La dieta ecosostenibile rappresenta una scelta alimentare rispettosa dei cicli della natura ed insieme capace di soddisfare al meglio le esigenze fisiologiche dell’organismo.
Ne parlano tutti, la dieta ecosostenibile cattura anche l’ attenzione della Associazione nazionale dietisti; i professionisti della nutrizione sono al momento impegnati nel 23esimo Congresso nazionale dell’associazione in corso a Milano.
Adoperare il termine ”dieta” per definire un modo sano di mangiare in armonia con i cicli della natura e del corpo è quasi una forzatura; questo sistema alimentare, infatti, si basa su una logica “naturale e naturalista”, immediata e semplice, sembra più che un fenomeno di costume, più che la dieta del momento o dell’estate, un principio di “buona condotta”, una “scontata” ricetta del vivere bene.
Questa “dieta verde, naturale, ecologica e solare” trova un sostenitore di eccezione: il WWF in collaborazione con l’istituto britannico Rowett Institute dell’Università di Aberdeen. Questi illustri referenti hanno lanciato e promosso la filosofia alimentare e di vita del livewell:
mangiare cibi sani, prodotti di stagione, coltivati nelle dirette prossimità del luogo di acquisto, quindi alimenti a km zero, a vantaggio dell’ambiente e del risparmio, consumare prevalentemente frutta e verdura, cereali integrali, latte e latticini, legumi e ridurre le proteine di origine animale.
Questi i capisaldi del livewell, della dieta ecosostenibile.
Il km 0 è un principio base della sostenibilità alimentare, un baluardo del mangiare bio e del vivere secondo natura, infatti, le piccole colture sono quelle a basso costo, le meglio gestibili secondo i dettami della produzione agricola tradizionale, le meno meccanizzate e con buona probabilità anche le meno inquinate ed inquinanti.
Di esse tecnicamente si dice che hanno un basso impatto ambientale, tradotto in termini essenziali ciò significa che sono strettamente legate ai ritmi della natura e ne rispettano i cicli e gli equilibri.
Secondo il WWF la dieta ecosostenibile soddisferebbe il benessere della persona, rappresentando un regime alimentare sano ed equilibrato, quindi valido per mantenere la linea e la salute, insieme tutelerebbe l’ecosistema fermando l’inquinamento, gli sprechi e l’impoverimento dei territori.
Qual è il menù della dieta ecosostenibile?
Chi sceglierà la dieta ecologica dovrà mettere in tavola:
- Frutta e verdura (in misura pari al 35% del complesso degli alimenti consumati)
- Cereali (in misura pari al 29% del complesso degli alimenti consumati)
- Latte e latticini (in misura pari al 15% del complesso degli alimenti consumati)
- Legumi (in misura pari al 4% del complesso degli alimenti consumati)
- Grassi e zuccheri semplici potranno rappresentare solo il 9% del cibo consumato. Tenete conto che un solo cucchiaino da caffè di olio extravergine di oliva rappresenta il condimento sufficiente e necessario per una singola porzione di cibo. Va evitato il burro e i suoi derivati
- Gli alimenti di origine animale non dovranno superare l’8% del complesso degli alimenti consumati. Sono alimenti di origine animale carne, pesce ed uova
- La carne rossa va consumata con la dovuta moderazione, basta mangiarla una sola volta alla settimana.
Non a tutti è noto che gli allevamenti di bestiame rappresentano la più inquinante delle attività agricole, causa delle maggiori emissioni di gas serra. Inoltre gli allevamenti necessitano di grandi estensioni di terreno, ad essi sono destinati ben il 70% dei terreni ad uso agricolo. E, per esigenze di completezza, va sottolineato che tali terreni non sono coltivati seguendo i cicli della natura, ma semplicemente adoperati come “aree verdi” per la gestione e l’alimentazione del bestiame, in altre parole rappresentano “aree di pascolo controllato”.
- Acqua … l’acqua è vita. Una sana alimentazione chiede un apporto d’acqua pari a due litri al giorno. Preferite l’acqua semplice e naturale, è ammesso anche il tè verde e le tisane non dolcificate. Come dolcificante preferite il miele.
La dieta ecosostenibile pretende, altresì, il rispetto del corpo in tutte le sue funzioni e funzionalità, in questo senso richiede un moderato esercizio fisico preferibilmente all’aria aperta e a contatto con la natura.
Vivere in modo ecosostenibile significa ragionare secondo i ritmi e le esigenze della natura, quindi non adottate solo un regime alimentare pubblicizzato, alla moda e discusso come un fenomeno di costume, ma andate oltre: rispettate il mondo, trattatelo con amore e riguardo, posate la macchina e prendete la bicicletta, preferite il km 0 e gli acquisti equosolidali, i materiali riciclati, le energie alternative e fate la raccolta differenziata in modo coscienzioso e civile. Non aspettatevi di dimagrire in una settimana!