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Mamma Fotografa Figlio Disabile in Lavatrice

di Gioela Saga

23 Luglio 2015

Molte mamme adorano immortalare i loro bimbi in centinaia di fotografie, e io, lo ammetto, sono tra queste. Soprattutto con l’avvento del digitale è poi diventato anche più facile scattare foto come se non ci fosse un domani per poi riempire cd o pubblicare sui social. Non c’è nulla di strano dunque nel sentire che una mamma fotografa figlio mentre gioca.

Mamma fotografa figlio e diventa una notizia shock, ecco le ragioni.

mamma fotografa figlio disabile in lavatrice

A volte qualcuno può opporsi sul pubblicare sui social le foto di minori per questioni di sicurezza, altre volte ci si chiede se è giusto pubblicare o diffondere foto scattate in momenti imbarazzanti con cui poi il bambino, una volta adulto dovrà confrontarsi.

Ricordo con un sorriso le classiche foto di una volta di neonati stesi sulla migliore coperta ricamata, intenti a sgambettare mentre mostrano innocenti tutte le loro bellezze. A volte con simpatica innocenza, altre volte con meno buon gusto, è una tradizione che ha sempre spopolato.

Courtney Stewart però ha passato di molto il segno del buon senso e del buon gusto appena menzionato. La giovane mamma 21enne si è divertita a scattare foto di suo figlio alquanto discutibili.

Mamma fotografa figlio disabile mentre gioca chiuso dentro una lavatrice.

Il bimbo di Courtney ha due anni ed è affetto da sindrome di Down, è stato fotografato chiuso all’interno della lavatrice e la sua foto è stata pubblicata sui social network dalla mamma che si è mostrata sorpresa di tanto clamore e sdegno.

I primi a non gradire l’immagine sono stati i vicini di casa della mamma che, dopo aver visto la foto del piccolo, hanno chiamato la polizia accusando la donna di abusi.

Una mamma fotografa figlio disabile e viene interrogata dalla polizia

Courtney era molto sorpresa quando ha trovato gli agenti alla porta che le chiedevano spiegazioni a riguardo.

“Sono stata trattata come una criminale…è stato orribile.” ha dichiarato.

Per la mamma i vicini sono stati solo degli “impiccioni” che non hanno capito il senso di quanto fatto e, sempre sui social, li ha poi esortati ad occuparsi della loro vita.

Si è dimostrata anche infastidita dal fatto che qualcuno l’ha pure fermata e aggredita a parole in malo modo. Secondo lei non ha fatto nulla di male.

mamma fotografa figlio disabile in lavatrice

La mamma che fotografa il figlio in questa posa assolutamente discutibile, si difende così:

A mio figlio piacciono le lavatrici e abbiamo fatto una foto tanto per ridere, la lavatrice era staccata, non funziona tra l’altro e aspetto la consegna di quella nuova e non si è chiuso da solo ma l’ho fatto io mentre ridendo con lui gli scattavo le foto”.

Ora, a prescindere dal giudizio intrinseco alla mamma da cui noi ci esimiamo, tra l’altro pare che sia uscita indenne dalla vicenda e si sia dovuta limitare a rimuovere la foto incriminata, è possibile fare delle naturali e spontanee osservazioni sull’intera storia.

Mamma fotografa figlio: è sempre giusto?

Il fatto che il bambino sia affetto da sindrome di Down chiaramente aggrava ancora di più tutta la situazione perché molto probabilmente è un bambino che può essere più indifeso ed ha ancora più bisogno di un supporto e della capacità di giudizio obiettiva e cautelativa che dovrebbe avere la mamma. Inoltre si trattava comunque di un bimbo di due anni per cui ogni cosa è potenzialmente un gioco.

Pur comprendendo le intenzioni della mamma, possiamo solo supporre che si sia trattato, quanto meno, di un atteggiamento superficiale, senza pensare a nulla se non all’effetto ludico immediato.

Mamma fotografa figlio disabile nella lavatrice: quali implicazioni?

La lavatrice era staccata dalla rete elettrica ma non lo sarà la nuova lavatrice che arriverà, dove potrebbe tentare di chiudersi volontariamente per emulare lo stesso gioco.

Insegnare ad un bambino che un elettrodomestico è potenzialmente pericoloso è molto importante, non devono essere scambiati per un gioco. Che parametro potrà avere un bambino così piccolo se non viene direttamente guidato dalla mamma a comprendere la realtà che lo circonda dal punto di vista della sicurezza?

Senza voler far vivere i bambini in un ambiente sterile, in ogni caso l’oblò della lavatrice non può certo dirsi un luogo idoneo per far giocare un bimbo, dove, come minimo possiamo trovare residui di detersivo se non funghi e muffe accompagnati da batteri.

In ultimo, ma non meno importante dal punto di vista etico: l’idea di un bambino chiuso, per giunta disabile, in una lavatrice e fotografato così non è sicuramente un’immagine che lascia indifferenti ma ci lascia direi con un senso di angoscia e qualche interrogativo non trascurabile.

Fonte: Dailymail



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