Il botulismo infantile è una rara patologia che colpisce il lattante di età compresa tra 0 e 12 mesi. Sebbene sia una patologia relativamente poco frequente, è di importanza fondamentale esserne a conoscenza per la rapidità di progressione e per la prognosi infausta che si verifica nel circa 50% dei casi non riconosciuti e trattati.
Cos’è il botulismo infantile.
Il botulismo è una sindrome clinica derivante, nella maggior parte dei casi, dall’ingestione di alimenti contaminati con le spore o direttamente con la tossina del clostrium botulinum ( raramente anche Clostridium butyricum e baratii).
Sebbene siano stati segnalati alcuni casi, soprattutto negli Stati Uniti, di contaminazione tramite vie aeree ed infezione di ferite cutanee, ad oggi la frequenza di tali vie di contaminazione non è ben definibile, pertanto l’attenzione si pone soprattutto sulla contaminazione per via alimentare.
L’infezione botulinica diventa importante nel lattante perché la quantità di tossina necessaria a scatenare l’infezione è minima in proporzione al peso corporeo, e la diagnosi clinica è di difficile esecuzione, essendo la progressione della malattia alquanto rapida, ed il bambino non ancora in grado di manifestare al genitore i sintomi che sta provando.
Come si trasmette il botulismo infantile.
Il botulismo si trasmette generalmente tramite l’ingestione di alimenti contaminati. Solitamente i cibi incriminati sono conserve casalinghe all’interno delle quali viene prodotta dal Clostridium la tossina botulinica. Il battere infatti resiste a cotture superiori a 100°, soprattutto se non effettuate in maniera corretta ed adeguatamente igienica.
Fortunatamente alcuni ceppi di Clostridium alterano il sapore e l’odore dei cibi rendendoli sgradevoli da consumare, il ceppo E invece non esplica quest’azione putrefattiva pertanto il cibo contaminato non avrà un sapore ed un odore differente.
Nel botulismo infantile l’alimento maggiormente incriminato è il miele (soprattutto quello di produzione casalinga), spesso utilizzato per dolcificare il ciuccio dei bambini.
Visto il rischio di veicolare l’infezione, e non essendo un alimento fondamentale nella dieta del lattante, il miele diventa un dolce rimedio da evitare per il bimbo sotto i 12 mesi.
In rari episodi è stata segnalata la polvere di casa come veicolo delle spore di C. Botulinum, si raccomanda pertanto, per maggiore sicurezza, di non far sostare i bambini in ambienti troppo polverosi.
Non è chiaro ad oggi perché tra diversi bambini venuti a contatto con le spore, l’infezione non si sia manifestata in tutti, ma siano stati colpiti solo alcuni bambini rispetto ad altri. È stata presa in considerazione la possibilità che l’infezione attecchisca più facilmente nei bambini con una flora batterica intestinale alterata per esempio dall’uso di antibiotici.
Quali sono i sintomi del botulismo infantile.
Il botulismo si presenta generalmente con una paralisi progressiva discendente dei muscoli (dal capo verso il basso), se non riconosciuta e trattata la situazione può peggiorare portando all’interessamento dei muscoli respiratori.
Nel lattante si manifesta per prima una difficoltà alla suzione, il piccolo ciuccia in maniera meno vigorosa, o si stanca facilmente.
Solitamente la mamma si accorge presto del cambiamento perché se allatta al seno avrà una sensazione di tensione mammaria, se invece allatta artificialmente noterà un cambiamento nelle abitudini di poppata del figlio.
Successivamente compaiono ptosi (abbassamento) delle palpebre, dilatazione delle pupille, difficoltà alla deglutizione, alterazione del tono del pianto e sonnolenza.
Non sono generalmente presenti febbre e vomito ma la stitichezza è un sintomo frequente.
Come si cura il botulismo infantile.
La terapia consiste nella somministrazione dell’antitossina specifica.
È stato evidenziato come l’eradicazione dell’infezione sia più semplice nei bambini allattati al seno. Il latte materno infatti, contenendo gli anticorpi della mamma, contribuisce ad esplicare un’azione protettiva contrastando l’infezione.
Se si sospetta che il piccolo abbia contratto il botulismo infantile, è necessario contattare subito il medico, soprattutto se si notano cambiamenti nel comportamento alimentare tuo bambino quali:
- Difficoltà a ciucciare o a deglutire;
- Paralisi muscolare accompagnata da stitichezza;
- Alterazione del tono del pianto e apatia,
Ricorda cara mamma, sebbene intingere il ciuccio nel miele può rappresentare un dolce rimedio per calmare il tuo piccolo, non conviene correre il rischio. Elimina il miele dalla dieta del tuo bambino fino allo spegnimento della prima candelina!
Articolo aggiornato al 19 Giugno 2021.