La storia di cronaca che leggiamo oggi è di quelle che spezzano il cuore e fanno venire le lacrime agli occhi.
L’esame autoptico avvenuto dopo la tragedia ha confermato alcuni dettagli agghiaccianti di questa triste storia: aveva soltanto 3 anni il bambino morto sull’altalena lo scorso 22 maggio
Bambino Morto sull’Altalena. Una storia terribile
È successo nel Southern Maryland (USA), dove un mese fa Ji’Aire Donnell Lee è stato trovato morto al parco, dove era andato con la mamma Romechia Simms, 24 anni.
Gli agenti di polizia dell’ufficio dello sceriffo della contea li hanno trovati tutti e due lì, al Wills Memorial park della loro città la Plata.
La mamma spingeva il bimbo sull’altalena, ma il piccolo è stato trovato morto.
Le ricostruzioni hanno poi appurato che i due sarebbero arrivati al parco due giorni prima, il 20 maggio.
A seguito degli esami, dopo circa un mese, gli inquirenti hanno poi stabilito che il bambino morto sull’altalena era stato vittima di omicidio, da parte della madre.
L’autopsia avrebbe infatti stabilito che il bambino morto sull’altalena era deceduto a causa di ipotermia e disidratazione, per aver passato 44 ore su quell’altalena spinta dalla madre.
E infatti i poliziotti li avevano trovati proprio lì, mamma e figlio.
Inizialmente però non erano state chiare le cause della morte del piccolo ji’Aire, che sono state accertate con gli esami del medico legale, a seguito delle quali si è potuta ricostruire la dinamica.
Romechia Simms era uscita insieme a Ji’Aire dalla casa nella quale viveva con i suoi genitori il 21 maggio per andare al fast food.
Non vedendoli tornare, intorno a mezzanotte, Vontasha Simms, la nonna, aveva chiamato la figlia per sapere cosa stessero facendo.
La donna era stata rassicurata dalla risposta della figlie che le aveva detto di non preoccuparsi, e che stavano per rientrare.
Purtroppo però neanche questa versione ha convinto gli inquirenti, poiché sia alcuni testimoni, sia l’autopsia, avrebbe stabilito che il piccolo è rimasto esposto al freddo per oltre 44 ore.
La mattina del 22 maggio infatti qualcuno aveva visto la donna e il bambino morto sull’altalena al parco, aveva capito che c’era qualcosa di inusuale nella situazione, e aveva chiamato la polizia.
Alle 6.55 del 22 maggio, dopo una notte all’addiaccio, con temperature che erano scese sotto i 10° C, la polizia ha rinvenuto la mamma e il bambino morto sull’altalena.
A seguito delle indagini si è poi chiarito che la donna, mamma del bambino morto sull’altalena, aveva problemi mentali.
Proprio la madre della donna, nonna del bimbo, aveva ammesso che la figlia soffriva da tempo di depressione e di disturbo bipolare.
La donna infatti era stata ricoverata ben due volte prima dell’omicidio del quale adesso è accusata.
In un’intervista al padre del bambino morto sull’altalena lo scorso mese l’uomo aveva infatti affermato che la ex compagna e madre del piccolo aveva avuto degli episodi paranoidi: pensava che volevano ucciderla, e non molto tempo dopo era addirittura saltata da un taxi in corsa con il figlio.
Un’altra volta ancora l’aveva trovata in mezzo alla strada, che camminava scalza in pigiama, e aveva lasciato la borsa col cambio del bambino due isolati prima.
Il padre infatti, soltanto due settimane prima della tragedia, aveva richiesto la custodia del figlio, ma la donna aveva risposto che stava uscendo dalla depressione, ed era in cura per i suoi disturbi mentali, migliorando di giorno in giorno, e che avrebbe garantito al figlio le cure di cui necessitava.
Il padre si era convinto della situazione, ma evidentemente le cose non sono andate come tutti speravano e la tragedia si è consumata di lì a poco.
Fonte: Washington Post