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Gravidanza Cosa Fare e Cosa NON Fare, 3 Consigli Utili

di Sara Papis

16 Luglio 2015

Durante i tre trimestri di gravidanza, esiste una “tabella di marcia” che tutte le mamme dovrebbero seguire. Gravidanza cosa fare e cosa non fare? Ecco alcuni consigli utili da tenere in considerazione per affrontare al meglio i mesi di attesa.

Gravidanza cosa fare e cosa non fare: Il primo trimestre

Gravidanza Cosa Fare e Cosa non Fare
Dopo aver scoperto di essere incinta, come deve comportarsi una donna e quali sono i consigli da seguire?

Le prime settimane di gravidanza sono quelle piene di dubbi, a volte la futura mamma non sa di essere in dolce attesa e si sottopone a radiografie e cure dentistiche. Appena scopre di essere incinta, di solito la donna entra nel panico, ricordate che non c’è nulla da temere, basta solo affrontare ogni dubbio con calma per sapere in gravidanza cosa fare e cosa non fare.

Per fortuna le emissioni dei moderni apparecchi radiografici sono ridotte e non causano rischi né all’inizio e nemmeno durante le fasi successive della gravidanza. Grazie alle moderne tecnologie, le radiografie all’addome non sono pericolose, quindi vivete ogni controllo con la massima serenità, bisogna comunque sempre avvertire il medico della gravidanza in corso.

Un tempo la donna in gravidanza, non poteva sottoporsi a controlli per il rischio provocato dai raggi nocivi, oggi non esiste alcuna ragione per cui la futura mamma deve soffrire, nei casi in cui è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico che prevede l’anestesia locale. I medici hanno più volte confermato che i rischi non sono più elevati, ovviamente basta non esagerare.

Gravidanza cosa fare e cosa non fare: Il sesso del bambino nel secondo trimestre

Gravidanza Cosa Fare e Cosa non Fare
Quando si affronta la gravidanza, la curiosità di sapere se il nascituro sarà maschietto o femminuccia è elevata e la maggior parte delle mamme inizia a porsi questa domanda fin dal momento in cui scopre di essere incinta. Durante il secondo trimestre di gravidanza, la futura mamma deve sottoporsi a controlli regolari per verificare che tutto proceda al meglio.

Grazie ai moderni apparecchi ecografici, il sesso del bambino è già visibile dalla tredicesima settimana di gestazione. A volte, può essere complicato scoprirlo a causa della posizione del bambino. Se dovesse succedere anche a voi, dovete solo rimandare l’attesa alla prossima ecografia. Tenete in considerazione che dalla ventesima settimana sarà ben visibile.

Gravidanza cosa fare e cosa non fare – Terzo Trimestre

Le mamme fortunate che hanno la possibilità di allattare, devono prepararsi a questo evento. Molti anni fa i medici raccomandavano alle future mamme, di preparare i capezzoli in vista dell’allattamento nelle ultime settimane di gravidanza.
Venivano utilizzati dei guanti in crine per massaggiare i capezzoli e rinforzare la pelle per prevenire le ragadi. Oggi diversi medici hanno confermato che questa pratica, in realtà non serve a nulla.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, la mamma dovrebbe iniziare a informarsi se ha la possibilità di allattare e in caso di esito positivo, scoprire i vantaggi dell’allattamento al seno.

Il consiglio è di seguire un corso di preparazione, abbinato a letture mediche attendibili. Avete la possibilità di frequentare mamme che allattano e magari assistere un’amica che ha partorito da poco? E’ il modo migliore per scoprire qual è l’approccio per intraprendere un allattamento al seno nel modo corretto.

Inoltre, diverse settimane prima del parto è opportuno informarsi e scegliere la struttura dove partorire e quali procedure vengono adottate per l’allattamento al seno. Chiedete sempre se il bebè sarà sempre accanto a voi, oppure se la struttura prevede delle camere apposite per consentire alle madri di allattare i figli, all’interno di un ambiente sano e confortevole.

E’ un diritto di ogni madre ricevere tutte queste informazioni, conoscere i corsi tenuti in tutte le città italiane e scegliere l’ospedale dove ogni desiderio viene accolto con piacere da parte di personale qualificato. Vi consigliamo di visitare il sito web dell’associazione Leche League, per conoscere i corsi disponibili e le consulenti di zona disponibili.



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