Dopo aver lanciato il “preoccupante” allarme sul virus presente sulle spiagge italiane – allarme che la nostra redazione ha approfondito e chiarito nell’articolo Allarme sulle Spiagge Italiane: la Bufala del “Virus” – il portale Rete News 24 ci ha “deliziato” di un nuovo allarme.
Allarme Asl in Italia: “Non toccate questa pianta. Provoca cecità e ustioni”.
Questo il titolo usato dal sopra citato sito web, il primo ad aver diffuso la notizia in rete in data 3 agosto, ossia appena due giorni dopo la pubblicazione dell’allarme sulle spiagge italiane.
Lo scritto parla di una pianta tossica, la Panace di Mantegazza (nome botanico Heracleum mantegazzianum), e di un’allerta a tutte le Asl della penisola fatto dalla Regione Lombardia.
“Ha un aspetto elegante e un nome curioso, Heracleum mantegazzianum, tradotto Panace di Mantegazza […] Così temuta, per i danni che il contatto con il liquido interno può recare alla salute, che la Regione Lombardia ne ha fatto oggetto di un’ allerta a tutte le Asl. «Può crescere in altezza fino a 5 metri – spiegano i botanici del Museo di Storia Naturale di Milano, Gabriele Galasso ed Enrico Banfi, che hanno lavorato alla classificazione delle specie invasive promossa dal ministero dell’ Ambiente a livello nazionale -. La panace di Mantegazza fiorisce una sola volta nella sua vita e poi muore». Ma intanto fa danni. Venne importata come pianta ornamentale. Chi avrebbe immaginato che fosse un’infestante e che il contatto con la pianta e poi l’esposizione al sole potessero causare gravi fotodermatiti”.
Fin qui nulla di anormale se non fosse che l’articolo non riporta alcuna fonte o allegato, uno fra tutti, quello sicuramente più importante, il comunicato ufficiale rilasciato, per l’appunto, dalla Regione Lombardia che “attesta” l’effettivo allarme Asl in Italia.
Per saperne di più, nella speranza di risalire a quest’ultimo documento, ho effettuato una veloce ricerca Google utilizzando le dichiarazioni rilasciate dai botanici del Museo di Storia Naturale di Milano, Gabriele Galasso ed Enrico Banfi, riportate da Rete News 24.
Devo ammettere che non mi ha stupito constatare che la prima parte dell’articolo era quasi interamente copia incollata da un articolo del “Corriere della Sera” firmato da D’Amico Paola e datato 16 settembre 2010.
Insomma, l’allarme Asl in Italia sarebbe scattato 5 anni fa?
Un’ulteriore ricerca fatta sul sito del Comune di Milano mi ha portato a trovare finalmente questo importante documento, la nota inviata dalla Regione Lombardia alle Autorità sanitarie locali che segnalava la “presenza infestante Heracleum mantegazzianum sul territorio italiano”, un documento datato 6 novembre 2009.
A questo punto è importante constatare e precisare che l’allarme Asl in Italia non è recente e sul portale del Comune di Milano non vengono fatti aggiornamenti al riguardo.
Allarme Asl in Italia: l’effettiva pericolosità della Panace di Mantegazza.
L’unico dato certo descritto nell’articolo di Rete News 24 è l’effettiva tossicità della Panace di Mantegazza.
La parte che descrive la pianta, interamente copia incollata dall’enciclopedia gratuita Wikipedia, lega la pericolosità di questa pianta <<principalmente alla tossicità cutanea e oculare della sua linfa che si verifica con la fotoesposizione e dalla capacità di minacciare la biodiversità provocando il deperimento e la distruzione della vegetazione indigena. Per tali motivi è considerata una pianta “indesiderata” e fa parte delle cosiddette Specie Aliene Invasive>>.
Cosa vuol dire tutto ciò?
Il contatto cutaneo con la Panace di Mantegazza, e la successiva esposizione al sole delle parti del corpo che sono entrate in contatto con la pianta (foglie, fiori, semi, radici e tronco), provoca delle gravi infiammazioni della pelle che possono dare origine ad arrossamenti, rash cutanei più o meno estesi e profondi e bolle o vesciche che provocano lesioni anche permanenti.
Vi riporto qui di seguito il profilo tossicologico della Panace di Mantegazza descritto nella nota della Regione Lombardia.
Oltre ai danni fisici, questa pianta, come detto in precedenza, è considerata una specie aliena invasiva, ossia una specie vegetale che, in seguito all’azione dell’uomo – la Panace di Mantegazza è originaria del Caucaso ma è stata importata dall’uomo in Europa a scopo ornamentale – colonizza il territorio nel quale è stata collocata sopprimendo le specie originarie.
A tal proposito, l’Heracleum mantegazzianum è stata inserita nel documento sulla biodiversità, pubblicato nel 2010, che analizza l’impatto delle specie aliene sugli ecosistemi.
Chiarito ciò, non ci resta che risolvere la questione foto allegate all’articolo sull’allarme Asl in Italia pubblicato da Rete News 24.
Per dare maggiore enfasi all’allarme Asl in Italia, il redattore di Rete News 24 ha allegato alcune foto senza però indicarne la provenienza, limitandosi ad etichettarle come “danni provocati dalla pianta”.
Le mani ritratte appartengono a Lauren Fuller, una bambina di 10 anni entrata in contatto con la pianta tossica lo scorso mese di luglio, mentre era in vacanza con la sua famiglia presso il lago Loch Lomond, situato nelle Lowlands, un’area della Scozia meridionale.
La storia di Lauren, e le foto che mostrano la progressione delle vesciche sulle sue mani, eruzioni cutanee molto gravi dovute al contatto con la pianta prima e all’esposizione del sole poi, è stata poi riportata su diverse testate giornalistiche inglesi.
Dato molto curioso di questa vicenda è riportato dal Daily Mail che ha intervistato la famiglia della bambina. Russel, padre di Lauren, ha infatti dichiarato:
“Abbiamo dovuto usare Google per diagnosticare noi stessi i sintomi di Lauren, lo specialista mi ha risposto che non aveva mai visto niente di simile da 20 anni”.
Allarme Asl in Italia: ultimi consigli.
Come riportato nella nota della Regione Lombardia, i primi evidenti segni di contatto da Panace di Mantegazza risultano visibili solo dopo 24 ore dall’esposizione (ricordiamo che ad accelerare il rash cutaneo sono le radiazioni ultraviolette).
Se si entra in contatto con la pianta quindi diventa fondamentale non esporre alla luce diretta del sole la parte colpita, anche dopo diverse settimane dal contatto, lavarla accuratamente con acqua e sapone ed effettuare una visita medica.
Per quanto concerne invece i comuni e le Regioni, come riportato nella nota dell’allarme Asl in Italia, questi, in via precauzionale e preventiva, dovrebbero organizzare operazioni di contenimento e di eradicazione della pianta in modo tale da limitarne la crescita e la diffusione sul territorio.
In data 6 novembre 2009, ovvero al momento della pubblicazione della nota, la Regione Lombardia segnalava la presenza invasiva della pianta tossica, che si diffonde principalmente nei terreni incolti, lungo le scarpate stradali o i corsi d’acqua (fiumi, laghi, torrenti), in Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, ed Emilia Romagna. In Piemonte e nel Veneto la presenza della Panace di Mantegazza è stata definita casuale mentre non è stata riscontrata presenza in Toscana.