Incontrare il tuo eroe è sempre emozionante, quando abbiamo un progetto, un sogno, incontrare il nostro mentore, chi ci ha sempre ispirato, può essere una grande opportunità per trovare le forze anche quando pensavamo di non potere farcela più. Per una bambina senza braccia ogni cosa può rappresentare una difficoltà insormontabile e l’iniezione di energia che ha potuto ottenere da un incontro organizzato dalla mamma è stato incredibile.
Bambina senza braccia incontra la prima donna pilota al mondo senza braccia come lei.
La piccola di 3 anni Ruth Evelyn Pranke è una bambina senza braccia, è nata così e per lei malgrado tutto è la normalità, una normalità che però non sempre è facile accettare.
La mamma di Ruth, Karlyn, fin da subito ha cercato di aiutare la figlia a combattere e superare i limiti della sua disabilità e ha fortemente voluto l’incontro con Jessica Cox, una donna che per lei è un mito vivente ed è diventata per la piccola Ruth un modello da seguire, non solo per le cose che fa ma anche per lo spirito con cui affronta ogni nuova sfida.
“E’ stato stupefacente – dice Karlyn – sono immensamente grata di avere avuto l’opportunità di mostrare a tutti che non è importante avere o no le bracia e che puoi fare le stesse cose di tutti gli altri anche se le devi fare in un modo diverso.”
La mamma ha saputo fin dalla ventesima settimana di gravidanza che avrebbe avuto una bambina senza braccia.
Fin da quando Karlyn ha saputo che avrebbe avuto una bimba con una grave disabilità ha iniziato a seguire gli incontri motivazionali di Jessica che le hanno dato tanta forza e tanta speranza per supportare la piccola.
“Soprattutto ultimamente Ruth piangeva spesso e mi diceva che voleva avere le braccia…io volevo mostrarle cosa si può fare anche senza braccia”
Effettivamente Jessica ha fatto cose che spesso, anche le persone normodotate non arrivano a fare. E’ diventata un pilota di aerei, guida la macchina, ha preso la cintura nera, va in bicicletta, è un avvocato patrocinatore per persone con disabilità, nuota ed è soprattutto una persona che viaggia per tenere seminari motivazionali per affrontare la vita con grinta e successo, nonostante tutto.
Tutto ciò che non può fare con le braccia ed ha bisogno di manualità, lei riesce a farlo con i suoi piedi.
Karlyn e Tuth fanno un viaggio in macchina di sei ore per incontrarla alla prima del documentario girato da Nicholas Sparks, Right Footed su Jessica che è la prima pilota al mondo senza braccia.
Jessica è rimasta stupita per il loro arrivo ed ha accettato subito di incontrare la piccola. Per lei è stato un po’ come tornare indietro a quando anche lei era una bambina senza braccia piena di dubbi e paure. Ruth ha voluto vedere l’aereo che pilota e le ha fatto mille domande.
La mamma di Ruth è convinta che questo incontro sarà determinante per il futuro di sua figlia e probabilmente è così. Anche se già Ruth, senza rendersene conto, fa molte cose da sola: mangia, è abbastanza autonoma nel vestirsi, usa un iPad in modo brillante, si porta gli oggetti fin sotto il mento per spostarli e portarli con sé. In fondo, Katalyn è convinta che ognuno di noi si adatta a ciò che gli è stato dato, concesso e ne può fare un punto di forza.
“Come fai ad abbracciare gli altri?” – Questa è la domanda che viene fatta più spesso a Jessica ma non c’è bisogno di parole per rispondere, basta guardare come abbraccia la piccola bambina senza braccia.
Tra di loro c’è molto di più di un abbraccio come lo possiamo normalmente intendere noi tutti, è un contatto profondo che trasmette un’emozione che va al di là del puro e semplice contatto fisico.
Ora Jessica rimarrà in contatto con Ruth, sosterrà con tanti consigli lei e la sua mamma, sia dal punto di vista motivazionale ma anche pratico per suggerire il training migliore per lo sviluppo delle sue potenzialità non solo psicologiche ma anche fisiche.
Fonte: Abc