Alcuni modelli di cassettiere Ikea, la multinazionale svedese conosciuta in tutto il mondo per la vendita di mobili, oggettistica per la casa e complementi d’arredo, oggi vengono messi sotto accusa.
Diverse le testate giornalistiche, sia italiane che estere, che in queste ultime ore stanno diffondendo attraverso il web la notizia relativa a due decessi, per l’esattezza due bambini, causati dal ribaltamento di alcune cassettiere Ikea.
Cassettiere Ikea Sotto Accusa: l’allarme lanciato in rete
I titoli usati dai siti web italiani sono alquanto preoccupanti, si parla di “Allarme sulle cassettiere Ikea”, di “bambini morti schiacciati da cassettiera”, nonché di un richiamo da parte dell’azienda di circa 27 milioni di mobili.
Meno allarmanti ma più diretti invece i titoli usati dalla stampa inglese ed americana che parlano in modo univoco di un “urgente avviso di sicurezza” emesso dalla multinazionale.
In pratica, a seguito di due incidenti mortali avvenuti in America, l’Ikea ha emesso degli avvisi di sicurezza e ha lanciato un programma che prevede la distribuzione gratuita di un kit per fissare al muro i mobili che sono a rischio ribaltamento, in questo caso specifico un kit adatto a vari modelli di cassettiere Ikea, soprattutto la serie MALM.
A farsi portavoce della decisione presa dall’Ikea sotto accusa, decisione presa dall’azienda che ha collaborato con la CPSC (Consumer Product Safety Commission), la commissione americana che si occupa della sicurezza dei consumatori, è stata Jackie Collas.
La donna, madre di Curren Collas, il bambino di 2 anni di West Chester (New York), morto nel febbraio del 2014 schiacciato dal peso della cassettiera – l’altra vittima, deceduta 3 mesi dopo, era un bambino di 23 mesi di Snohomish, Washington – ha infatti iniziato la sua campagna di prevenzione sugli incidenti domestici poco dopo la tragedia.
E, come detto in precedenza, è stata proprio lei a rendere noto al popolo della rete, attraverso la pagina facebook dedicata a suo figlio, il comunicato stampa pubblicato dalla CPSC in data 22 luglio 2015.
Cassettiere Ikea: sono realmente pericolose?
Nel sopra citato comunicato, la CPSC consiglia ai consumatori americani di interrompere l’utilizzo delle cassettiere Ikea da 23 pollici e mezzo (circa 60 cm) per i bambini e delle cassettiere Ikea da 29 pollici e mezzo (circa 75 cm) per gli adulti, a meno che queste non siano già state saldamente fissate al muro.
In caso contrario, ossia di mancato fissaggio, è possibile richiedere il kit omaggio per le cassettiere Ikea presso uno dei negozi al dettaglio Ikea.
Cosa significa ciò?
In realtà non siamo di fronte a delle “cassettiere killer”, piuttosto sarebbe più corretto parlare di incidenti domestici che purtroppo hanno avuto conseguenze tragiche.
Molto spesso infatti vengono sottovalutate le “insidie” casalinghe che possono rendere la nostra casa un habitat inospitale per i nostri figli.
Non è raro infatti che la causa degli incidenti sia da imputare al cattivo o errato uso degli oggetti da parte del consumatore piuttosto che all’oggetto stesso.
La stessa Ikea infatti è solita allegare al manuale di istruzioni degli avvisi per il consumatore che incentivano l’uso corretto dei mobili. Nella confezione delle cassettiere Ikea infatti è possibile trovare l’immagine (da noi proposta qui di seguito) che chiarisce il rischio di ribaltamento del mobile se non adeguatamente fissato al muro.
La stessa CPSC rendeva noto ad inizio anno un impressionante dato statistico: ogni due settimane un bambino muore a causa del ribaltamento di un mobile o di un televisore.
Ecco perché, ai fini della prevenzione, diventa importante, se non fondamentale, ancorare saldamente al muro cassettiere, librerie, comò, scarpiere e mobili che possono ribaltarsi con facilità, ma soprattutto mobili sui quali un bambino può arrampicarsi provocandone la caduta.
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