Se giriamo per gli scaffali dei supermercati in cerca di offerte, dobbiamo sempre stare attenti a ciò che acquistiamo: date di scadenza, conservazione del prodotto e naturalmente l’effettiva qualità di ciò che compriamo. Pensando di risparmiare, ci possiamo trovare ad acquistare un prodotto che è molto lontano da ciò che pensiamo, incorrendo in una frode e anche a potenziali rischi sulla salute, è il caso emblematico dell’olio a basso prezzo.
Tra i tanti prodotti contraffatti che arrivano sulle nostre tavole, l’olio a basso prezzo rappresenta una percentuale molto alta di acquisto.
Quando prendiamo un olio a basso prezzo che costa meno di 5 euro al chilo, è molto difficile che si tratti di olio extra vergine italiano come spesso invece dicono o ci fanno pensare le etichette.
La prima contraddizione di fatto sta nella constatazione che si produca meno olio di quanto se ne venda, di conseguenza, come diceva qualcuno, la domanda sorge spontanea: da dove veramente il resto dell’olio che troviamo sugli scaffali dei supermercati?
I problemi sono diversi e a volte intrecciati e sovrapposti tra loro, vediamo di fare chiarezza.
Perché non è possibile trovare olio a basso prezzo, italiano e di buona qualità?
I costi di produzione, raccolta e commercializzazione di un vero olio extra vergine di oliva non possono consentire la vendita ad un prezzo così basso come spesso troviamo. Questa è la ragione per cui spesso, i produttori di olio nostrani non vendono facilmente alle grandi industrie che pagano un prezzo bassissimo per l’olio costringendo i produttori locali a vendere ormai sempre più di frequente in modo diretto o addirittura esportando in grandi paesi quali gli Stati Uniti e il Giappone. Malgrado tutto ciò l’Italia è un paese in cui l’importazione dell’olio è superiore all’esportazione!
La manodopera costa, le olive devono essere di ottima qualità e a giusta maturazione per produrre un olio extra vergine di oliva, la raccolta dovrebbe avvenire manualmente per evitare il maltrattamento dei frutti, tutte operazioni che possono arrivare a far costare la fattura dell’olio che non può essere coperto quando poi viene venduto sotto i 5 euro al chilo.
Molti produttori di olio, negli ultimi decenni, sono stati costretti a chiudere per non riuscire a fronteggiare una concorrenza dove avrebbero perso in partenza. Molti uliveti sono stati abbandonati creando anche non pochi problemi sul territorio.
La stessa cosa vale per l’olio biologico italiano, prodotto in quantità che non coprono quelle che troviamo poi in vendita.
Da dove viene allora l’olio a basso prezzo che troviamo in vendita?
L’olio a basso prezzo che troviamo in commercio può avere due spiegazioni e due origini diverse, con anche ripercussioni diverse: può essere un olio contraffatto e venduto come italiano senza esserlo affatto e in questo caso siamo di fronte ad una vera frode alimentare, oppure può essere un olio venduto “legalmente”, frutto di oli comunitari che sta al compratore saper valutare.
Nel primo caso, i Nas, sempre in prima linea, cercano di combattere questo annoso problema da tempo immemore e sono sempre impegnati nei controlli sulla merce che arriva nel nostro paese. Pensiamo ad esempio che l’olio tunisino può costare circa 3 euro al litro e può essere poi commercializzato in modo fraudolento come olio italiano, con una falsa etichetta o venduto in “offerta” fino a 6,5 euro al chilo come prodotto italiano. Questo crea un effetto domino sulla nostra verace produzione italiana che non potrà mai permettersi quei prezzi.
Nella peggiore delle ipotesi, questo olio, già di minor qualità rispetto a quello italiano, potrebbe essere “tagliato” con altri oli raffinati, di semi o anche peggio… con un guadagno ancora maggiore per i produttori e soprattutto commercianti disonesti e danni potenziali per la nostra salute.
L’olio a basso prezzo si può trovare in vendita anche grazie ad un effetto cosiddetto di triangolazione che aggira l’ostacolo dell’importazione e poi commercializzazione di olio non italiano. Vediamo come funziona questo abile magheggio:
– l’olio a basso prezzo e qualità viene importato da un paese non comunitario, spesso dalla Tunisia, di frequente già in miscele di olio congelato che viene poi portato fino ad un produttore che ha un domicilio fiscale non italiano ma comunitario, ad esempio in Spagna, dove viene tagliato o imbottigliato per com’è. Da qui l’olio viene poi importato in Italia come olio comunitario e venduto, nella migliore delle ipotesi, come tale, nota che però traspare solo in modo marginale sull’etichetta e che comunque non corrisponde a verità!
Nella peggiore delle ipotesi le etichette sono fuorvianti e, malgrado le diciture che, se presenti sono marginali, riportano ingannevoli bandiere italiane o immagini ingannevoli.
Perché l’olio italiano deve essere preferito rispetto all’olio a basso prezzo?
Sono sempre di più gli italiani che, purtroppo, pensano che, in fondo, sempre di olio si tratti e dunque perché pagare di più?
Non è solo una questione di salvaguardia di un prodotto nazionale ma di alimentare un vero mercato della contraffazione con tutti gli annessi e connessi, insomma un mercato illegale che danneggia i produttori onesti. Inoltre l’olio a basso prezzo “mente” sulla sua origine, non è tutelato dal punto di vista igienico-sanitario e quant’altro, dalla raccolta alla produzione e, soprattutto, non corrisponde alla qualità dichiarata con il rischio di contenere prodotti degradati con sostanze chimiche o contaminanti potenzialmente dannosi.
Anche l’odore viene contraffatto per coprire il rancido che ne deriverebbe, così come il colore aggiunto con sostanze a base di clorofilla o betacarotene che nascondono la bassa qualità del prodotto riconoscibile volendo anche ad occhio non esperto se non fosse “aggiustato”!
A tutto ciò pare aggiungersi anche la difficoltà dei controlli in dogana che spesso devono essere fatti in fretta e concludersi entro tre giorni.
Quando andiamo al supermercato dunque e ci troviamo ad acquistare una bottiglia di olio, valutiamo attentamente la qualità dell’olio che intendiamo effettivamente comprare, la sua origine, indagando nell’etichetta e nella consapevolezza di cosa si può nascondere in un olio a basso prezzo.
Per altri dettagli in merito vi consigliamo la visione di questo filmato dettagliato da cui sono prese molte delle informazioni riportate: