Purtroppo è l’angoscia di ogni genitore: per qualche motivo essere impotente di fronte al destino dei propri figli. Può trattarsi di una malattia, di un’aggressione o un tentato rapimento bambino: pochi attimi e non poter saper più nulla, un incubo per chiunque. Pare che proprio un episodio del genere si sia svolto qualche giorno fa ad una mamma ancora sconvolta dall’accaduto.
Tentato rapimento bambino, come si sono svolti i fatti:
L’episodio scioccante è avvenuto nella città di Reggio Emilia, in via Bligny, quartiere Santa Croce, a due passi dalla stazione degli autobus. La protagonista, insieme al figlioletto di due anni, è stata la mamma che, come ogni giorno, stava tornando a casa dal lavoro verso le 15.15.
La signora Giusy aveva appena finito il suo turno di lavoro presso il bar che gestisce con il marito e, come sempre, stava ritornando presso la sua abitazione. E’ scesa dall’autobus in Piazza Europa con il figlioletto di due anni in braccio e si è avviata verso la strada di casa, imboccando via Bligny.
Ha subito sentito la presenza di una coppia che camminava dietro di lei. La donna era più avanti rispetto all’uomo e Giusy sentiva che stava parlando. Ad un certo punto si gira per chiedere se ce l’avessero con lei e qui la scena si è trasformata in un incontro inquietante!
La coppia del tentato rapimento bambino ha agito con spregiudicatezza e minacciando con un coltello.
I due avevano con loro un passeggino dove erano posizionate dei sacchetti con dentro dei vestiti. La donna si è rivolta con fare minaccioso alla mamma, ha tirato fuori un coltello e le ha gridato:
“Se non mi dai il bambino ti accoltello!”
Giusy, scioccata e incredula, ha chiesto di ripetere e la donna ha ripetuto il suo ordine con lo stesso tono agghiacciante. La mamma si è messa allora ad urlare come naturale reazione ad un episodio del genere. Le urla hanno attirato l’attenzione di un uomo di colore che si è avvicinato per chiederle se avesse bisogno di aiuto.
Presumibilmente è stato proprio l’arrivo di quest’uomo a far desistere la coppia che si è dileguata in tutta fretta, borbottando che era stata la mamma a capire male.
Il racconto è stato riportato dal marito Antonio che è stato avvisato dell’accaduto, subito dopo, dalla moglie che, accompagnata dal provvidenziale passante, si era intanto recata presso una tabaccheria della zona e poi da lì ha chiamato la polizia che è intervenuta sul posto.
Nel frattempo, l’unico testimone del tentanto rapimento, l’uomo di colore, è scomparso, probabilmente perché clandestino e non voleva incorrere in problemi.
Tentato rapimento bambino: casuale o premeditato?
Vengono i brividi solo a pensare a cosa sarebbe potuto succedere al bimbo. Secondo i genitori, i vestiti sul passeggino sarebbero serviti a cambiarlo subito per renderlo meno riconoscibile e portarlo via. Non ci si capacita dei motivi effettivi. Forse è stato un tentato rapimento bambino casuale o forse premeditato vista la routine giornaliera della mamma che poteva essere stata studiata e risaputa.
Ora Giusy e suo marito Antonio sono comprensibilmente spaventati, hanno persino tagliato i capelli del piccolo per dargli un’immagine diversa; la moglie non riesce ancora ad andare in giro da sola e hanno paura che i due, o l’organizzazione eventuale che può essere dietro di loro, possano riprovarci.
I genitori pensano con angoscia a quando il piccolo andrà alla materna o potrebbe trovarsi meno protetto… Di sicuro la vita per loro non scorrerà più con la stessa serenità di sempre, almeno per un bel po’ di tempo.
Gli inquirenti intanto stanno acquisendo filmati dalle telecamere dei dintorni e hanno anche già fermato un uomo e una donna nelle vicinanze che però non sono stati riconosciuti dalla mamma.
Fonte: Gazzettadireggio