Sicuramente nel campo dei nomi per bambini se ne sentono di tutti i colori, c’è chi preferisce la tradizione, chi predilige i nomi stranieri e chi li aborrisce, chi opta per il nome inventato e chi per quello più originale. I motivi possono essere i più disparati ma certo mettere il nome ad un bambino per vincere un concorso, li supera tutti…
Una famosa catena di ristorazione ha messo in palio un premio da 10.000 dollari a chi accetta di mettere il nome Quinoa al proprio bébé.
Scegliere il nome per il proprio figlio è sempre un momento importante, oltre a concretizzare molto di più il bambino fin dalla sua vita prenatale, significa già affidargli qualcosa che dovrà tenersi per l’intera vita. Si può dunque mettere il nome del nonno, un nome alla moda o… ispirato dal tuo ristorante preferito.
La catena di ristorazione statunitense BJ’s Restaurant & Brewhouse ha proprio voluto mettere una voce in capitolo nella scelta del nome del nuovo arrivato. Tutto questo per pubblicizzare il loro nuovo menu light composto da pollo o salmone arrosto, spinaci e una ciotola di quinoa.
L’azienda ha dunque indetto un concorso mettendo a disposizione una gift card del valore di 10.000 dollari da poter usare nei 163 punti vendita in franchising, a patto che… siano i primi a mettere il nome Quinoa al loro nascituro. La notifica dovrà avvenire tramite email con le prove dell’avvenuta registrazione anagrafica.
Mettere un nome originale al proprio figlio per vincere un concorso, quali sono le regole da rispettare.
Follia o abile calcolo? Certo il premio è prestigioso ma si tratta di complicare non poco la vita futura del figlio nel mettere il nome Quinoa che è a dir poco originale se non bizzarro!
Il concorso è aperto anche ai bambini adottati, la regola impone però che la procedura di adozione e di attribuzione del nome avvenga durante il periodo di validità del concorso, ovvero dal 22 giugno al 7 settembre, così come per i nuovi nati in questo stesso periodo.
Da notare che il nome registrato dovrà essere esattamente Quinoa e non varianti che si pronuncino allo stesso modo come Keenwah o Kinoa che non saranno ritenute valide. Allo stesso modo fuori concorso chi sceglierà il nome originale come secondo nome o soprannome.
“Eravamo così entusiasti di presentare questo nuovo piatto a base di Quinoa che volevamo fare qualcosa di grandioso e anche un po’ folle” dice Kevin Mayer, vice presidente esecutivo e direttore marketing della catena BJ’s Restaurant & Brewhouse.
“Alla fine siamo certi che Quinoa potrebbe diventare un bel nome per bambini, addirittura segnare una tendenza!”
Una volta ritirato il premio c’è anche chi fa trapelare il fatto che mettere il nome Quinoa al bambino non vuole dire per forza che lo si chiami così in pratica o che il nome venga mantenuto per tutta la vita… insomma c’è chi è pronto a “giocare” con il nome del bimbo per potersi aggiudicare il premio.
Mettere il nome di un cibo sembra essere una tendenza già in voga.
Begli Stati Uniti la moda di mettere il nome di un cibo ai nuovi nati non è una cosa nuova, anzi, nel 2013 a molte bambine è stato già dato il nome di Apple, ovvero mela, forse anche per la nota marca.
Tra i nomi di questo tipo troviamo anche Basil, basilico, Berry, bacca, viene poi Brandy, Brie, Candy come caramella, ben 5 femminucce vantano un incredibile Chardonnay, 7 maschietti hanno in eredità il nome Curry, altri il nome Evian da una nota marca di acqua minerale, altri Ginger, ovvero zenzero, per non parlare del dolce nome Honey, miele per 57 femminucce, ben 257 maschi che si chiamano Kale che, indovinate, vuol dire cavolo!
6 bimbi porteranno per la vita il nome Kipper che non suona neppure male se piacciono i nomi esotici ma vuol dire aringa affumicata e ad altrettanti 6 hanno messo il nome Pike, luccio; 145 genitori spiritosi hanno chiamato la loro piccola Margarita, altri con un più modesto Peaches, pesche o Pepper, peperoncino. Di ben più lunga tradizione il nome Rosemary, rosmarino che conta nel solo 2013 ben 553 bimbe.
La carrellata prosegue con Sage, salvia, Sherry dal famoso liquore, Safron, zafferano, Rye, segale, e un improbabile bimbo-coppa di gelato, in inglese Sundae.
Ce n’è davvero per tutti i … gusti…
Fonte: Essentialbaby