemi psichiatrici, probabilmente è per questa ragione che Julia si opponeva al fatto che la mamma prendesse con sé il neonato.

Mettono i brividi le parole pronunciate da Zaida nella chiesa in cui è stata arrestata e non appena si è trovata dinnanzi alla Guardia Civile: ”Ho il diavolo dentro” avrebbe gridato. Mentre a nonna Julia, prima di partire per la volta del cimitero avrebbe detto: “Io salverò il mondo”.

Per l’evidente stato di choc in cui la mamma assassina si trovava al momento dell’arresto, la Guardia Civile disposto il trasferito di Zaida il ambulanza al General Hospital di Alcazar de San Juan, a 27 chilometri da Villa Don Fadrique. Lì la donna potrà ottenere le prime cure mediche mentre a suo carico è già stata aperta una procedura per infanticidio.

Al momento del delitto il papà del bambino era a lavoro. Sono stati gli agenti della Guardia Civile a portargli la tragica notizia mentre si trovava in un mercato di un villaggio vicino, l’uomo è terribilmente sconvolto, lo dice il sindaco di Villa Don Fadrique.

Da madre il mio primo pensiero non può che andare al bambino, volato in cielo prima che la vita potesse sorridergli e strappato al mondo dalla stessa donna che lo aveva dato alla luce.

Mamma assassina o vittima di una depressione post parto violenta e terribile? Questa domanda rimane aperta.

Fonte foto di Zaida con sua figlia maggiore: www.abc.es



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